Here Is Everything
Arranged By [Cello] – Chiara Civello, Mark Stewart
Bass – James Genus
Drums – Clarence Penn
Percussion – Jamey Haddad
Saxophone [Alto] – Miguel Zenon
18 apr 2005 Chiara Civello è una 29enne, romana, residente negli Stati Uniti dal 1993, anno nel quale vinse una borsa di studio per la prestigiosa Berklee School di Boston. Trasferitasi a New York, viene scoperta dal produttore Ross Titelman (già al lavoro con Paul Simon e James Taylor), con il quale dà alle stampe “Last quarter moon”, il suo primo lavoro. Il disco, pubblicato per la storica etichetta Verve, include dodici brani jazz-pop (cantati in inglese e in italiano) realizzati con il supporto di grandi musicisti come il batterista Steve Gadd, il tastierista Larry Goldings, Jimmy Greene al sax e Daniel Jobim (nipote del grande Tom e voce in “Sambaroma”). www.rockol.it
Susanna Stivali – A Secret Place
Etichetta: Alfa Music – AFMCD107
Formato: CD, Album
Paese: Italy
Uscita: 2003
This CD is a journey through what turns the voice into an instrument in constant search of more ways of expression: the melody, like in the best vocal jazz tradition; improvisation, as an extemporary creation and as a moment of communion with the other instruments; and writing, intended as a creative act to be shared and as a story about ones self to be told through the lyrics and their playing along with the music. Five out of the eight tracks in the CD are original lyrics and music compositions by Susanna Stivali (apart from "All the Joys" which takes the lyrics from an Emily Dickinson poem). The other three are re-adaptations of standard jazz (as in the 'jungle' version of "Lazy Afternoon"). The choice of the English language comes from the author's familiarity with it and its natural disposition for sounds and expressions. All pieces are totally detached from one another, moving from swing to "song-style" patterns, to more 'open' improvisation moments. There are also chances to enjoy the instrument players solo skills while they accompany the lyrics. FONTE
Francina Elsje Blankers-Koen, detta Fanny (Baarn, 26 aprile 1918 – Hoofddorp, 25 gennaio 2004), è stata una velocista, ostacolista, altista e lunghista olandese, vincitrice di quattro medaglie d'oro olimpiche ai Giochi di Londra 1948.
Il talento sportivo di Fanny Koen fu subito evidente. Da adolescente praticò tennis, nuoto, ginnastica, pattinaggio su ghiaccio e corsa. Le riusciva difficile scegliere a quale sport dedicarsi. Un istruttore di nuoto le suggerì di lasciar perdere il nuoto, perché c'erano già parecchi nuotatori di alto livello nei Paesi Bassi (come Rie Mastenbroek), e di dedicarsi piuttosto all'atletica leggera, dove avrebbe avuto più possibilità di qualificarsi per le Olimpiadi.
La sua prima apparizione in una competizione ufficiale avvenne nel 1935. Alla terza corsa stabilì il nuovo record nazionale sugli 800 m. Ben presto venne convocata in nazionale, ma come velocista, non mezzofondista. L'anno seguente, ad appena diciotto anni, fu selezionata per partecipare alle Olimpiadi di Berlino.
A Berlino gareggiò nel salto in alto e nella staffetta 4×100 m. Le gare si svolgevano nello stesso giorno. Nell'alto arrivò sesta a pari merito con altre due saltatrici, mentre la staffetta olandese arrivò quinta in finale.
Fanny Koen emerse lentamente. Nel 1938 stabilì il suo primo record mondiale (11" netti sulle 100 iarde) e vinse le sue prime medaglie internazionali. Ai Campionati europei a Vienna ottenne il bronzo nei 100 m e nei 200 m. Molti, tra cui la stessa Koen, si aspettavano grandi risultati da lei alle successive Olimpiadi, in programma nel luglio 1940 a Helsinki. Purtroppo lo scoppio della seconda guerra mondiale fece interrompere i preparativi. Il 2 maggio 1940 i Giochi olimpici vennero formalmente annullati, una settimana prima che le truppe tedesche invadessero i Paesi Bassi.
Appena prima dell'invasione, Fanny Koen si era fidanzata, e il 29 agosto 1940 si sposò con Jan Blankers, diventando così Fanny Blankers-Koen. Jan Blankers, ex triplista (partecipò alle Olimpiadi del 1928), era un giornalista sportivo e l'allenatore della squadra femminile olandese di atletica. Blankers inizialmente pensava che le donne non dovessero partecipare alle competizioni sportive (un'idea diffusa all'epoca), ma cambiò atteggiamento dopo essersi innamorato di Fanny Koen, più giovane di lui di quindici anni.
Quando Fanny Blankers-Koen diede alla luce il suo primogenito Jan Junior nel gennaio 1941, la stampa olandese diede per scontato che la sua carriera sportiva fosse finita. A quei tempi le atlete di alto livello sposate erano una rarità, e per la maggior parte delle persone era semplicemente inconcepibile che una madre facesse attività agonistica. I coniugi Blankers-Koen la pensavano diversamente e poche settimane dopo il parto Fanny Blankers-Koen riprese ad allenarsi.
Il primo grande evento internazionale dopo la guerra furono i Campionati europei del 1946, a Oslo, in Norvegia. Alcuni mesi prima Fanny Blankers-Koen aveva dato alla luce Fanny Junior, ma poco dopo aveva ripreso nuovamente gli allenamenti. I campionati furono una mezza delusione. Nella semifinale dei 100 m, che si svolse durante la finale del salto in alto, cadde e non si qualificò per la finale. Con qualche escoriazione per la caduta, finì quarta nel salto in alto. Il secondo giorno andò meglio, con le vittorie sugli 80 m ostacoli e nella staffetta 4×100 m.
Fanny Blankers-Koen fu la prima donna a vincere quattro ori olimpici, per di più in una sola edizione. Fino alle Olimpiadi del 2000 comprese, solo altri tre atleti sono riusciti a vincere quattro ori nella stessa Olimpiade: Alvin Kraenzlein (1900), Jesse Owens (1936) e Carl Lewis (1984). Ribattezzata "la mammina volante" e "Amazing Fanny" dalla stampa internazionale, al suo rientro a Amsterdam fu accolta da una folla immensa. Sfilò per tutta la città a bordo di una carrozza, ricevette lodi e regali. I suoi vicini le regalarono una bicicletta, "per prendere la vita più lentamente". it.wikipedia.org - Fanny_Blankers-Koen
Luisa Ranieri nata a Napoli nel 2001 è protagonista del primo episodio della campagna pubblicitaria “Nestea”, con il tormentone “Anto', fa caldo” con la regia di Alessandro D'Alatri insieme a Edoardo Sylos Labini
Marilyn Monroe – Anthology
Uscita: 2005
Genere: Pop
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