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mercoledì 8 gennaio 2025

PREMIO BIANCA D'APONTE 2025 - il bando - La scadenza è fissata al 18 aprile 2025.

CANTAUTRICI: AL VIA LE ISCRIZIONI PER IL PREMIO BIANCA D'APONTE 2025
LE FINALI IL 24 E 25 OTTOBRE AD AVERSA
È on line il nuovo bando del “Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa”, il contest riservato a cantautrici ormai punto fermo nel panorama della musica di qualità in Italia e giunto alla 21a edizione.
L’iscrizione è come sempre gratuita e senza preclusioni di genere musicale, dal rock alternativo al jazz. La scadenza è fissata al 18 aprile 2025. La scheda di iscrizione e il nuovo bando di concorso si possono trovare su www.premiobiancadaponte.it .
Le finali si svolgeranno al teatro Cimarosa di Aversa il 24 e 25 ottobre, con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti. Saranno precedute, il 23 ottobre, da una masterclass destinata alle finaliste, ma aperta a tutti, sulla scrittura di una canzone.
Le finaliste del Premio saranno come sempre selezionate da un ampio e prestigioso Comitato di garanzia, composto da cantanti, autori, operatori del settore e giornalisti musicali.
Molti dei componenti del Comitato faranno parte anche delle due giurie, quella generale e quella della critica, che assegneranno i premi nelle serate finali.
Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle targhe al miglior testo (dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti numerosi altri premi e bonus assegnati da realtà vicine al d’Aponte.
La più recente edizione del Premio si è tenuta a fine ottobre 2024, con la vittoria di Valentina Lupi, che è stata premiata da Margherita Vicario (madrina dell'edizione 2024). A lei, a pari merito con Irene Di Brino, anche il Premio della critica Fausto Mesolella.
Il premio è anche una occasione per le finaliste per confrontarsi nelle giornate della manifestazione con importanti esponenti della musica italiana, come addetti ai lavori, giornalisti e artisti.
Il Premio ogni anno ospita una cantautrice di grande popolarità che assume il ruolo di madrina, con il compito di interpretare un brano di Bianca d'Aponte (la cantautrice a cui la manifestazione è dedicata) e presiedere la giuria. Sino ad oggi si sono succedute: Arisa, Rachele Bastreghi (Baustelle), Rossana Casale, Chiara Civello, Ginevra di Marco, Grazia Di Michele, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Tosca, Paola Turci, Fausta Vetere, Margherita Vicario, Nina Zilli. Oltre a loro, molti sono stati gli ospiti di prestigio della rassegna, nomi come Niccolò Fabi, Mauro Pagani, Diodato, Cristiano Godano, Mannarino, Peppino di Capri, Enzo Avitabile, Avion Travel, Teresa De Sio, Musica Nuda, Giovanni Truppi, Fausto Cigliano, Gnut, Orchestra di Piazza Vittorio, Enzo Gragnaniello, Tricarico, Mauro Giovanardi, Raiz, Pacifico, Têtes de bois e molti altri.
Per ulteriori informazioni: 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it - info@premiobiancadaponte.it
Ufficio Stampa: Ender Comunicazione
endercomunicazione@gmail.com 

