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domenica 10 novembre 2024

Vaitiare Eugenia Hirshon è un'attrice statunitense

Vaitiare Eugenia Hirshon , precedentemente nota come Vaitiare Bandera e Vaitiare Hirshon-Asars , è un'attrice statunitense nota soprattutto per le sue apparizioni in Stargate SG-1 .
Vaitiare è stata portavoce della Miller Beer dal 1993 al 1995. Ha anche realizzato pubblicità per McDonald's, Cox Communications, JCPenney , Toyota , Coors Dry, Caroche Jeans in Spagna e Honda a Tahiti. Ha recitato nella telenovella in lingua spagnola Agujetas de color de rosa , trasmessa in 45 paesi . Il ruolo più noto di Vaitiare è stato in Stargate SG-1 , dove è stata guest star in diversi episodi come la moglie di Daniel Jackson , Sha're .
Vaitiare Hirshon è nata a Tahiti , nella Polinesia francese, ed è cresciuta nella California meridionale . È di discendenza tahitiana , delle isole Cook , inglese, francese e tedesco-ebraica.  Sua madre è imparentata con la casa reale di Makea Karika Ariki nelle isole Cook. È anche imparentata con Thomas Robert Alexander Harries Davis , che è stato il quarto primo ministro delle isole Cook.. Ha affermato che la casa di suo nonno a Tahiti era dove l'autore vincitore del premio Pulitzer, James A. Michener , scrisse Ritorno al paradiso .  
Nel 1982 e nel 1990, è stata una giovane modella e fidanzata di Julio Iglesias , dopo di che ha sposato il regista Peter Bandera, dal 1994 fino al loro divorzio del 1997. In seguito, ha avuto una relazione con Michael Shanks , dopo averlo incontrato mentre lavoravano insieme a Stargate SG-1 , nel 1998 e hanno avuto una figlia insieme: Tatiana.  La relazione è finita nel 2000. Nel 2004, ha sposato Edgar Asars e ha avuto un figlio divorziando nel 2016.
Attualmente vive a Los Angeles, California, con la figlia e il figlio.  
È produttrice esecutiva del pluripremiato cortometraggio Far Away Places , scritto e diretto da sua figlia all'età di 18 anni, che sensibilizza sul tema degli abusi sessuali sui minori.

mercoledì 23 ottobre 2024

Premio Bianca d’Aponte Città di Aversa 2024


Il PREMIO BIANCA D’APONTE TOCCA IL TRAGUARDO DELLA 20A EDIZIONE 
IL 25 E 26 OTTOBRE AD AVERSA: GINEVRA DI MARCO, GNUT, RENZO RUBINO, MARIA PIA DE VITO, BRUNELLA SELO, TERESA DE SIO, MARGHERITA VICARIO, SIMONA MOLINARI, CRISTINA DONÀ, IL CONTEST PER CANTAUTRICI E MOLTO ALTRO
Il Premio Bianca d’Aponte per cantautrici compie 20 anni e lo fa con un ricchissimo parterre di ospiti, diversi dei quali già protagonisti delle edizioni precedenti. Personaggi di rilievo del mondo musicale italiano che hanno voluto essere presenti per omaggiare una manifestazione che da tempo è sinonimo di qualità e passione.
L’evento si aprirà con una anteprima giovedì 24 ottobre alle ore 10 all’Auditorium Bianca d’Aponte (in Via Nobel ad Aversa), con una masterclass a ingresso gratuito sulla scrittura di canzoni, tenuta da Giuseppe Anastasi e Giuseppe Barbera.
Venerdì 25 alle 20 al teatro Cimarosa prenderà il via la prima serata della manifestazione, con l’esibizione delle artiste in gara e, come ospiti, Chiarè, Cristina Donà con Saverio Lanza, Malvax, Gnut, Renzo Rubino e gli allievi del Liceo Cirillo.
Sabato 26 ottobre in mattinata sono previsti diversi appuntamenti collaterali all’Auditorium Bianca d’Aponte.
- Alle 10 si aprirà con un incontro fra le finaliste e i giurati condotto da John Vignola (Rai Radio 1).
- Alle 11 sarà la volta della presentazione del radiodocumentario “La chitarra e una tazza da té - Storia di Bianca d’Aponte e del Premio a lei dedicato” di Elisabetta Malantrucco e Mauro De Cillis, una produzione di Rai Radio Techeté. Parteciperanno gli autori ed alcuni dei personaggi intervistati. Conduce Duccio Pasqua (Rai Radio 1).
- Alle 12 la mattinata si concluderà con un seminario sui diritti connessi al diritto d’autore tenuto da Andrea Miccichè (presidente del NuovoImaie).
- Alle 20 serata finale del Premio al Teatro Cimarosa con l’esibizione delle finaliste, della madrina Margherita Vicario e del premio alla carriera Teresa De Sio. Ospiti saranno Chiarè, Brunella Selo, Maria Pia de Vito, Simona Molinari, Ginevra di Marco con Francesco Magnelli e Andreino Salvadori.
RADIO RAI
Prestigiosi media partner dell’evento sono Rai Radio1 e Rai Radio Techetè.
  • Giovedì, alle ore 10 e 18, su Rai Radio Techetè andrà in onda la prima puntata del radiodocumentario “La chitarra e una tazza da té - Storia di Bianca d’Aponte e del Premio a lei dedicato”, disponibile anche su RaiPlay Sound. Seguiranno ogni giovedì altre quattro puntate.
  • La notte fra venerdì 25 e sabato 26 dalle 1 alle 4 su Rai Radio1 andrà in onda una puntata, a cura di Duccio Pasqua, di Rai Stereonotte dedicata in buona parte a Bianca d’Aponte e al Premio.
La notte fra sabato 26 e domenica 27 Rai Sterenotte sarà invece in diretta dal Premio per una puntata speciale, curata da Max De Tomassi, con interviste a molti dei protagonisti del Premio e l’ascolto di loro brani.
Il Premio Bianca d’Aponte è organizzato dall’Associazione Bianca d’Aponte, con la collaborazione di ReteDoc, ed è sostenuto da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e NuovoImaie.
Partner: Emergency, M.A.U., SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoImaie, ReteDoc, Premio Andrea Parodi, Suoni dall’Italia, “Pem! Festival - Parole e musica in Monferrato”, Istituto italiano di cultura di Madrid, Officina delle Arti Pasolini, Music for Change, Maieutica Dischi, Siedas, Virus Studio, Soundinside, Premio Nilla Pizzi, Associazione Virginia Vita.
Partner privilegiato: Città di Aversa.
Media partner: Rai Radio1, Rai Radio Techetè, L’isola che non c’era, Blogfoolk. Patrocinio: Rai Campania
Riprese video: Time4Stream. 
Per maggiori informazioni e per l’ingresso a teatro (solo con prenotazione): 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it 
Sito web: www.premiobiancadaponte.it

