Si intitola "Il Sentiero delle Formichelle" ed è il libro che Alessia Castellini ha ambientato in uno dei posti più "nascosti" della Costiera Amalfitana, per farlo, ha chiesto aiuto a una giovane guida ambientale ed escursionistica del territorio, Matteo Giordano, che ha accompagnato l'autrice lungo il sentiero, un'antica pedonale che collega Tramonti alle vicine località di mare, Maiori e Minori. Un tratto di 8 chilometri immerso tra filari di uva, terrazzamenti e antiche mulattiere che, nell'Ottocento, veniva percorso da donne instancabili che trasportavano prodotti tipici del luogo e soprattutto limoni, come laboriose formiche.
Il risultato di quella esperienza tra storia e natura è stato il romanzo che promette di emozionare e che sarà presentato ad Avellino, al Mondadori Book Store, lunedì 3 Giugno alle ore 18.30.
La trama
Costiera Amalfitana, anni Quaranta. Rachele e Nannina attraversano la montagna ogni giorno come laboriose formichelle, trasportando pesanti sporte di limoni fino alla costa di Maiori, là dove il mare si estende a perdifiato. È il destino di tutte le donne di Tramonti. Rachele crede che il mondo abbia delle regole dure e invariabili ed è fiera delle tradizioni del suo paese, mentre Nannina sogna fin da bambina terre lontane dal ripido sentiero che dovranno percorrere per una vita, fino a spezzarsi la schiena e le ginocchia. Diverse sotto ogni aspetto, non possono però pensare di dividersi. Da quando sono venute al mondo, a distanza di una manciata di minuti, non hanno passato un giorno lontane l'una dall'altra. È sulle loro tracce che ottant'anni dopo arrivano in paese due sorelle, Ninfa e Alelì, convinte che questa storia sia solo il frutto della fantasia della loro nonna scrittrice, scomparsa da poco. Scopriranno invece che Rachele e Nannina sono esistite per davvero, e che il sentiero delle formichelle custodisce un segreto che la loro famiglia ha dimenticato per decenni. Ci sono vuoti che ti inghiottono e vuoti che ti abbracciano. Nei primi si precipita, nei secondi si volteggia.
Alessia Castellini, con una grazia di scrittura unica, si immerge in un mondo antico e suggestivo, popolato di donne instancabili, e racconta una profonda e commovente storia di sorellanza che insegna come i legami, di sangue e di terra, siano indissolubili anche quando paiono fiori recisi, senza più forza e radici.È nata a Palermo e ha trentun anni. Ha un dottorato di ricerca in fisica teorica ed è coautrice di articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali. Viaggia e scatta fotografie con la sua reflex, sempre alla ricerca di storie da raccontare.
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