mercoledì 25 dicembre 2024

The Go-Go's

Le Go-Go's sono un gruppo femminile statunitense, formatosi a Los Angeles, nel 1978. Inizialmente orientata verso il punk rock e la new wave, il gruppo si è poi convertita al pop rock da classifica.
Le cinque "ragazze cattive" si sono guadagnate un posto nella storia del rock, per essere state il primo gruppo femminile completamente autonomo e non costruito o dipendente dai propri produttori a portare un album, da loro interamente scritto e suonato, al primo posto in classifica negli Stati Uniti, il che ha rappresentato un deciso punto di rottura con la tradizione, fino ad allora ininterrotta, dei gruppi femminili di successo creati da un manager esterno. Il 12 agosto 2011 hanno ricevuto la Stella nella "Hollywood Walk Of Fame".
Nel 2021 la band è stata inclusa nella Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland.
Beauty and the Beat: l'album di debutto
Dopo anni di gavetta in club underground, dove le componenti della band, allora ancora fan delle sonorità punk rock, si fanno le ossa imparando a suonare da autodidatte i propri strumenti, nel 1981 si convertono a un pop rock molto più orecchiabile con evidenti velleità di classifica e pubblicano il loro primo album Beauty and the Beat su etichetta I.R.S. Records. Il lavoro è un'originale miscela di pop anni sessanta, surf, punk, rock e new wave, in cui la vena compositiva di Charlotte Caffey alle tastiere, al pianoforte e alla chitarra elettrica, di Jane Wiedlin alla chitarra ritmica e di Kathy Valentine al basso, coadiuvata dalla batteria disco di Gina Schock (che suona anche le percussioni), dalla voce frizzante, sensuale e connotata da un timbro inconfondibile di Belinda Carlisle, dava corpo a melodie allo stesso tempo romantiche ed energiche. L'album rimane in vetta per ben 6 settimane e tuttora figura nelle graduatorie dei maggiori capolavori della storia del rock come quella proposta dalla celebre rivista «Rolling Stone». I singoli estratti sono i brani posti in apertura, rispettivamente, del Lato A e del Lato B del vinile: oltre all'immediata Our Lips Are Sealed e alla trascinante We Got the Beat, l'album presenta anche altri brani che lasciano il segno come Lust to Love (spesso ripresa dal vivo anche negli spettacoli solisti di Belinda) e la ballata Fading Fast, caratterizzati entrambi da una struggente new wave, venata di psichedelia.
Vacation: il secondo album
Allo storico album di debutto segue immediatamente dopo, nel 1982, il dignitoso Vacation, da cui viene estratta la title track, altro successo di classifica. Il nuovo lavoro non ripete lo strepitoso successo del precedente nonostante le due gemme rappresentate dalle nostalgiche ballate It's Everything but Partytime e Worlds Away, e nonostante una manciata di belle canzoni in puro stile pop rock, tra cui gli altri singoli He's So Strange e Get Up and Go, e la radiofonica Yes or No, nonché la cover anni sessanta Cool Jerk (ripubblicata, in seguito, due volte, in versioni sempre diverse e riarrangiate per l'occasione).
Talk Show: il terzo album
Nel 1984, esce il terzo album, Talk Show, nel cui suono si indebolisce notevolmente la componente punk, mentre viene sviluppato il lato elettronico, anche se lo stile fortemente melodico del gruppo resta comunque ben definito. Dall'album vengono estratti tre singoli: Head over Heels, Yes or No e Turn to You. Mentre le prime due presentano un pop cantabile e solare, l'ultima, marcatamente più rock, sarà accompagnata da un videoclip che suscitò un po' di scalpore all'epoca, in cui le ragazze apparivano in abiti maschili come Drag Kings, in situazioni di confusione sessuale e persino con baci lesbici, con la partecipazione non casuale dell'attore "maledetto" Rob Lowe, Nonostante tutto, il terzo album viene giudicato qualitativamente migliore del precedente dalla critica, e da alcuni anche rispetto al primo, ma non riesce a raggiungerne l'ineguagliato successo. Al suo interno, spiccano gioiellini pop come la suggestiva Mercenary, You Thought e Forget that Day.
Dopo un periodo di disintossicazione, relativamente breve, e lunghe sessioni di palestra e di aerobica, Belinda Carlisle, disintossicata a dimagrita, dà inizio alla sua carriera solista che, con l'aiuto costante di Rick Nowels, dopo un inizio titubante, si trasforma presto in successo.
Invertendo la formula del pop rock delle Go-Go's, con i suoi inni rock pop, Belinda conquista prima le radio, poi i fan, in seguito MTV e infine anche la critica, ottenendo un successo di gran lunga maggiore di quello raggiunto dal gruppo (per lo più limitato agli Stati Uniti), diventando una delle icone pop a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta.
Nel 2001 la riunione definitiva di tutte e cinque le componenti delle Go-Go's, ormai ultraquarantenni, e l'uscita di un album di inediti: God Bless the Go-Go's. Il nuovo lavoro, pubblicato a ben 17 anni di distanza del terzo e fino ad allora ultimo album della band, presenta delle melodie discrete in una serie di brani, come Unforgiven (l'unico singolo estratto), Apology e, soprattutto, Automatic Rainy Day, ma soffre un po' di un eccessivo rilievo dato alle chitarre distorte, messe in primo piano, come mai avevano fatto le stesse Go-Go's negli anni ottanta, forse per allinearsi ai gusti giovanili del nuovo punk alla Green Day, il cui frontman Billie Joe Armstrong, non a caso, collabora infatti all'unico singolo estratto dall'album, Unforgiven, come omaggio a un gruppo da lui dichiarato come fondamentale per la sua formazione personale. Il sound che aveva caratterizzato il gruppo quasi 20 anni prima, in realtà, è praticamente del tutto scomparso. Anche la promozione sarà piuttosto scarsa, nonostante l'album riesce comunque a piazzarsi al Numero 57 della chart statunitense, facendo così scadere quello che avrebbe potuto costituire il grande ritorno delle Go-Go's nel nuovo millennio a una chicca o a uno sfizio per nostalgici degli anni ottanta.
Formazione

Quintetto storico
  • Charlotte Caffey - tastiere, chitarra elettrica, pianoforte e cori
  • Belinda Carlisle - voce solista
  • Gina Schock - batteria e percussioni
  • Kathy Valentine - basso e cori (chitarra ritmica, 1984)
  • Jane Wiedlin - chitarra ritmica e cori
Altri membri
  • Elissa Bello (1978-1979) batteria e percussioni
  • Margot Olaverra (1978-1980) basso
  • Paula Jean Brown (1985) basso
  • Abby Travis (2012 - 2018) basso
  • Vicki Peterson (membro temporaneo nei concerti dal vivo, 1994)
Go•Go's* – Greatest www.discogs.com

domenica 22 dicembre 2024

#Tratti e #Ritratti | #AlFemminile - Beatrice Cori | Hilary e Jackie - Una storia vera | Jacqueline Mary du Pré | Sylvia Martins