L’Associazione Musicale Onlus Bianca d’Aponte bandisce la XX edizione del Concorso nazionale per sole cantautrici “Premio Bianca d’Aponte Città di Aversa” che si terrà il 24, 25 e 26 ottobre 2024.
Sono aperte le prenotazioni per assistere alle serate della 20a edizione del Premio Bianca d'Aponte che si terrà il 25 e 26 ottobre al teatro Cimarosa di Aversa
TERESA DE SIO PREMIO ALLA CARRIERA AL PREMIO BIANCA D’APONTE PER CANTAUTRICI
IL 25 E 26 OTTOBRE LA FINALE DEL CONTEST, CON MADRINA MARGHERITA VICARIO E OSPITI COME SIMONA MOLINARI E CRISTINA DONÀ CON SAVERIO LANZA
MEDIA PARTNER RAI RADIO1 E RAI RADIO TECHETÈ, PATROCINIO DI RAI CAMPANIA

Prende forma la due giorni del 20o Premio Bianca d’Aponte per cantautrici, in programma al teatro Cimarosa di Aversa il 25 e 26 ottobre e che avrà come principali media partner Radio1 Rai e Rai Radio Techetè e il patrocinio di Rai Campania.
La manifestazione vedrà come sempre alternarsi sul palco le finaliste del concorso e ospiti di primo piano della musica italiana. Fra questi, Teresa De Sio, che riceverà il premio alla carriera della Città di Aversa, assegnato in passato a Nuova Compagnia di Canto Popolare, Peppino di Capri, Paola Pitagora e Mauro Pagani.
Come già annunciato, Margherita Vicario sarà invece la madrina di questa edizione e come tale presiederà la giuria ed eseguirà un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui è dedicata la manifestazione.
Ma saliranno sul palco anche due madrine degli scorsi anni: Simona Molinari e Cristina Donà con Saverio Lanza. Ed inoltre Chiarè (al secolo Chiara Ianniciello), che come vincitrice della scorsa edizione aprirà entrambe le serate, i Malvax, in qualità di vincitori del contest Music for Change, e un gruppo di alunni del liceo classico e musicale Cirillo di Aversa che omaggeranno Bianca d'Aponte con una sua canzone.
Altri ospiti, invitati dal direttore artistico Ferruccio Spinetti, saranno annunciati prossimamente.
Il fulcro della manifestazione rimane però il contest per cantautrici, che vedrà confrontarsi dieci finaliste selezionate da un folto e composito Comitato di garanzia. 
  • Sono Beo (Roma), 
  • Irene Di Brino (Livorno), 
  • Fremir (Napoli), 
  • Gama (Matera), 
  • Giulia Leone (Cagliari), 
  • Valentina Lupi (Roma), 
  • Kalika (Napoli), 
  • Magma (Caltanissetta), 
  • Anna Sara (Massa Carrara), 
  • Sara Torraco (Matera).
Molti dei componenti del Comitato faranno parte anche delle due giurie, quella generale e quella della critica, che assegneranno i premi nelle serate finali ad Aversa.
Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle targhe al miglior testo (dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti numerosi altri premi e bonus assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

Una band residente, coordinata e diretta da Alessandro Crescenzo, accompagnerà alcune concorrenti e alcuni ospiti, mentre a presentare le serate saranno Carlotta Scarlatto e Ottavio Nieddu.

Il Premio Bianca d’Aponte è organizzato dall’Associazione Bianca d’Aponte, con la collaborazione di ReteDoc, ed è sostenuto da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e NuovoImaie.

