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martedì 25 gennaio 2022

# Nonè #amore #Senza#Amore - L'amore che vorrei cortometraggio scritto e diretto da Gabriele Pignotta

L'amore che vorrei - Corto
Michelle Hunziker "Non c'è giustificazione e motivo per cui uno debba vivere o subìre delle violenze, anche quando sei molto innamorato non ci sono giustificazioni, tutto quello che ci raccontiamo ogni giorno noi donne è sbagliato. L'amore è bello e gioioso", ha detto la showgirl. E' la prima volta che Michelle oltre a promuovere il corto con la Fondazione, vi recita da attrice. "Uno può avere degli ematomi, dei lividi sul corpo, ma anche quelli nel cuore, che sono anche peggio a volte e rimangono, quindi vanno combattuti, non è giusto che chi ti ama ti offenda e ti maltratti, noi donne dobbiamo imparare ad amarci e chi ci sta vicino se ha un problema deve farsi curare". 
Giulia Bongiorno 
"Questo corto consente di individuare cosa può essere una violenza psicologica. Attraverso la storia di cinque donne vittime di violenze di varie forme, si vuole far capire quanto sia importante riconoscere questi comportamenti e trovare il coraggio di bloccarli e denunciarli", ha spiegato invece l'avvocato. 
Doppia Difesa, One More Pictures e Rai Cinema presentano una nuova innovativa campagna sociale. “L’amore che vorrei”, il cortometraggio scritto e diretto da Gabriele Pignotta, interpretato da Michelle Hunziker, Michela Andreozzi, Claudia Potenza, Mia Benedetta, Giulia Elettra Gorietti con la partecipazione di Giulio Berruti
- PRESENTATO ALLA 73. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA, E' UN PROGETTO PROMOSSO DA DOPPIA DIFESA, ONE MORE PICTURES E RAI CINEMA NELL'AMBITO DI UNA INNOVATIVA CAMPAGNA SOCIALE. DOPO I CORTOMETRAGGI "UN'ALTRA STORIA", PROGETTO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE E "ANCORA UN'ALTRA STORIA", SUL FENOMENO DELL'ALIENAZIONE PARENTALE, QUESTA VOLTA LA CAMPAGNA AFFRONTA IL TEMA DEI MALTRATTAMENTI E DELLA VIOLENZA PSICOLOGICA SUBITA DALLE DONNE ALL'INTERNO DELLA COPPIA. FONTE - www.cinematografo.it

mercoledì 12 gennaio 2022

#Stagioni, #Luoghi, #Storie. Margot Fonteyn │Dorothy Lamour │Eliana Miglio │Anna Maria Alberghetti │Marianna Di Martino