  • Beatrice Cori, all'anagrafe Beatrice Cagnoni è stata un'annunciatrice televisiva e modella italiana, attiva per la Rai dal 1977 al 1999. 
Inizia la sua carriera in Rai negli anni settanta. Prima di approdare in televisione era stata fisarmonicista dilettante, insegnante di educazione fisica ed aveva svolto la professione di modella pubblicitaria. Inizia a lavorare in Rai nel 1973 conducendo sul Programma Nazionale e sul Secondo Programma (le attuali Rai 1 e Rai 2) la rubrica Prossimamente - Programmi per sette sere. Il 4 gennaio 1977 viene assunta in Rai, oltre che come "signorina buonasera", attiva dagli studi di Roma, anche per collaborare a diverse trasmissioni, tra cui Cronache italiane, Sereno variabile e Bella Italia.
    Eletta Miss Abruzzo 1978, pur avendo avuto più volte l'occasione di lavorare come attrice e presentatrice, per sua scelta si è dedicata esclusivamente alla mansione di annunciatrice televisiva. Nel 1980 ebbe anche una breve esperienza di cantante, incidendo un 45 giri dal titolo La Piccola Lulù/Lulù Boy Scout, per la WEA Italiana, dedicato al lungometraggio animato di montaggio dell'omonimo anime giapponese; nello stesso anno prese parte all'Eurovision Song Contest (all'epoca noto come Eurofestival), svoltosi nei Paesi Bassi a L'Aia, come introduttrice di Alan Sorrenti, rappresentante dell'Italia a quell'edizione della kermesse canora europea.
      Alta, bionda, formosa e molto fotogenica, con un timbro di voce delicato ed ammiccante, dotata di particolare sex appeal, Beatrice Cori fu ritenuta da tutti, negli anni ottanta e novanta, l'annunciatrice vamp per eccellenza, ruolo che in precedenza era stato attribuito a Mariolina Cannuli. È rimasto particolarmente famoso un suo annuncio di una partita di calcio del Mondiale Italia '90, nel quale apparve con un ampio e prorompente décolleté, abbinato ad un vestito dalle vistose trasparenze, che le costò una multa e l'allontanamento dal video per qualche giorno. Anche in precedenza a tale episodio, era stata oggetto di richiamo da parte della Rai per aver adottato, nei suoi annunci, delle mises particolarmente audaci e/o eccentriche (se ne ricorda uno in cui la Cori indossava un abito con un papillon di grandi dimensioni o un altro in cui l'annunciatrice indossava un gilet sbottonato con sotto solo un reggiseno), ritenute non consone al ruolo istituzionale attribuito all'epoca alle annunciatrici della TV pubblica italiana. it.wikipedia.org
      •  Hilary e Jackie, noto anche come Hilary e Jackie - Una storia vera, è un film di Anand Tucker del 1998.

      Fin da bambine, le sorelle Hilary e Jackie Du Pré sono inseparabili e condividono giochi, divertimenti e una passione particolare per la musica. Hilary, la maggiore, sembra all'inizio riuscire meglio in questo campo. Ma, quando arriva a nove anni, Jackie comincia ad esprimere uno straordinario talento nel violoncello. Arrivano le prime esibizioni, i concorsi scolastici, Jackie vince suscitando grande entusiasmo. E mentre Hilary rimane dimenticata in secondo piano, Jackie diventa una star internazionale.

      Hilary si innamora, si sposa con il direttore d'orchestra Christopher Finzi, fa vita di famiglia. Un giorno Jackie, disperata e sull'orlo di una crisi nervosa, arriva all'improvviso nella fattoria isolata dove abita la sorella. Si sistema in casa, entra nelle abitudini della famiglia e comincia a provocare scompiglio. Il suo equilibrio sempre più labile la porta ad insidiare il marito di Hilary, fino a sedurlo, invitandolo a dare vita ad un ménage a tre. Hilary si ribella, cerca di scaricare la sorella. Ma la situazione si interrompe solo con l'incalzare della malattia di Jackie. Colpita da sclerosi multipla, la donna muore in breve tempo. 