Partner: Emergency, M.A.U., SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoImaie, ReteDoc, Premio Andrea Parodi, Suoni dall’Italia, “Pem! Festival - Parole e musica in Monferrato”, Istituto italiano di cultura di Madrid, Officina delle Arti Pasolini, Music for Change, Maieutica Dischi, Siedas, Premio Virginia Musto, Virus Studio, Soundinside, Premio Nilla Pizzi, Associazione Virginia Vita.
Partner privilegiato: Città di Aversa.
Media partner: Rai Radio1, Rai Radio Techetè, L’isola che non c’era, Blogfoolk. Patrocinio: Rai Campania
Riprese video: Time4Stream.

Per maggiori informazioni e per l’ingresso a teatro (solo con prenotazione. E' previsto un contributo): 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it

Non è prevista alcuna quota di iscrizione.
Le domande di iscrizione dovranno essere spedite entro 18 aprile 2024.
Le modalità di partecipazione sono dettagliatamente descritte nel bando.

Scade il 18 aprile il bando di concorso per il Premio Bianca d’Aponte per cantautrici, una manifestazione giunta alla 20a edizione ed ormai affermata nel panorama italiano della musica di qualità.
Il bando e la scheda di iscrizione sono disponibili su www.premiobiancadaponte.it . L’iscrizione è come sempre gratuita e senza preclusioni di genere musicale.
È intanto in corso il “Premio Bianca d’Aponte in tour” che come ogni anno porta alcune ex finaliste del concorso ad esibirsi in varie città italiane ed europee insieme ad artiste che sono state ospiti o madrine del concorso. Quest’anno il tour ha già toccato Madrid, Logroño e Roma.
Farà ora tappa il 19 aprile alle 21 al Teatro Comunale Alice Zeppilli di Pieve di Cento (BO) con Ginevra di Marco come ex madrina e con Gabriella Martinelli e Moà, vincitrice dell’edizione 2022. I biglietti sono disponibili su: http://www.vivaticket.com/.../rassegna-di-musica.../231216
Il 20 aprile alle 21 a Verona alla Fonderia Teatro Aperto toccherà poi a Veronica Marchi, vincitrice della prima edizione del d’Aponte, a Moà e come ex madrina, così come a Madrid, a Cristina Donà, che sarà accompagnata in alcuni brani dal direttore artistico del Premio Bianca d’Aponte Ferruccio Spinetti. Biglietti su: https://link.dice.fm/fdbcfd05cf2f
Queste due ultime date sono organizzate da Freecom Hub, DocLive e Retedoc.
Intanto alla scadenza del bando, il 18 aprile, inizieranno le selezioni delle finaliste dell’edizione 2024, la cui ultima fase sarà affidata ad un ampio e prestigioso Comitato di garanzia, composto da cantanti, autori, operatori del settore e giornalisti musicali. Le finali saranno al teatro Cimarosa di Aversa il 24, 25 e 26 ottobre.
Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle targhe al miglior testo (dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti numerosi altri premi e bonus assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.
Il Premio è anche una occasione per le finaliste per confrontarsi nelle giornate della manifestazione con importanti esponenti della musica italiana, come addetti ai lavori, giornalisti e artisti.
Ogni anno una nota cantautrice assume il ruolo di madrina, con il compito di interpretare un brano di Bianca d'Aponte (la cantautrice a cui la manifestazione è dedicata) e presiedere la giuria. Sino ad oggi si sono succedute: Arisa, Rachele Bastreghi (Baustelle), Rossana Casale, Chiara Civello, Ginevra di Marco, Grazia Di Michele, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Tosca, Paola Turci, Fausta Vetere, Nina Zilli. Oltre a loro, molti sono stati gli ospiti di prestigio della rassegna, nomi come Niccolò Fabi, Mauro Pagani, Diodato, Cristiano Godano, Mannarino, Peppino di Capri, Enzo Avitabile, Avion Travel, Musica Nuda, Giovanni Truppi, Fausto Cigliano, Orchestra di Piazza Vittorio, Enzo Gragnaniello, Tricarico, Mauro Ermanno Giovanardi, Raiz, Têtes de Bois, Pacifico e molti altri.
Per ulteriori informazioni: 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it - info@premiobiancadaponte.it
Le vincitrici delle 18 edizioni
  • 1. Ex aequo Veronica Marchi (Verona) e Germana Grano (Napoli) - 2005
  • 2. Chiara Morucci (Roma) - 2006
  • 3. Mama’s Gan (Eleonora Beddini e Laura Montanari) (Foligno) - 2007
  • 4. Erica Boschiero (Pieve di Cadore – BL) - 2008
  • 5. Momo (Lanciano) - 2009
  • 6. Laura Campisi (Palermo) - 2010
  • 7. Claudia Angelucci (Roma) - 2011 
  • 8. Charlotte Ferradini (Milano) - 2012
  • 9. Federica Abbate (Milano) - 2013
  • 10. Elisa Rossi (Roma) - 2014
  • 11. Irene Ghiotto (Vicenza) - 2015
  • 12. Sighanda (Aragona) - 2016
  • 13. Federica Morrone (Castel San Giorgio - SA) - 2017
  • 14. Francesca Incudine (Enna) - 2018
  • 15  Cristiana Verardo (Lecce) - 2019
  • 16. Monica Sannino (BamBI) (Napoli) - 2020
  • 17. Isotta (Siena) - 2021
  • 18- Moà  (Orvieto) - 2022
  • 19. Chiara Ianniaciello (Salerno) - 2023
Vincitrici Premio della Critica (dal  2017 Premio Fausto Mesolella)
  • 1. Marilena Anzini (Vicenza) - 2005
  • 2. Ivana Cecoli (Bologna) - 2006
  • 3. Giorgia Del Mese (Salerno) - 2007
  • 4. Silvia Caracristi (Trento) - 2008
  • 5. Giorgia Del Mese (Salerno) - 2009
  • 6. Paola Rossato (Gorizia) - 2010
  • 7. Rebi Rivale (Belluno) - 2011
  • 8. Ex aequo Cassandra Raffaele (Catania) e Paola Rossato (Gorizia) - 2012
  • 9. Rebi Rivale (Belluno) - 2013
  • 10. Elsa Martin (Udine) - 2014
  • 11. Helena Ellwig (Milano) - 2015
  • 12. Agnese Valle (Roma) - 2016
  • 13. Fede 'n’ Marlen (Napoli) - 2017
  • 14. Ex aequo Francesca Incudine e Irene Scarpato (Napoli) - 2018
  • 15  Lamine (Viviana Strambelli) - 2019 
  • 16. Simona Boo (Termoli) - 2020
  • 17. Miriana Faieta  (Penne - PE) - 2021 
  • 18. Jole (Savona) - 2022
  • 19. Irene Buselli (Genova) - 2023