  1. Margot Fonteyn prima ballerina con il Royal Ballet
  2. Dorothy Lamour  è stata un'attrice e cantante statunitense.
  3. Eliana Miglio attrice, ex modella ed ex conduttrice televisiva italiana.
  4. Anna Maria Alberghetti soprano e attrice italiana naturalizzato statunitense
  5. Marianna Di Martino, all'anagrafe Marianna Di Martino De Cecco attrice e modella italiana.
Margot Fonteyn (Reigate, 18 maggio 1919Panama, 21 febbraio 1991) è stata una ballerina britannica, prima ballerina con il Royal Ballet. È considerata la più grande di tutti i tempi, ed è stata nominata prima ballerina assoluta dal Royal Ballet.
Fonteyn nacque con il nome di Margaret Evelyn ("Peggy") Hookham da padre inglese e madre irlandese. La madre era figlia illegittima dell'uomo d'affari brasiliano Antonio Fontes. I primi anni li trascorse in Cina, dove la famiglia si trasferì per seguire il lavoro del padre. All'inizio della sua carriera, Margaret trasformò il cognome Fontes in Fonteyn (lo stesso fece suo fratello) e il nome Margaret in Margot, da qui il nome d'arte.
Studiò a Londra con l'insegnante russa Serafina Astaf'eva. A 14 anni superò un'audizione per il Vic-Wells Ballet (in seguito Sadler's Wells Ballet e poi Royal Ballet).
Nel 1935 si ritirò dalle scene Alicia Markova, che era al tempo prima ballerina del Royal Ballet, e Fonteyn diventò, di lì a poco, la star della compagnia e la musa ispiratrice di tanti balletti del coreografo Sir Frederick Ashton: Ondine, Daphnis and Chloe, e Sylvia. È rimasta nella storia la sua interpretazione, a 26 anni, di Aurora ne La bella addormentata di Čajkovskij.
'I explained it when I danced it'. L'ho spiegato quando l'ho danzato - Margot
Negli anni quaranta, Margot e il ballerino australiano Robert Helpmann formarono una coppia artistica molto acclamata. Insieme andarono in tournée per molti anni.
Il 21 febbraio 1963, Nureev e Margot Fonteyn apparvero sul palco, per la prima volta insieme, in una rappresentazione di Giselle a Londra. Fu un grande successo. Durante le chiamate alla ribalta, Nureyev si inginocchiò davanti alla Fonteyn e le baciò la mano, cementando un'unione che durò una vita, sia sul palco sia fuori.
Nonostante la differenza di storia personale, temperamento ed età (quasi venti anni), furono amici e leali l'uno all'altra fino alla fine. La coppia diventò famosa per le ripetute chiamate alla ribalta e per i lanci di bouquet di fiori sul palco da parte del pubblico a ogni rappresentazione. INFO
Dorothy Lamour, pseudonimo di Mary Leta Dorothy Slaton (New Orleans, 10 dicembre 1914Los Angeles, 22 settembre 1996), è stata un'attrice e cantante statunitense.
Il sogno di Dorothy Lamour non era quello di fare l'attrice, bensì di affermarsi nel mondo dello spettacolo come cantante. Dopo aver vinto il titolo di Miss New Orleans a un concorso di bellezza nel 1931, decise di trasferirsi a Chicago in cerca di fortuna come cantante. Per qualche tempo lavorò come addetta all'ascensore in un grande magazzino, prima di essere ingaggiata come cantante nel gruppo di Herbie Kay, che diventerà il suo primo marito nel 1935. Oltre ad esibirsi con il gruppo del marito, la Lamour lavorò presso un'emittente radiofonica di Chicago, dove ebbe l'opportunità di accompagnare il cantante Rudy Vallee e il pianista Eddie Duchin.
Assunto il cognome "Lamour" da quello del patrigno, nel 1933 si trasferì a Hollywood, dove le fu offerto un breve ruolo non accreditato nel musical Viva le donne! (1933).
Riapparve successivamente sul grande schermo solamente nel 1936, quando ottenne una piccola parte in College Holiday, ma il ruolo che la consacrò definitivamente fu quello di Ulah in La figlia della jungla (1936), prodotto dalla Paramount e diretto da Wilhelm Thiele. Il film stabilì svariati record di incassi, e il personaggio di Ulah, una sorta di Tarzan al femminile, lanciò la Lamour nell'olimpo delle più grandi star femminili di Hollywood, soprattutto grazie allo splendido fisico messo in mostra nella pellicola. INFO
  1. Eliana Miglio è un'attrice, ex modella ed ex conduttrice televisiva italiana.
Figlia di padre milanese e di madre tedesca, originaria del Territorio di Memel, nell'odierna Lituania, è terzogenita dopo un fratello ed una sorella, Alessandra, che ha ricoperto la carica di assessore presso il comune di Luino. Eliana ha vissuto tra i cinque e i quindici anni di età sulle rive del lago Maggiore, a Luino, dove a 12 anni ha lavorato come dj nell'emittente locale Radio Stereo 4. Sempre a Luino ha frequentato il primo e parte del secondo anno scolastico, per poi andare a vivere in Germania e successivamente in collegio a Cortina d'Ampezzo. Parla il tedesco a livello di madrelingua.
Dopo altri trasferimenti si è infine stabilita a Roma, dove ha iniziato a lavorare come modella. Qui ha conosciuto il regista Marco Risi, ma alla nascita del loro figlio, Andrea Miglio Risi, la relazione è terminata. All'inizio della carriera di conduttrice ed attrice ha usato il nome d'arte Eliana Hoppe. Già nel 1985, con Alessandra Canale, conduce su Raidue il quiz estivo L'avventura, che per la prima volta propone un cruciverba come base delle prove dei concorrenti. Il programma, oltre ad essere un quiz, presentava al suo interno anche cartoni animati e documentari. Tra i suoi primi lavori cinematografici sono da segnalare la fiction Sogni e bisogni di Sergio Citti nella quale affianca, in un piccolo ruolo, Ninetto Davoli e il thriller Morirai a mezzanotte di Lamberto Bava nel quale, suo malgrado, è vittima di un incidente sul set: durante la scena del suo assassinio, la lama del coltello non si ritrasse, ferendo l'attrice. Negli Anni Novanta recita in svariate pellicole tra cui si segnala Figurine di Giovanni Robbiano nonché La via degli angeli e L'arcano incantatore di Pupi Avati. INFO
Gianca e Nick sono due ventenni bolognesi che si conoscono nel 1994 a Perugia durante lo stage per giovani musicisti di Umbria Jazz. Hanno vent'anni e entrambi sognano una carriera: Gianca suonando il sax e cercando di corrispondere alle aspettative di un padre che ha abbandonato le sue velleità artistiche per diventare un affermato commercialista, Nick dedicandosi alla sua tromba come per una sorta di rivincita su una situazione familiare squallida ed affettivamente arida. Li unisce la musica, li divide una ragazza.
La grande invasione delle rane
Fazi, 2006
Agnese da grande vuole fare l'avvocato. È decisa, sicura di sé, anche se ha appena dieci anni. Anna, sua sorella le invidia questa forza. La madre, donna altera, taglia le rose con la stessa sbadataggine con cui cura la propria depressione. Il padre, presente a intermittenza, coltiva un'ingombrante malinconia insieme alla passione malata per le rane. Sulllo sfondo di una provincia assonnata, si svolge un romanzo a stazioni, uno psicodramma dal sapore giocosamente pirandelliano nel quale sei personaggi rincorrono la propria identità passando attraverso i falsi miti degli anni Settanta. INFO