      Nella colonna sonora è presente il Concerto per violoncello e orchestra in Mi minore, Op. 85, di Edward Elgar, eseguito da Jacqueline du Pré con la Philadelphia Orchestra diretta da Daniel Barenboim.
      Riconoscimenti
      • 1999 - Premio Oscar
      • Nomination Miglior attrice protagonista a Emily Watson
      • Nomination Miglior attrice non protagonista a Rachel Griffiths
      • 1999 - Golden Globe
      • Nomination Migliore attrice in un film drammatico a Emily Watson
      • 1999 - Premio BAFTA
      • Nomination Miglior film britannico
      • Nomination Miglior attrice protagonista a Emily Watson
      • Nomination Miglior attrice non protagonista a Rachel Griffiths
      • Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Frank Cottrell Boyce
      • Nomination Migliore colonna sonora a Barrington Pheloung
      • Nomination Miglior sonoro a Nigel Heath, Julian Slater, David Crozier, Ray Merrin, Graham Daniel
      • 1999 - British Independent Film Awards
      • Miglior regista a Anand Tucker
      • Miglior attrice a Emily Watson
      • Nomination Miglior attrice a Rachel Griffiths
      • 1999 - Satellite Awards
      • Nomination Miglior attrice protagonista a Emily Watson
      • Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Frank Cottrell Boyce
      • 1999 - Screen Actors Guild Awards
      • Nomination Miglior attrice protagonista a Emily Watson
      • Nomination Miglior attrice non protagonista a Rachel Griffiths
      • 1999 - London Critics Circle Film Awards
      • Miglior attrice a Emily Watson
      • wikipedia.org
      • Jacqueline Mary du Pré è stata una violoncellista britannica.
      Famosa in tutto il mondo, conosciuta come una delle più grandi virtuose del suo strumento, resa celebre soprattutto grazie alla sua esecuzione del concerto per violoncello di Elgar, la cui interpretazione viene spesso descritta come "leggendaria" e "definitiva". All'apice della carriera, nel 1973, all'età di 28 anni, si scoprì affetta da una forma aggressiva di sclerosi multipla. In breve tempo dovette smettere di suonare, ma continuò ad insegnare per qualche anno. 
      Nel marzo del 1961, all'età di 16 anni, du Pré fece il suo debutto formale alla Wigmore Hall a Londra accompagnata al pianoforte da Ernest Lush, suonando Händel (sol minore), la prima sonata di Johannes Brahms Op.38, Claude Debussy ecc. Il suo concerto di debutto fu nel 1962 alla Royal Festival Hall presentando il Concerto per violoncello e orchestra in Mi minore Op.85 di Elgar con la BBC Symphony Orchestra sotto la direzione di Rudolf Schwarz. Suonò al Proms nel 1963, nuovamente con il concerto di Elgar, con la direzione di Sir Malcolm Sargent; il critico Neville Carduss definì questa performance "un canto del cigno di rara e impalpabile bellezza". La sua esibizione divenne talmente popolare che venne ripetuta per tre anni di seguito. Du Pré divenne una favorita dei Proms, tanto da suonare al British festival ogni anno, fino al 1969.
      Nel 1965, du Pré incise il Concerto per violoncello di Elgar per la EMI con la London Symphony Orchestra e Sir John Barbirolli e questo le procurò riconoscimenti internazionali. Tale incisione da allora è diventata un punto di riferimento. Du Pré suonò la prima esecuzione assoluta del concerto di Elgar con la BBC Symphony Orchestra sotto la direzione di Antal Doráti come debutto negli Stati Uniti, al Carnegie Hall di New York il 14 maggio 1965.
      Tra il 1967 e il 1969 si esibì un po' in tutto il mondo, Inghilterra, America, Italia, Medio Oriente, Russia ecc. Nel 1968 a Salisburgo esegue il Concerto per violoncello in Si minore op.104 (Dvořák) con i Berliner Philharmoniker diretti da Zubin Mehta.
      La sua amicizia con i musicisti Yehudi Menuhin, Itzhak Perlman, Zubin Mehta e Pinchas Zukerman ed il matrimonio con Daniel Barenboim, portò a molte memorabili esecuzioni di musica da camera, e nel 1969 l'esibizione alla Queen Elizabeth Hall a Londra del quintetto per pianoforte di Schubert (la "Trota"), venne documentata in un film diretto da Christopher Nupen. Nupen fece altri film su du Pré; "Jacqueline" un documentario del 1967 sull'esecuzione dal vivo del Concerto di Elgar, e "The Ghost trio", con Barenboim e Zukerman in un'esecuzione del Trio op. 70 n. 1, in re maggiore, detto Geistertrio, di Ludwig van Beethoven.
      La sorella di Jacqueline, Hilary du Pré, sposò il direttore d'orchestra Christopher Finzi ("Kiffer") con cui Jacqueline avrebbe avuto una relazione tra il 1971 ed il 1972. Secondo Hilary e suo fratello Piers, nel loro libro A Genius in the Family, sul quale peraltro fu basato il film Hilary e Jackie, questa relazione tra Jacqueline e Kiffer sarebbe stata condotta col consenso di Hilary: ella pensava che questo potesse essere un modo per aiutare Jacqueline a superare un difficile momento, causato da una crisi matrimoniale e dalla scoperta di essere malata. Nel 1999, Clare Finzi, la figlia di Hilary e Kiffer, criticò pubblicamente la versione della madre e fornì una lettura differente dei fatti. Disse che suo padre Kiffer sarebbe stato un adultero abituale e che avrebbe sedotto zia Jacqueline, in quel momento emotivamente fragile, solo per gratificare il proprio ego. wikipedia.org
      Ci sono cose in questo mondo, pochissime, che vanno oltre le parole. Jacqueline du Pré era una creatura al di là delle parole.” Toby
      Born in Bagé, Martins studied at the Museum of Modern Art, Rio de Janeiro from 1973 to 1976. She then moved to New York, studying at the School of Visual Arts in 1978 and at the Art Students League of New York from 1979 to 1982. She has shown work in solo and group exhibits around the world. For many years, she dated Richard Gere, before marrying billionaire Constantine Niarchos in 1997. Her paintings are mainly abstract. Sylvia Martins 