martedì 8 ottobre 2024

Giovanna Melandri è una politica, economista e ambientalista italiana.


Giovanna Melandri è una politica, economista e ambientalista italiana, deputata alla Camera dal 15 aprile 1994 al 13 novembre 2012, Ministra per i beni e le attività culturali dal 21 ottobre 1998 al 11 giugno 2001 nei governi D'Alema I, II e Amato II e Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive dal 17 maggio 2006 al 8 maggio 2008 nel governo Prodi II. 
Dal 2012 al 2022 è stata presidente della Fondazione MAXXI, fondatrice e Presidente di Human Foundation e Social Impact agenda per l'Italia. Nel board del GSG (Global Steering Group for Impact Investment).
Nata a New York, è sorella maggiore della sceneggiatrice Francesca Melandri e cugina del giornalista Giovanni Minoli. In ragione della sua nascita a New York è anche cittadina statunitense.
Ha studiato al liceo dell’Istituto Santa Giuliana Falconieri di Roma. Allieva di Federico Caffè, si è laureata "cum laude" in politica economica all'Università di Roma, discutendo una tesi sulla Reaganomics. Nel 2000 ha ricevuto la Laurea honoris causa da parte dell'università americana John Cabot University di Roma. È bilingue italiano/inglese, ha un'ottima conoscenza del francese e una discreta padronanza del tedesco. Nel febbraio 2014, in virtù dell'attività di promozione e ricerca sui temi della qualità Architettonica, è stata insignita del premio di “Architetto ad honorem” dal Consiglio nazionale degli architetti.
Dal 1983 al 1987 ha lavorato all'Ufficio Studi della Montedison coordinando un gruppo di ricerca sulla politica industriale e l'innovazione tecnologica.
Dal 1988 al 1994 è stata Responsabile dell'Ufficio Internazionale di Legambiente, coordinatrice del relativo Comitato scientifico e componente della segreteria Nazionale. Dal 1988 al 1993 ha curato il Rapporto Annuale sullo stato dell'ambiente Ambiente Italia. Nell'edizione del 1989 si lanciava per la prima volta l'allarme per il climate change. Nel 1990 è stata membro della delegazione italiana alla Conferenza di Bergen sullo Sviluppo sostenibile, indetta dal Primo Ministro norvegese, Gro Harlem Brundtland. Ha fatto parte della delegazione italiana alla Conferenza ONU di Rio de Janeiro su Ambiente e Sviluppo del 1992, durante la quale ha seguito i lavori preparatori della Convenzione sul Clima e della Convenzione sulla biodiversità.
Dal 1994 al 2012 è stata eletta ininterrottamente parlamentare alla Camera dei deputati, facendo parte della direzione del Partito Democratico della Sinistra e poi del PD dal 1992 al 2013.
Nella XIII legislatura (1996-1998) è stata membro della Commissione Cultura. Ha presentato proposte di legge in materia di adozioni, bioetica, fecondazione assistita e divieto di estradizione verso i paesi che praticano la pena di morte. Sui temi della comunicazione ha presentato numerose proposte di legge in materia di editoria, di riforme delle TLC, di nuovi criteri per la nomina ed il funzionamento degli organi di governo della Rai e di misure per favorire l'amicizia tra bambini e televisione. Ha fatto parte della delegazione ufficiale del Parlamento italiano ai lavori del primo Forum Mondiale sulla Televisione organizzato dall'ONU nel novembre del 1997.
Nel 1998 è stata nominata Ministro per i beni e le attività culturali con delega allo Sport. Sotto la sua responsabilità, le politiche culturali italiane hanno avuto la quota maggiore di risorse pubbliche mai raggiunte (circa 3 miliardi di euro) e sono state introdotte le prime misure di fiscalità di vantaggio per gli investimenti in cultura. In quegli anni sono stati realizzati molti cantieri di restauro grazie all'introduzione di fonti straordinarie di finanziamento (es. Fondi del Lotto) e avviate politiche per l'arte contemporanea e l'architettura.
Ha promosso, nel 1999 a Firenze, di concerto con il presidente della Banca Mondiale James Wolfensohn e la First Lady Hillary Clinton, il forum internazionale “Culture Counts Financing Resources and the Economics of Culture and Sustainable Development”. Ha partecipato nel 2000 come unica rappresentante europea alla White House Conference on Culture and Diplomacy, promossa dal Presidente Clinton.
Nella XV legislatura, (2006-2008), è stata nominata Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. In questa veste ha lanciato il programma di sostegno ad imprese giovanili “Giovani Idee cambiano l'Italia”, ha siglato l'intesa con l'ABI per il programma “Diamogli Credito”, ha istituito il Fondo per le politiche Giovanili e ha costituito il Fondo per lo Sport per tutti. Ha costituito d'intesa con il Ministro dell’interno, Giuliano Amato, la prima consulta giovanile per il dialogo interreligioso, ed ha attivamente partecipato nel 2005 all'Alliance For Civilization promossa dai Primi Ministri di Turchia e Spagna
Nella XVI legislatura (2008-2013) è membro della Commissione VII della Camera dei deputati (Cultura, scienza e istruzione) e della Commissione di Vigilanza RAI.
Altre attività
  • Ha promosso nel 1990, assieme ad altre 50 donne, “Emily in Italia”, associazione per sostenere la presenza di donne nelle istituzioni.
  • Ha fondato nel 1994 “Madre Provetta”, un'associazione nata sui temi della bioetica e della riproduzione medicalmente assistita, di cui è stata fino al 1998 la presidente.
  • Da settembre 2014 fa parte di Women for Expo, una Rete Mondiale di donne per "Nutrire il pianeta".
  • Nel 2015 è membro del CRIS, il Comitato di Riflessione e Indirizzo Strategico, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, occupandosi dei temi della diplomazia culturale.
  • Da anni è impegnata nella diffusione del dialogo interreligioso, promosso dal Cardinal Gianfranco Ravasi e dal Cortile dei Gentili.
  • È membro del Comitato Scientifico Cittaslow, il network internazionale di città che si impegna a migliorare la vita dei cittadini e diffondere la filosofia di Slow Food.
  • Dal 2017 al 2022 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Palazzo Albizzini - Collezione Burri.
  • Dal 2021 è membro del Comitato Consultivo Italia di Unicredit.it.wikipedia.org