Suo padre, Daniele Alberghetti, era un baritono e violoncellista, che lavorò al Teatro alla Scala e all'Opera di Roma. Sua madre, Vittoria, era una pianista che lavorava alla Scuola Regia Musicale di Rodi.
La Alberghetti iniziò giovanissima la sua carriera artistica di cantante, esibendosi già a sei anni a Rodi nel 1942, in un concerto per voce e orchestra, e quindi in vari teatri europei, nonostante le difficoltà del periodo bellico.
Il 28 aprile 1950, all'età di 13 anni, debuttò in concerto a New York alla Carnegie Hall e, il 29 giugno dello stesso anno, si esibì con la New York Philharmonic al Lewisohn Stadium, davanti a un pubblico di 13.000 spettatori, cantando arie dalla Lucia di Lammermoor e La Traviata. Il successo fu così immediato che la famiglia Alberghetti decise di trasferirsi negli Stati Uniti in maniera permanente.
Nel 1951 fu coprotagonista del film-opera Il medium, tratto dall'omonima opera di Gian Carlo Menotti, mentre nel 1962 vinse un Tony Award come migliore attrice per il suo ruolo nel musical Carnival! di Bob Merrill.
Il suo ruolo teatrale più significativo giunse nel 1961-1963 come protagonista, a Broadway, del musical Carnival! di Bob Merrill. Per la sua interpretazione ricevette nel 1962 un Tony Award come migliore attrice protagonista in un musical.
Nel 1964 sposò il produttore Claudio Guzmán, riducendo drasticamente la propria attività artistica. Anche dopo il divorzio nel 1974, si occupò delle figlie, riprendendo con più intensità la carriera artistica solo dalla fine degli anni settanta in teatro con The Sound of Music (1978) e Camelot (1981), e tornando ad esibirsi come solista in concerti e in televisione. INFO
Marianna Di Martino, all'anagrafe Marianna Di Martino De Cecco è un'attrice e modella italiana.
È figlia di Giuseppe Di Martino, regista abruzzese ed ex direttore del Teatro Stabile di Catania, morto quando lei aveva quattro anni, e di Emanuela Muni, attrice siciliana.[1] Dal 2004 intraprende la carriera di modella, sfilando per Giorgio Armani e comparendo su riviste come Vogue. Su spinta della madre, nel 2008 partecipa, con il titolo di Miss Sicilia, alla 69ª edizione di Miss Italia, arrivando seconda.
Questa esperienza le permette di essere notata dalla giurata Anna Strasberg, la quale le concede una borsa di studio per il Lee Strasberg Theatre and Film Institute di New York; qui, nel 2009 inizia la formazione da attrice per poi continuare la sua carriera a Roma. Nello stesso anno si classifica quinta nella terza edizione di Italia's Next Top Model, abbandonando poi definitivamente la carriera in passerella in favore di quella attoriale; negli anni seguenti frequenta stage ancora con Strasberg, con Sergio Rubini e con Vincent Riotta, oltre a frequentare workshop e masterclass con Ivana Chubbuck. INFO
  • Riconoscimenti
  • 2017 - Terminillo Film Festival
  • Miglior attrice per Frattaglie
  • 2018 - Adriatic Film Festival
  • Miglior attrice per Amici comuni

"Sono figlia di attori, mia madre è Emanuela Muni, siciliana di Modica, mio padre, abruzzese, dirigeva il Teatro Stabile di Catania, la città dove si sono conosciuti e dove sono nata. Purtroppo è morto quando avevo quattro anni e mezzo. Aveva problemi di cuore. D'altra parte, era già piuttosto grande, aveva 74 anni, 46 più di mia madre. Lei l'aveva conosciuto a soli diciassette anni, era il suo maestro a teatro. Un amore totalizzante e molto difficile da vivere allo scoperto, non tanto perché erano in Sicilia: sfido qualunque padre a 'prenderla bene' quando scopre che la figlia sta con un uomo di dieci anni più vecchio di lui [...]".INFO