      mercoledì 18 dicembre 2024

      Premio 'Coraggiosamentedonna' al Real Sito si celebra l'eccellenza femminile

      Si avvicina l’appuntamento con la seconda edizione del Premio CoraggiosamenteDonna, che si terrà nell’incantevole cornice del Real Sito di Carditello.
      Il 19 dicembre, alcune delle più celebri e influenti personalità femminili italiane, si uniranno per un evento che promette di ispirare, informare e motivare le nuove generazioni.
      Quest’anno, il premio si arricchisce di un’importante novità: l’apertura alle scuole. Durante la giornata si terranno panel tematici con studenti di diversi istituti superiori, creando un ponte tra le esperienze delle relatrici e le aspirazioni dei giovani.
      Questo dialogo intergenerazionale è cruciale per affrontare temi fondamentali, come l’evoluzione del mercato del lavoro e il ruolo delle donne nelle trasformazioni sociali in atto.
      Il Premio CoraggiosamenteDonna si propone di celebrare l’eccellenza femminile, sottolineando come le donne siano una risorsa fondamentale per il progresso del nostro Paese.
      Attraverso il racconto delle storie di successo di personalità conosciute e meno note, l’evento mira a fornire strumenti pratici e ispirazione, affinché ciascuno possa perseguire i propri sogni e obiettivi.
      La prof.ssa Lucia Cerullo, ideatrice e organizzatrice dell’evento, evidenzia: Questo premio è un contributo alla narrazione delle storie di quelle donne che, nel corso della loro vita e carriera, hanno attivamente partecipato alla rivoluzione delle donne. Il focus sull’importante obiettivo di superare il gender gap e promuovere l’affermazione dell’eccellenza femminile, come leva strategica per la crescita del Paese, rimane centrale. 
      Fondamentale il partenariato con la Fondazione Real Sito di Carditello, sempre in prima linea per contrastare qualsiasi tipo di diseguaglianza e incoraggiare l’imprenditoria femminile.
      Nel corso della cerimonia, a partire dalle ore 18:00, prevista anche l’inaugurazione del Trono rosso, realizzato e donato dalle maestranze della Fondazione Real Sito di Carditello. Un simbolo contro la violenza sulle donne, in un luogo significativo dove fu ritrovato il corpo senza vita di Romina Del Gaudio.
      Il Presidente Maurizio Maddaloni spiega: La Fondazione è impegnata a riaffermare l’identità del territorio e a valorizzare il notevole patrimonio storico, artistico e ambientale, nella direzione tracciata dall’illuminata dinastia borbonica. Una missione che continua e si rafforza con un programma di sensibilizzazione dedicato alle scuole e ai giovani studenti, seguendo l’esempio di Maria Carolina e celebrando il coraggio delle donne che non si arrendono, lottando ogni giorno per il diritto di sentirsi amate e rispettate. Una sfida importante per un sito culturale, che si propone di guidare i cambiamenti in atto nella società, nell’ambito di una complessa strategia di sviluppo.
      Il Premio CoraggiosamenteDonna si riconferma come un progetto dedicato interamente alle donne e al loro ruolo cruciale nella trasformazione e crescita della società contemporanea.
      L’evento rappresenta un’opportunità per riflettere, confrontarsi e celebrare i successi delle donne, con l’obiettivo di ispirare una nuova generazione a intraprendere il proprio percorso con coraggio e determinazione.
      Verranno premiati tanti nomi illustri, con le candidate al premio:
      • Rosa Oliva De Conciliis, prima donna ad accedere ai concorsi pubblici, giurista, attivista per i diritti delle donne, fondatrice della Rete per la parità;
      • Miriam Ruocco CEO & Founder Mirù;
      • Daniela Silvestis, Direttore provinciale INPS Caserta;
      • Veronica Malangone, imprenditrice salernitana della 

        DMTies, azienda familiare di artigianato a mano;

      • Rosanna Romano, Segretaria Gen. Reg. Campania;
      • Veronica Ursida, conduttrice televisiva, influencer e attivista per i diritti delle donne;
      • premio alla memoria a Pina Farina, punto di riferimento imprescindibile per tutte le istituzioni statali e comunali casertane nella lotta contro la violenza di genere, fondatrice di ‘Noi Voci di Donne’;
      • Alessandra Rubinacci proprietaria e art director Rubinacci Couture;
      • Giulia Rossi, Direttrice del Carcere di Secondigliano ‘Pasquale Mandato’.
      Una full immersion nell’eccellenza femminile, che si preannuncia ricca di emozioni, ispirazione e opportunità di crescita. CoraggiosamenteDonna - Fondazione Real Sito di Carditello

      giovedì 12 dicembre 2024

      Debbie Harry - cantautrice, attrice e attivista statunitense.

      Debbie Harry, pseudonimo di Deborah Ann Harry è una cantautrice, attrice e attivista statunitense.

      Debbie Harry è nota per essere la cantante del gruppo Blondie, con i quali ha pubblicato singoli di successo come Heart Of Glass, One Way Or Another, Call Me e Maria.

      Nata col nome di Angela Trimble a Miami, in Florida abbandonata dalla madre biologica, fu adottata a tre mesi dai coniugi Richard Harry e Catherine Peters, proprietari di un negozio di souvenir, con i quali si trasferì ad Hawthorne, nel New Jersey. Nel 1963 si diploma alla locale Hawthorne High School, dove all'ultimo anno viene eletta reginetta di bellezza, e nel 1965 si laurea presso il Centenary College di Hackettstown.

      A circa vent'anni inizia a frequentare la scena artistica underground di New York, mantenendosi lavorando come estetista, modella e cameriera del Club di Playboy, del Max Kansas City e della Bourbon Tavern, e riesce ad entrare prima nel gruppo Wind in the Willows, con il quale incide un album omonimo nel 1968 come corista e percussionista. Passa poi al gruppo delle Stilettoes, le cui esibizioni tra cabaret e musica rock attirano l'attenzione degli addetti ai lavori, con pezzi come Dracula What Did You Do to My Mother, indossando abiti succinti e croci verdi, anticipando l'avvento del punk.

      In questo periodo conosce Christopher "Chris" Stein, che entra a far parte degli Stilettoes e che sarà suo compagno di vita per circa quindici anni, oltre ad essere suo amico e collaboratore artistico in quasi tutti i suoi progetti. In breve tempo lei e Stein abbandonarono il gruppo e fondarono nel 1974 il primo nucleo dei Blondie.

      In due interviste del 1989 e del 2010, Deborah Harry dichiarò di essere stata avvicinata nei primi anni settanta dal serial killer Ted Bundy mentre si trovava a New York, e di essersi salvata per caso. Nonostante la Harry abbia detto di aver riconosciuto Bundy dai notiziari televisivi, il sito web Snopes.com scrisse che molto probabilmente l'uomo non era Bundy: non ci sono prove che fosse a New York all'epoca. Snopes.com fece inoltre notare come Ann Rule, autrice di un libro su Ted Bundy, affermasse che falsi racconti di approcci da parte di Bundy non sono rari.