giovedì 26 settembre 2024

Aaliyah è stata una cantante, ballerina e attrice statunitense.

Aaliyah, pseudonimo di Aaliyah Dana Haughton  è stata una cantante, ballerina e attrice statunitense. 
Entrò molto presto nel mondo dello spettacolo grazie alla partecipazione al programma televisivo Star Search e ai concerti della zia acquisita Gladys Knight. Nel 1994, a soli 15 anni, esordì con il suo primo album Age Ain't Nothing but a Number, ottenendo il disco di platino e sfornando i singoli di successo certificati dischi d'oro Back and Forth e At Your Best (You Are Love). Il suo nome occupò i notiziari scandalistici quando circolarono notizie relative a un presunto matrimonio illegale con R. Kelly, suo produttore e mentore di oltre dieci anni più grande. Il secondo album, One in a Million, prodotto con la collaborazione di Timbaland e Missy Elliott nel 1996, è ancora oggi ritenuto una pietra miliare del genere rhythm and blues, nonché uno dei primi a segnare il passaggio definitivo verso lo stile del R&B contemporaneo. Con quest'ultima opera, Aaliyah si impose come artista affermata nel panorama musicale americano, superando l'etichetta di enfant prodige che le era stata attribuita con Age Ain't Nothing but a Number. L'album vendette in meno di un anno oltre due milioni di copie negli Stati Uniti ottenendo così il doppio disco di platino e produsse sei singoli.
Nel 1998 la cantante ricevette la sua prima nomination a un Grammy Award grazie alla canzone Are You That Somebody? tratta dalla colonna sonora del film Il dottor Dolittle. Il brano divenne quello più famoso della cantante fino a quel momento e aumentò notevolmente la sua popolarità, grazie a un enorme passaggio radiofonico e televisivo. Nel 2000 esordì al cinema come protagonista del film Romeo deve morire per cui interpretò alcuni brani della colonna sonora, tra cui Try Again che entrò nella storia come il primo singolo a raggiungere la prima posizione della classifica statunitense grazie solo al passaggio in radio. Nell'agosto del 2001, un mese dopo aver pubblicato il suo terzo album dal titolo Aaliyah, la cantante perse tragicamente la vita a soli 22 anni in un incidente aereo avvenuto a Marsh Harbour, nelle Bahamas, dove si era recata per girare il video del singolo Rock The Boat.
Il canale musicale statunitense VH1 ha annoverato Aaliyah nella lista delle 100 donne più grandi della musica, posizionandola alla quarantottesima posizione. Al momento della sua prematura scomparsa possedeva un patrimonio netto di oltre 10 milioni di dollari. Avendo venduto oltre 25 milioni di dischi in tutto il mondo, oggi è un'icona della musica e un modello per molti artisti rhythm and blues e hip hop e viene definita Princess of R&B e Queen of Urban Pop. La rivista musicale britannica NME nel 2014 ha inserito la cantante al diciottesimo posto nella lista dei 100 artisti più influenti nel mondo della musica.
La madre era una corista e suo zio, Barry Hankerson, un avvocato del mondo dello spettacolo che aveva sposato Gladys Knight. Il padre, Michael Haughton, morto nel 2012, era il suo manager personale. Con l'uscita dell'album Age Ain't Nothing but a Number iniziarono a girare voci di un matrimonio tra Aaliyah e il suo mentore R. Kelly. Entrambi negarono, ma la rivista Vibe pubblicò un certificato di matrimonio datato 31 agosto 1994 celebratosi a Rosemont, nell'Illinois. La cantante, che all'epoca aveva solo 15 anni (quindi sotto l'età minima consentita per sposarsi), era segnata sul documento come diciottenne. Il matrimonio venne annullato nel febbraio 1995 dai suoi genitori, anche se i due imputati hanno sempre negato qualsiasi legame sentimentale affermando di non essersi mai sposati. Dopo tale vicenda Aaliyah tagliò ogni rapporto con R. Kelly, sia personale sia professionale.[ Ha avuto una relazione sentimentale con Damon Dash, cofondatore della Roc-A-Fella Records. Era amica con Kidada Jones (ex fidanzata di Tupac Shakur) e anche con Missy Elliot. it.wikipedia.org
Album in studio
1994 - Age Ain't Nothing but a Number
1996 - One in a Million
2001 - Aaliyah
Raccolte
2002 - I Care 4 U
2005 - Ultimate Aaliyah
Filmografia
  • Romeo deve morire (Romeo Must Die), regia di Andrzej Bartkowiak (2000)
  • La regina dei dannati (Queen of the Damned), regia di Michael Rymer (2002) 
  • Aaliyah – One In A Million
  • Label: Atlantic – 7567-92715-2, Blackground Enterprises – 7567-92715-2
  • Format:  CD, Album
  • Country: Europe
  • Released: 1996
  • Genre: Hip Hop, Funk / Soul
  • Style: Pop Rap, Contemporary R&B
  • www.discogs.com
  • One in a Million (album Aaliyah) it.wikipedia.org
Aaliyah - A Girl Like You ft. Treach

