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mercoledì 22 aprile 2020

#RosedaAmareStorie: Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran

Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran (Burrell, 5 maggio 1864New York, 27 gennaio 1922), è stata una giornalista statunitense.
È stata la prima giornalista investigativa e creatrice del genere di giornalismo sotto copertura. Il suo nome è legato anche ad un giro del mondo da record, completato in soli 72 giorni, emulando Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni.
A causa delle difficoltà economiche fu costretta presto ad abbandonare gli studi ed a cercare un lavoro, così si trasferì a Pittsburgh dove cercò di diventare insegnante. Un articolo dal titolo What Girls Are Good For (A cosa servono le ragazze) pubblicato sul Pittsburgh Dispatch la spinse a scrivere una risposta al direttore firmandosi come Lonely Orphan Girl. La lettera colpì il direttore, George Madden, che prima offrì la possibilità alla Cochran di scrivere un articolo e subito dopo un posto stabile nella redazione del giornale.
Egli stesso trovò per Elizabeth anche lo pseudonimo che avrebbe usato per firmarsi, Nellie Bly, ispiratogli del titolo di una famosa canzone di Stephen Foster. Inizialmente lo pseudonimo avrebbe dovuto essere Nelly Bly, ma Madden scrisse erroneamente Nellie e l'errore rimase.
Nellie Bly si appassionò presto al giornalismo investigativo e si interessò più volte delle condizioni delle lavoratrici nelle fabbriche. Nel 1884 fu una delle poche giornaliste che intervistò Belva Ann Lockwood, la prima donna candidata alle elezioni presidenziali. Nel 1886, stanca delle pressioni degli industriali, che non volevano si occupasse di questioni sindacali e di lavoro, si trasferì in Messico come corrispondente estera. Iniziò a scrivere sulle condizioni sociali del paese sotto il potere di Porfirio Díaz e quando il governo messicano si rese conto del suo lavoro fu costretta a lasciare il paese e tornare in patria
Nel 1888 Pulitzer ebbe l'idea di realizzare quello che lo scrittore francese Jules Verne aveva immaginato in uno dei suoi libri più conosciuti, Il giro del mondo in 80 giorni. Pulitzer puntò su Nellie Bly e la sfidò a realizzare il viaggio in meno di 80 giorni. Il 14 novembre 1889 la giornalista partì da Hoboken, nel New Jersey, per il suo viaggio di 40 000 chilometri.
Il 25 gennaio 1890, alle ore 15,51, Nellie arrivò a New York. Aveva compiuto la circumnavigazione della Terra in settantadue giorni, sei ore, undici minuti e quattordici secondi. All'epoca si trattò di un record assoluto.
Nellie Bly
Il suo diario Around the World in Seventy-two Days fu un grande successo di pubblico: Nellie Bly divenne nota in tutto il mondo.
Non ho mai scritto una parola che non provenisse dal mio cuore. E mai lo farò.
Durante il suo viaggio attorno al mondo, visitò Europa, Giappone, Cina, Hong Kong e Sri Lanka. Mentre era in Francia si recò ad Amiens, la cittadina dove viveva Jules Verne. L'incontro con Verne era stato organizzato da Robert Sherard, corrispondente da Parigi del New York World. Nellie Bly arrivò ad Amiens il 22 novembre alle 16 e fu accolta dal famoso scrittore, accompagnato da sua moglie Honorine e dallo stesso Sherard, che fece da interprete. Verne la trovò "giovane, carina e snella come un fiammifero". La ricevette nel suo studio, dove lei lo intervistò (l'intervista venne pubblicata in seguito, mentre Nellie Bly era in Asia) successivamente ripartì per Calais, dove prese all'ultimo minuto il treno per l'Italia, con destinazione Brindisi[10]. Nellie Bly fu inoltre la prima donna a viaggiare attorno al mondo senza essere accompagnata ovunque da uomini e divenne un modello di emancipazione femminile. https://it.wikipedia.org/wiki/Nellie_Bly
Nel 2015 è uscito un film ispirato alla sua vita, dedicato alla sua esperienza in manicomio, dal titolo "10 Days in a Madhouse", di Timothy Hines.
La biografia di una grande giornalista: Nellie Bly di Tunué ...
Nellie Bly è lo pseudonimo di Elisabeth Jane Cochran, nata nel 1864 in Pennsylvania, USA.
Nellie Bly è anche (da pochi) ricordata come una delle giornaliste di cronaca più brave e coraggiose della storia.
E la storia della vita di Nellie è davvero straordinaria e da ricordare, e grazie a Tunué, Luciana Cimino e Sergio Algozzino anche questa sarà una cosa più semplice da fare.
Il fumetto da poco editato sulla vita e le imprese della giornalista Nellie Bly inizia con salti temporali di decine di anni in tre pagine: dal 1887, al 1999, al 1921, spiazzando il lettore e incuriosendolo immediatamente.
La sceneggiatura creata da Luciana Cimino non annoia mai, anche chi, come me, conosceva già la biografia della giornalista.
Anche se è la stessa Nellie, nel 1921, a raccontare le sue esperienze, la narrazione è provocata da Miriam, studentessa di giornalismo alla Columbia University che decide di approfondire il lavoro dell’ormai anziana Miss Bly.
Nelli Bly, Tunué, Dimensione Fumetto
I disegni di Algozzino lasciano trapelare la cura e la preparazione che sono poi illustrati dallo stesso alla fine del volume. Disegno e colori sono ponderati e preparati esclusivamente per rappresentare al meglio l’agire di queste due donne, la giovane Miriam e l’anziana Nellie, che intersecano le loro strade in modo indelebile.
Abbiamo così un tratto semplice eppure espressivo, che rende in poche linee l’aspetto realistico (e vicino al ritratto) di persone e ambienti, concluso dal colore che adotta ombre pigmentate tono su tono, e zone vuote che simulano luce e volume. http://www.dimensionefumetto.it/la-biografia-di-una-grande-giornalista-nellie-bly-di-tunue/