      Sono gli anni in cui appare spesso in servizi fotografici su Punk Magazine, in fotoromanzi in cui al suo fianco compaiono anche Joey Ramone e Lester Bangs. I Blondie si esibiscono spesso al CBGB, storico locale newyorkese nel quale hanno suonato tutti i gruppi più importanti del punk e della new wave statunitensi, dai Talking Heads ai Ramones. Quasi contemporaneamente inizia la carriera cinematografica, prima partecipando con il gruppo al documentario del 1976 The Blank Generation di Ivan Kral e Amos Poe, e poi sempre con il regista underground Amos Poe nei film Unmade Beds e The Foreigner, entrambi del 1977, e poi nel 1979 fu protagonista nel suo primo film ufficiale, Union City, di Marcus Reichert. Con il gruppo dei Blondie partecipò al film di Alan Rudolph, Roadie - La via del rock, 1980, nel quale si esibì dal vivo in una energica versione di Ring of Fire di Johnny Cash.

      Come attrice, rifiutò il cliché della bambola bionda e interpretò una serie di personaggi a volte sgradevoli o decisamente ambigui: dall'aliena alla madre incestuosa, dalla strega alla casalinga razzista, a dimostrazione che il suo interesse per il cinema era artistico e non commerciale; in più di un'intervista dichiarò che la sua attrice preferita era Anna Magnani.

      Icona della musica punk e della moda ispirata a quella corrente musicale e culturale, Debbie Harry negli anni ha legato il suo nome ad artisti di valore, come lo stilista Stephen Sprouse, di cui ha indossato in esclusiva le creazioni e come Andy Warhol che dopo il ritratto che le fece nel 1980, lavorò con lei nei ritratti computerizzati nel 1986, o Hans Ruedi Giger che realizzò per lei la copertina dell'album Koo Koo o come William Gibson che le dedicò il libro Luce virtuale nel 1993, in cui è citata per il suo ruolo in Videodrome, e che nello stesso anno scrisse per lei la canzone Dog Star Girl.

      Della sua vita privata si sa poco: amante dei gatti e dei cani, dopo la fine della sua relazione con Christopher "Chris" Stein, avvenuta nel 1989. Non ha avuto figli.

      Negli anni settanta fece scalpore la sua dichiarazione che "soltanto le donne e i gay avevano qualcosa di nuovo da dire nel rock"; il mondo del rock era un ambiente piuttosto sessista e all'epoca una donna che capeggiava una band era poco credibile. Dopo la sua battaglia contro la discriminazione sessuale, si trovò ad affrontare quella contro la discriminazione di età: già nel 2000 (55 anni di età) entrò nel Guinness dei primati come la donna più matura al numero uno in classifica.

      Pioniera in molte battaglie civili per i diritti dei gay, per i quali ha partecipato a festival come il "True Colors" o "Wigstock", ha anche rifiutato di esibirsi con i Blondie a Soči in Russia, nel 2014, per le discriminazioni verso gli omosessuali. Dal 2017 si impegna attivamente a difendere l'ambiente, sebbene in passato avesse già aderito a iniziative di questo genere: ad esempio, il 1º febbraio 1992 aveva partecipato ai festeggiamenti del ventunesimo anniversario di Greenpeace a San Diego e nel maggio 2010 aveva aderito al concerto "Rainforest Fund Benefit" al fianco di Sting e Lady Gaga. Nel tour di lancio dell'ultimo CD dei Blondie Pollinator, dedicato al tema della sopravvivenza delle api, fondamentali per il ruolo d'impollinatrici, indossa un mantello con la scritta "Stop fucking the planet" e sfila per una marca di abiti realizzati con materiale riciclato. Nell'ottobre 2019 è stata pubblicata la sua autobiografia dal titolo Face it.

      Quando sei sotto il duro sguardo dell'essere costantemente analizzata, vieni modellata, che tu lo voglia o no. È un germe o un seme che viene piantato nella tua mente. Può prendere svolte sorprendenti e può influenzare la tua crescita. Nel bene o nel male, chi lo sa?

      When you're under the harsh glare of constantly being analysed, that shapes you whether you want it to or not. It's a germ or a seed that's planted in your mind. It can take surprising turns and it can affect your growth. For good or for worse, who knows? it.wikipedia.org

      Blondie è l'omonimo album di debutto del gruppo punk, new wave Blondie pubblicato nel 1976 per la Private Stock Records. Il primo singolo X Offender era originariamente intitolato Sex-Offender ma, dato che le radio non lo avrebbero trasmesso con questo titolo, venne rinominato. Dopo deludenti vendite i Blondie furono scaricati dalla casa discografica. Il gruppo fu quindi ingaggiato dalla Chrysalis Records che decise di ristampare il disco nel 1977. Il singolo che fece da promozione fu Rip Her To Shreds.