domenica 22 settembre 2024

Rebecca Horn è stata una scultrice, regista e performance artist tedesca

Rebecca Horn   è stata una scultrice, regista e performance artist tedesca, famosa soprattutto per le sue estensioni corporali, opere che consistono in prolungamenti di parti del corpo, la più famosa delle quali è ritenuta essere Einhorn (Unicorno), un vestito dotato di un lungo corno che si proietta in alto partendo dalla testa, e Pencil Mask (Maschera di matite), una maschera con diverse matite che ne fuoriescono.

Imparò a disegnare dalla sua governante rumena, e da allora ne fu ossessionata, perché lo vedeva come un linguaggio d'espressione molto più libero di quello orale. Ciò si sarebbe rivelato importante per la sua vita d'artista dopo la fine della seconda guerra mondiale: la Horn racconta che, dopo il conflitto, dovunque andasse non poteva parlare tedesco, in quanto si sentiva odiata perché tedesca. Si appassionò al disegno perché non doveva "disegnare in tedesco, francese o inglese", ma solo disegnare.

I genitori avevano intenzione di farle studiare economia, ma all'età di 19 anni si oppose a questi piani e decise di frequentare l'Accademia di Belle Arti di Amburgo. L'anno dopo, però, fu costretta a lasciare l'Accademia, poiché colpita da un grave avvelenamento dei polmoni, iniziata, a suo dire, nel 1964 a Barcellona, quando lavorava senza protezioni con la fibra di vetro.

La morte dei genitori, un anno di degenza in ospedale e un lungo trattamento con antibiotici, la spinsero a isolarsi, e a lavorare solo con materiali più sicuri. Uscita dalla fase di isolamento, iniziò a creare sculture e strane estensioni con balsa e tessuti, con lo scopo di sconfiggere la "solitudine, comunicando attraverso le forme del corpo". Tornata ad Amburgo, continuò a creare, producendo oggetti che ricordavano bozzoli, body extension rivestite e fasce prostetiche. 

Nei tardi anni sessanta iniziò a dedicarsi alla performance art, pur continuando a dar vita alle creazioni di body extension.

Opere

  • Einhorn (Unicorno) è una delle più famose opere della Horn (il titolo è anche un gioco di parole sul nome dell'artista). L'opera fu utilizzata per una performance ed indossata, in quest'ultima, da una donna mentre camminava in campagna. La body extension è attaccata al corpo tramite delle cinghie, simili a quelle utilizzate dalla pittrice Frida Kahlo.
  • Pencil Mask (Maschera di matite) è un'altra body extension, composta da sei cinghie orizzontali e tre verticali. Dove le cinghie si incontrano sono inserite delle matite.
  • Finger Gloves è il nome sia di una performance, sia della principale body extension contenuta in essa. Si tratta di guanti, ma la forma delle dita si estende grazie ad allungamenti in balsa e tessuto. 
  • Un'altra opera simile fu concepita dalla stessa Horn nel 1974 (touching the walls with both hands simultaneously, "toccare le mura con entrambe le mani contemporaneamente"). La lunghezza delle dita in questa performance era concepita in modo che il soggetto, stando al centro della stanza, potesse toccare due muri opposti nello stesso momento.
  • Anche Feather Fingers (Guanti di piume, 1972) è un'opera incentrata sull'illusione del tatto e sulle mani. Una piuma viene attaccata a ciascun dito con un anello di metallo, per far sì, nelle intenzioni dell'artista, che la mano diventi "simmetrica (e sensibile) come un'ala di uccello". La Horn, toccando un braccio con le piume attaccate alla mano opposta, sperimentò la sensazione di sentir toccare il braccio dalle dita della mano opposta (e di provare la sensazione anche nelle dita), pur essendo, in realtà, le piume a toccare il braccio. Secondo la Horn, in questa opera "è come se una mano, improvvisamente, diventasse disconnessa dall'altra, come se si trattasse di due esseri senza nessun collegamento.