venerdì 10 aprile 2020

#RipercorrendoInsieme: Alice ‎– Falsi Allarmi

Alice ‎– Falsi Allarmi
Alice - Osanna
Scritto e composto dalla stessa Alice, è uno dei brani tratti dall'album "Falsi allarmi". Uscito nell'autunno del 1983, dopo la vittoria (in coppia con Nada) alla gara canora "Azzurro", l'album interrompe temporaneamente la collaborazione con Franco Battiato, per quanto riguarda musica, testi e arrangiamenti, ai quali collabora invece Matteo Fasolino. "Falsi allarmi" venne pubblicato in vari paesi europei, trainato dal successo internazionale dei singoli "I treni di Tozeur" (duetto con Franco Battiato con cui i due parteciparono all'Eurofestival '84 classificandosi al 5° posto) e "Zu nah am feuer", incisa insieme al cantautore tedesco Stefan Waggershausen (oltre un milione di copie vendute).
"Amarmi è troppo difficile
hai paura di deludermi
invece è molto più semplice
l'emozione di un momento
amarmi è difficile
hai paura di pentirtene
capirai... capirai... capirò."
Alice - Solo Un'Idea (1983, Vinyl) | Discogs
Solo Un'Idea
Written-By – Fasolino*

giovedì 9 aprile 2020

Augustina Carasson Otero: La bella Otero

La bella Otero (2 DVD) di José Maria Sanchez - DVD
La bella Otero
La vita, i successi, gli amori e la decadenza di Carolina Augustina Carasson, detta La Bella Otero: la piccola spagnola che, nata poverissima, grazie al suo talento e alla sua bellezza diventerà un simbolo della Bella Epoque e una delle prime dive del cinema muto.
Produzione: Rai-Eri, 2014
Distribuzione: Terminal Video
Durata: 120 min
La bella Otero di Massimo Grillandi
Una accurata biografia a cura di Massimo Grillandi
"Aveva ubriacato di sé Parigi
Il corpulento sacerdote scende dal calesse. Cigolano le molle delle balestre, geme il predellino sotto il peso inusitato, piange quasi la ghiaia ai due o tre passi che egli muove.
Una luce da acquario, tenue eppure nitida
Resta solo l’ebbrezza sottile della danza, il piacere di librarsi in una serie ininterrotta di figure ciascuna delle quali è degna di poema."
Nome d'arte della ballerina e cantante spagnola Augustina Carasson Otero, nota anche col nome di La Bella Otero (Valga 1868-Nizza 1965). Una delle più celebri donne della belle époque, figlia di una gitana e di un commerciante greco, esordì ancora adolescente a Lisbona e si esibì poi in numerosi teatri europei. Nel 1892 la scrittura alle Folies-Bergère consacrò un successo ottenuto, oltre che per le sue doti di ballerina, per la sua vistosa bellezza e per il suo temperamento vivace e spregiudicato. Al centro delle cronache mondane e scandalistiche, fu sulle scene dei più importanti teatri parigini, europei e americani fino al 1918 quando si ritirò. Si esibì anche in alcune pantomime e, senza troppo successo, come cantante in alcune opere. Raccolse le sue memorie in Le roman de la Belle Otéro (1926).