      domenica 10 novembre 2024

      Vaitiare Eugenia Hirshon è un'attrice statunitense

      Vaitiare Eugenia Hirshon , precedentemente nota come Vaitiare Bandera e Vaitiare Hirshon-Asars , è un'attrice statunitense nota soprattutto per le sue apparizioni in Stargate SG-1 .
      Vaitiare è stata portavoce della Miller Beer dal 1993 al 1995. Ha anche realizzato pubblicità per McDonald's, Cox Communications, JCPenney , Toyota , Coors Dry, Caroche Jeans in Spagna e Honda a Tahiti. Ha recitato nella telenovella in lingua spagnola Agujetas de color de rosa , trasmessa in 45 paesi . Il ruolo più noto di Vaitiare è stato in Stargate SG-1 , dove è stata guest star in diversi episodi come la moglie di Daniel Jackson , Sha're .
      Vaitiare Hirshon è nata a Tahiti , nella Polinesia francese, ed è cresciuta nella California meridionale . È di discendenza tahitiana , delle isole Cook , inglese, francese e tedesco-ebraica.  Sua madre è imparentata con la casa reale di Makea Karika Ariki nelle isole Cook. È anche imparentata con Thomas Robert Alexander Harries Davis , che è stato il quarto primo ministro delle isole Cook.. Ha affermato che la casa di suo nonno a Tahiti era dove l'autore vincitore del premio Pulitzer, James A. Michener , scrisse Ritorno al paradiso .  
      Nel 1982 e nel 1990, è stata una giovane modella e fidanzata di Julio Iglesias , dopo di che ha sposato il regista Peter Bandera, dal 1994 fino al loro divorzio del 1997. In seguito, ha avuto una relazione con Michael Shanks , dopo averlo incontrato mentre lavoravano insieme a Stargate SG-1 , nel 1998 e hanno avuto una figlia insieme: Tatiana.  La relazione è finita nel 2000. Nel 2004, ha sposato Edgar Asars e ha avuto un figlio divorziando nel 2016.
      Attualmente vive a Los Angeles, California, con la figlia e il figlio.  
      È produttrice esecutiva del pluripremiato cortometraggio Far Away Places , scritto e diretto da sua figlia all'età di 18 anni, che sensibilizza sul tema degli abusi sessuali sui minori.

      mercoledì 23 ottobre 2024

      Premio Bianca d’Aponte Città di Aversa 2024


      Il PREMIO BIANCA D’APONTE TOCCA IL TRAGUARDO DELLA 20A EDIZIONE 
      IL 25 E 26 OTTOBRE AD AVERSA: GINEVRA DI MARCO, GNUT, RENZO RUBINO, MARIA PIA DE VITO, BRUNELLA SELO, TERESA DE SIO, MARGHERITA VICARIO, SIMONA MOLINARI, CRISTINA DONÀ, IL CONTEST PER CANTAUTRICI E MOLTO ALTRO
      Il Premio Bianca d’Aponte per cantautrici compie 20 anni e lo fa con un ricchissimo parterre di ospiti, diversi dei quali già protagonisti delle edizioni precedenti. Personaggi di rilievo del mondo musicale italiano che hanno voluto essere presenti per omaggiare una manifestazione che da tempo è sinonimo di qualità e passione.
      L’evento si aprirà con una anteprima giovedì 24 ottobre alle ore 10 all’Auditorium Bianca d’Aponte (in Via Nobel ad Aversa), con una masterclass a ingresso gratuito sulla scrittura di canzoni, tenuta da Giuseppe Anastasi e Giuseppe Barbera.
      Venerdì 25 alle 20 al teatro Cimarosa prenderà il via la prima serata della manifestazione, con l’esibizione delle artiste in gara e, come ospiti, Chiarè, Cristina Donà con Saverio Lanza, Malvax, Gnut, Renzo Rubino e gli allievi del Liceo Cirillo.
      Sabato 26 ottobre in mattinata sono previsti diversi appuntamenti collaterali all’Auditorium Bianca d’Aponte.
      - Alle 10 si aprirà con un incontro fra le finaliste e i giurati condotto da John Vignola (Rai Radio 1).
      - Alle 11 sarà la volta della presentazione del radiodocumentario “La chitarra e una tazza da té - Storia di Bianca d’Aponte e del Premio a lei dedicato” di Elisabetta Malantrucco e Mauro De Cillis, una produzione di Rai Radio Techeté. Parteciperanno gli autori ed alcuni dei personaggi intervistati. Conduce Duccio Pasqua (Rai Radio 1).
      - Alle 12 la mattinata si concluderà con un seminario sui diritti connessi al diritto d’autore tenuto da Andrea Miccichè (presidente del NuovoImaie).
      - Alle 20 serata finale del Premio al Teatro Cimarosa con l’esibizione delle finaliste, della madrina Margherita Vicario e del premio alla carriera Teresa De Sio. Ospiti saranno Chiarè, Brunella Selo, Maria Pia de Vito, Simona Molinari, Ginevra di Marco con Francesco Magnelli e Andreino Salvadori.
      RADIO RAI
      Prestigiosi media partner dell’evento sono Rai Radio1 e Rai Radio Techetè.
      • Giovedì, alle ore 10 e 18, su Rai Radio Techetè andrà in onda la prima puntata del radiodocumentario “La chitarra e una tazza da té - Storia di Bianca d’Aponte e del Premio a lei dedicato”, disponibile anche su RaiPlay Sound. Seguiranno ogni giovedì altre quattro puntate.
      • La notte fra venerdì 25 e sabato 26 dalle 1 alle 4 su Rai Radio1 andrà in onda una puntata, a cura di Duccio Pasqua, di Rai Stereonotte dedicata in buona parte a Bianca d’Aponte e al Premio.
      La notte fra sabato 26 e domenica 27 Rai Sterenotte sarà invece in diretta dal Premio per una puntata speciale, curata da Max De Tomassi, con interviste a molti dei protagonisti del Premio e l’ascolto di loro brani.
      Il Premio Bianca d’Aponte è organizzato dall’Associazione Bianca d’Aponte, con la collaborazione di ReteDoc, ed è sostenuto da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e NuovoImaie.
      Partner: Emergency, M.A.U., SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoImaie, ReteDoc, Premio Andrea Parodi, Suoni dall’Italia, “Pem! Festival - Parole e musica in Monferrato”, Istituto italiano di cultura di Madrid, Officina delle Arti Pasolini, Music for Change, Maieutica Dischi, Siedas, Virus Studio, Soundinside, Premio Nilla Pizzi, Associazione Virginia Vita.
      Partner privilegiato: Città di Aversa.
      Media partner: Rai Radio1, Rai Radio Techetè, L’isola che non c’era, Blogfoolk. Patrocinio: Rai Campania
      Riprese video: Time4Stream. 
      Per maggiori informazioni e per l’ingresso a teatro (solo con prenotazione): 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it 
      Sito web: www.premiobiancadaponte.it