Rebecca Horn continuò a utilizzare piume negli anni ottanta e novanta, concentrandosi sulla creazione di occhiali da sole. Molte delle opere piumate avvolgono la figura, come un bozzolo, oppure sono maschere e ventagli ideati per coprire o imprigionare il corpo. Tra queste opere possiamo ricordare 

Cockfeather (Piume di gallo, 1971), 

Cockfeather Mask (Maschera di piume di gallo, 1973), 

Cockatoo Mask (1973), 

Paradise Widow (Vedova del Paradiso, 1975), e 

The Feathered Prison Fan (Il ventaglio-prigione di piume, 1977), ideato per il suo film Die Eintänzer.

Le opere di Rebecca Horn sono ispirate, a suo dire, dalle opere di Franz Kafka e Jean Genet, e dai film di Luis Buñuel e Pier Paolo Pasolini

Per festeggiare le feste natalizie del 2002 e il capodanno del 2003, il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, commissionò alla Horn un'opera da esporre in Piazza del Plebiscito a Napoli. L'opera, nominata Spiriti di Madreperla, era costituita da 333 teschi fusi in ghisa (anche se alla fine dell'esposizione se ne contavano meno, in quanto alcuni di essi furono trafugati) piantati nel selciato della piazza. L'autrice, durante un'intervista, ha sostenuto di essersi ispirata a un celebre cimitero napoletano, il Cimitero delle Fontanelle, caratterizzato da un celebre ossario. Sulla piazza erano inoltre sospesi 77 cerchi al neon, una sorta di aureole, in contrasto con i teschi. Il contrasto doveva rappresentare, secondo la Horn, il vero significato dell'opera. I teschi furono poi rimossi, come previsto, il 31 gennaio del 2003. La controversa opera scatenò, com'era prevedibile, reazioni diverse nella popolazione e nei turisti.  Alcuni teschi dell'opera oggi fanno parte di un'altra installazione, intitolata Spiriti, presente al Museo Madre di Napoli. wikipedia.org 
La Famiglia Falcone, l’azienda Fornace Falcone tutta partecipa con dolore alla scomparsa di una grande artista, Rebecca Horn.
Considerata una delle artiste più influenti della sua generazione, Rebecca Horn si è spenta il 6 settembre, nella sua casa di Michelstadt, in Germania, all’età di 80 anni. 
Nella sua lunga e prolifica carriera, ha lavorato sul proprio corpo con coraggio e coerenza, sperimentando l’utilizzo di materiali eterogenei, tra scultura, performance e cinema, fino alle installazioni ambientali.
A Napoli,in piazza Pebliscito nel 2002, l’artista tedesca ha collocato 333 teschi in ghisa per le feste natalizie.
Rebecca Horn, Piazza del Plebiscito a Napoli 2002;
Courtesy:  Museo Madre,Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli.  Fornace Falcone
Siamo profondamente afflitti dalla scomparsa di Rebecca Horn. Tra i più importanti artisti della seconda metà del novecento, dagli anni '60 legata alle tematiche del corpo tramite la performance per poi ampliare e includere nella sua ricerca svariati media, è l'autrice di una delle Luci d'Artista più significative e più amate. 'Piccoli spiriti blu' sul Monte dei Cappuccini continuerà ad avvolgere le nostre notti guardandoci dall'alto. Luci d'Artista Torino

sabato 21 settembre 2024

Elizabeth Alyse Cuthbert, detta Betty | Velocista australiana, vincitrice di quattro medaglie d'oro olimpiche tra il 1956 e il 1964.

Elizabeth Alyse Cuthbert, detta Betty è stata una velocista australiana, vincitrice di quattro medaglie d'oro olimpiche tra il 1956 e il 1964. 
l 16 settembre 1956 stabilisce il record mondiale dei 200 metri piani, correndo a Sydney in 23"2. Con il primato mondiale dei 200 metri (che deterrà fino al 9 luglio 1960), diventa di diritto a soli 18 anni la favorita per l'oro ai Giochi olimpici di Melbourne 1956.
Cuthbert prima di tutto raggiunse la finale dei 100 m, mentre la detentrice del primato mondiale, la connazionale Shirley Strickland, venne eliminata nelle batterie. Cuthbert vinse la finale, rendendo ancora più alta l'attesa per i 200 m. Non tradì le aspettative di tifosi e media, vincendo l'oro, a cui ne aggiunse un terzo nella staffetta 4×100 m, in cui trascinò l'Australia al record mondiale, correndo l'ultima frazione.
Alle Olimpiadi di Roma 1960 fu a sorpresa eliminata nelle batterie dei 100 m e la delusione fu tale da indurla al ritiro.
Tornò però in pista due anni dopo ai Giochi del Commonwealth 1962, che si disputarono a Perth ed in cui gareggiò nei 400 metri. Due anni più tardi vinse l'oro in questa disciplina, appena inserita nel programma olimpico, a Tokyo 1964, battendo la britannica Ann Packer. Dopodiché si ritirò definitivamente.
A Ermington, sobborgo di Sydney, le è stata intitolata la via principale. Da tempo malata di sclerosi multipla, è morta il 6 agosto 2017. Ai Giochi olimpici di Sydney 2000 era stata uno degli ultimi tedofori nella cerimonia di apertura, nonostante fosse costretta all'uso della sedia a rotelle. wikipedia.org

