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giovedì 21 novembre 2019

Lorenza Mazzetti Il cielo cade

I grandi, i grandi. I grandi hanno sempre ragione e noi piccoli siamo impotenti: la mia verità e le mie bugie non sono vere. Io invece credo alle mie bugie.

Lorenza Mazzetti
Il cielo cade
Editore: Sellerio Editore Palermo
Collana: La memoria
Edizione: 3
Anno edizione: 1993
Pagine: 167 p.
EAN: 9788838909443
Il cielo cade è scritto come fosse il racconto di una bambina, con un linguaggio infantile e un punto di vista lontano da quello degli adulti: il mondo in guerra è visto dagli occhi di una bambina innamorata di Gesù, del Duce e dello zio, suo padre adottivo. Il libro è tragico ma al tempo stesso comico e Lorenza, temendo che una storia raccontata con questo tono potesse offendere la memoria degli Einstein, cambiò tutti i nomi dei personaggi. Federico Fellini paragona il romanzo a Il giornalino di Gian Burrasca, mentre Henri Michaux lo definisce: “un petit livre féroce”.  https://www.ibs.it/
Il cielo cade è un film del 2000 diretto da Andrea Frazzi e Antonio Frazzi. Il film è tratto dal romanzo autobiografico della regista Lorenza Mazzetti, pubblicato nel 1961.
Negli anni della seconda guerra mondiale due sorelline orfane vivono un'infanzia felice presso una villa toscana, insieme agli zii ebrei tedeschi, Katchen e Wilhelm, cugino di Albert Einstein, che le hanno prese in custodia. L'arrivo dell'esercito tedesco, nell'estate del 1944, distrugge nel modo più tragico la serenità di questa famiglia.
Premi e riconoscimenti
2000 - David di Donatello
Nomination Miglior regista esordiente a Andrea Frazzi e Antonio Frazzi
Nomination Migliore attrice protagonista a Isabella Rossellini
2001 - Nastro d'argento
Nomination Miglior regista esordiente a Andrea Frazzi e Antonio Frazzi
2001 - Globo d'oro
Miglior opera prima a Andrea Frazzi e Antonio Frazzi
GIFFONI FILM FESTIVAL 2000
LIBERI DI VOLARE (FREE TO FLY)
Miglior Lungometraggio
IL CIELO CADE di Andrea Frazzi, Antonio Frazzi (Italia)
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martedì 19 novembre 2019

Il vento che piegava gli alberi mostrava la profondità di orizzonti intangibili. Alice

Per Elisa è una canzone di Alice, vincitrice del 31º Festival di Sanremo
la musica fu composta da Franco Battiato e Giusto Pio, il testo da Battiato e da Alice
Elisa è una donna, descritta come l'amante che ha portato via il compagno ad un'altra, che le serba rancore e invidia: il testo ruota su come Elisa sia riuscita a plagiare l'uomo facendogli fare qualsiasi cosa: "e poi non è nemmeno bella!" dichiara con gelosia la protagonista che mette in guardia l'uomo dalle grinfie di Elisa, che gli ha "preso anche la dignità".
Alice (4) Per Elisa
Keyboards – Francesco Messina
Producer [Additional Production], 
Keyboards – Roberto Baldi
Programmed By [Rhythm] – P.P.P.
*Recorded By – P.P.P.
*Written-By – Alice (4), Battiato*, Pio*
Personal Juke Box è un album della cantautrice italiana Alice, pubblicato nel 2000.
Contiene alcuni dei singoli pubblicati da Alice (per lo più in versione riarrangiata), oltre alla canzone presentata al Festival di Sanremo 2000, Il giorno dell'indipendenza di Juri Camisasca
Il secondo singolo estratto è invece "For this is not America", riuscito adattamento in italiano del brano di David Bowie "This is not America".
Fiori chiusi nel destino che non sbocciano 
Forse (this is not America) anche l'anima e virtuale 
Ma il vento che piegava gli alberi 
Mostrava le profondità di orizzonti e prospettive in noi
Alice - "For this is not America" with Lyrics and English Translation. "For this is not America" (David Bowie, Pat Metheny, Alice) from the album "Personal Jukebox" (2000). 

martedì 12 novembre 2019

Sagome di carta. Le streghe di Triora Eufemia Griffo

Roma, 1996. La giornalista e fotografa Cordelia Malandri viene inviata a Triora, un borgo nell'entroterra ligure, per scrivere un servizio sulla feroce caccia alla streghe avvenuta nel 1587. Lì conoscerà Massimiliano, un ex insegnante di storia, e Bianca Maria, l'ultima discendente delle streghe di Triora, che le farà rivivere gli eventi di quell'anno drammatico raccontandole della carestia che mise in ginocchio il paese, della la quale vennero accusate le donne "sapienti", additate come "bagiue", ovvero streghe. Tra le vittime la giovane Angelina Clavenna. La sua storia, il suo amore impossibile per Tommaso Carrega, la prigionia e le torture subite, fanno di lei la vera protagonista del romanzo che, pagina dopo pagina, rivela il legame tra Angelina e Cordelia, i fili dell'odio e dell'amore, del passato e del presente che si intersecano fino all'unico epilogo possibile.
Questo libro è un concentrato di emozioni, non solo scaturite dal dolore e dalle atrocità descritte, da cui spesso è difficile riprendersi per le descrizioni furiose e dettagliate dei torturatori sulle innocenti, ma è anche commovente nel suo opposto: l’amore. L’amore per la propria terra, per la storia stessa, amore vero arrivato all’improvviso tra i protagonisti, amore che rompe le barriere del tempo e dei ceti sociali, amore che non si dimentica mai, per cui si dà la vita, amore necessario per ricostruire la verità, per non dimenticarla, per dare memoria alle donne che sapevano parlare con i tempi della natura e per questo facevano molta paura, forse, ancor di più, perché erano donne indipendenti ed emancipate. Per fortuna le streghe continuano a esistere, nonostante rimangano tracce anche degli inquisitori che vestono maschere diverse.
Illustratore: Gaia Cicaloni
Collana: Historica
Anno edizione: 2019
Pagine: Rilegato
EAN: 9788833281407
 

domenica 10 novembre 2019

Free Zone film del 2005 diretto da Amos Gitai.

Free Zone è un film del 2005 diretto da Amos Gitai
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È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2005, dove Hanna Laszlo ha vinto il premio per la miglior interpretazione femminile
Rebecca, una giovane americana in visita a Gerusalemme subito dopo aver rotto il fidanzamento, prende un taxi guidato da Hanna, una donna ebrea religiosa. Hanna è sulla strada per la zona del libero scambio della Giordania per riscattare un credito del marito, ferito poco prima in un attacco terroristico. Nella zona franca incontrano Laila, collegamento palestinese del marito con il mercato nero locale. Le tre donne partono per un viaggio pieno di tensione
Il film si apre con lungo primo piano stretto in piano sequenza di Rebecca che piange seduta sul sedile posteriore di un taxi (che poi si scoprirà essere di Hanna), guardando la città fuori dal finestrino. All'inizio si sente in sottofondo la canzone tradizionale pasquale di Chava Alberstein, "Had Gadia". La canzone è considerata una canzone di protesta politica contro l'occupazione israeliana. La canzone "Ain Ani" di Shotei Hanevua conclude il film.