domenica 18 agosto 2024

𝐄𝐥𝐬𝐚 𝐝𝐞❜ 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢 - Storia di una donna bella

Elsa Giorgi Alberti, in arte 𝐄𝐥𝐬𝐚 𝐝𝐞❜ 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢, nasce nel 1914 a Pesaro in una famiglia di antichissima aristocrazia bevanate, i Giorgi Alberti.
Scrittrice, poetessa, attrice e 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐚. Animatrice di salotti culturali frequentati da personaggi illustri come Renato Guttuso, Carlo Emilio Gadda, Anna Magnani, Alberto Moravia, Carlo Levi, Luchino Visconti, Alberto Savinio, Massimo Bontempelli, Paola Masino e Pier Paolo Pasolini.
Durante la stesura del primo romanzo I coetanei (1955) incontra un giovane trentenne Italo 𝑪𝒂𝒍𝒗𝒊𝒏𝒐, che ne cura l'editing per Einaudi. Il libro vince il premio Viareggio. Da quell'episodio inizia con Calvino un'appassionata storia d'amore. La de' Giorgi condizionerà la vita intellettuale e artistica dello scrittore.

Nel 1958 scrive Storia di una donna bella, un 𝒓𝒐𝒎𝒂𝒏𝒛𝒐 𝒂𝒖𝒕𝒐𝒃𝒊𝒐𝒈𝒓𝒂𝒇𝒊𝒄𝒐 con protagonista Elena e ambientato nella Città Eterna degli anni difficili del Fascismo. È la testimonianza delle tremende esperienze del periodo della guerra, dell'occupazione tedesca, di quando la sua casa ospitava i perseguitati, dello spirito della Resistenza di quella generazione di ragazzi che aveva sognato un’Italia più libera e coraggiosa.
Ma anche di due grandi passioni: prima il cinema e poi il teatro, che definisce una cosa vera, difficile, che fa paura come la guerra. Elsa, secondo l’introduzione di Marialaura Simeone al libro, «𝒊𝒏𝒗𝒆𝒏𝒕𝒂 𝑬𝒍𝒆𝒏𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒔𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒏𝒄𝒆 𝒂𝒓𝒕𝒊𝒔𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒓𝒆𝒕𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒕𝒂̀, 𝒍𝒐 𝒂𝒗𝒆𝒗𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒍𝒆𝒊 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒏𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒏𝒏𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒈𝒖𝒆𝒓𝒓𝒂, 𝒔𝒐𝒗𝒓𝒂𝒑𝒑𝒐𝒏𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒍𝒂 𝒇𝒊𝒏𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒄𝒆𝒏𝒊𝒄𝒂 𝒂𝒍 𝑫𝒐𝒍𝒐𝒓𝒆 𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝑴𝒐𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐. 𝑬̀ 𝒖𝒏 𝒓𝒐𝒎𝒂𝒏𝒛𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒊 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒓𝒐𝒈𝒂 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒔𝒑𝒐𝒏𝒔𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒊𝒏𝒅𝒊𝒗𝒊𝒅𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒆 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂, 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒕𝒂̀, 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒐𝒍𝒍𝒊𝒂, 𝒔𝒖𝒍𝒍’𝒂𝒓𝒕𝒆, 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒆𝒛𝒛𝒂 (𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒗𝒓𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒅𝒐𝒗𝒖𝒕𝒐 𝒔𝒂𝒍𝒗𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐) 𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒊𝒆𝒕𝒂𝒔». Muore nel 1997 nella sua amata Roma, “la sola città, quasi per destino, dove ritrovare radice”. Postfazione di Elio Pecora. Cortoeacapo - Mario Puzo Film Festival

Sposata col conte Sandrino Contini Bonacossi, nella seconda metà degli anni Cinquanta ebbe un'appassionata relazione con lo scrittore Italo Calvino, descritta nel libro Ho visto partire il tuo treno (Milano, Leonardo, 1992). Diede alle stampe, nel 1955, I coetanei (Einaudi), diario pubblico con molti riferimenti alla lotta partigiana (con un omaggio al coraggio del marito Sandrino) e al cinema romano del periodo bellico. Per quest'opera vinse il Premio Viareggio opera prima [1]. Nei primi anni Sessanta, collaborò, in qualità di critico teatrale, col periodico romano "Pensiero Nazionale". Tornò al cinema nel 1975, interpretando la signora Maggi, una delle narratrici, in Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, e al teatro nel 1983 con un suo adattamento di Torquato Tasso di Carlo Goldoni [2]. Il suo archivio è conservato presso il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università di Pavia[3].

Nel 1974 uscì il film Sangue più fango uguale logos passione, di cui è regista, sceneggiatrice, produttrice e interprete comprimaria. wikipedia