      L’Associazione Musicale Onlus Bianca d’Aponte bandisce la XX edizione del Concorso nazionale per sole cantautrici “Premio Bianca d’Aponte Città di Aversa” che si terrà il 24, 25 e 26 ottobre 2024.
      Sono aperte le prenotazioni per assistere alle serate della 20a edizione del Premio Bianca d'Aponte che si terrà il 25 e 26 ottobre al teatro Cimarosa di Aversa
      TERESA DE SIO PREMIO ALLA CARRIERA AL PREMIO BIANCA D’APONTE PER CANTAUTRICI
      IL 25 E 26 OTTOBRE LA FINALE DEL CONTEST, CON MADRINA MARGHERITA VICARIO E OSPITI COME SIMONA MOLINARI E CRISTINA DONÀ CON SAVERIO LANZA
      MEDIA PARTNER RAI RADIO1 E RAI RADIO TECHETÈ, PATROCINIO DI RAI CAMPANIA

      Prende forma la due giorni del 20o Premio Bianca d’Aponte per cantautrici, in programma al teatro Cimarosa di Aversa il 25 e 26 ottobre e che avrà come principali media partner Radio1 Rai e Rai Radio Techetè e il patrocinio di Rai Campania.
      La manifestazione vedrà come sempre alternarsi sul palco le finaliste del concorso e ospiti di primo piano della musica italiana. Fra questi, Teresa De Sio, che riceverà il premio alla carriera della Città di Aversa, assegnato in passato a Nuova Compagnia di Canto Popolare, Peppino di Capri, Paola Pitagora e Mauro Pagani.
      Come già annunciato, Margherita Vicario sarà invece la madrina di questa edizione e come tale presiederà la giuria ed eseguirà un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui è dedicata la manifestazione.
      Ma saliranno sul palco anche due madrine degli scorsi anni: Simona Molinari e Cristina Donà con Saverio Lanza. Ed inoltre Chiarè (al secolo Chiara Ianniciello), che come vincitrice della scorsa edizione aprirà entrambe le serate, i Malvax, in qualità di vincitori del contest Music for Change, e un gruppo di alunni del liceo classico e musicale Cirillo di Aversa che omaggeranno Bianca d'Aponte con una sua canzone.
      Altri ospiti, invitati dal direttore artistico Ferruccio Spinetti, saranno annunciati prossimamente.
      Il fulcro della manifestazione rimane però il contest per cantautrici, che vedrà confrontarsi dieci finaliste selezionate da un folto e composito Comitato di garanzia. 
      • Sono Beo (Roma), 
      • Irene Di Brino (Livorno), 
      • Fremir (Napoli), 
      • Gama (Matera), 
      • Giulia Leone (Cagliari), 
      • Valentina Lupi (Roma), 
      • Kalika (Napoli), 
      • Magma (Caltanissetta), 
      • Anna Sara (Massa Carrara), 
      • Sara Torraco (Matera).
      Molti dei componenti del Comitato faranno parte anche delle due giurie, quella generale e quella della critica, che assegneranno i premi nelle serate finali ad Aversa.
      Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle targhe al miglior testo (dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti numerosi altri premi e bonus assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

      Una band residente, coordinata e diretta da Alessandro Crescenzo, accompagnerà alcune concorrenti e alcuni ospiti, mentre a presentare le serate saranno Carlotta Scarlatto e Ottavio Nieddu.

      Il Premio Bianca d’Aponte è organizzato dall’Associazione Bianca d’Aponte, con la collaborazione di ReteDoc, ed è sostenuto da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e NuovoImaie.

      Partner: Emergency, M.A.U., SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoImaie, ReteDoc, Premio Andrea Parodi, Suoni dall’Italia, “Pem! Festival - Parole e musica in Monferrato”, Istituto italiano di cultura di Madrid, Officina delle Arti Pasolini, Music for Change, Maieutica Dischi, Siedas, Premio Virginia Musto, Virus Studio, Soundinside, Premio Nilla Pizzi, Associazione Virginia Vita.
      Partner privilegiato: Città di Aversa.
      Media partner: Rai Radio1, Rai Radio Techetè, L’isola che non c’era, Blogfoolk. Patrocinio: Rai Campania
      Riprese video: Time4Stream.

      Per maggiori informazioni e per l’ingresso a teatro (solo con prenotazione. E' previsto un contributo): 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it

      Non è prevista alcuna quota di iscrizione.
      Le domande di iscrizione dovranno essere spedite entro 18 aprile 2024.
      Le modalità di partecipazione sono dettagliatamente descritte nel bando.

      Scade il 18 aprile il bando di concorso per il Premio Bianca d’Aponte per cantautrici, una manifestazione giunta alla 20a edizione ed ormai affermata nel panorama italiano della musica di qualità.
      Il bando e la scheda di iscrizione sono disponibili su www.premiobiancadaponte.it . L’iscrizione è come sempre gratuita e senza preclusioni di genere musicale.
      È intanto in corso il “Premio Bianca d’Aponte in tour” che come ogni anno porta alcune ex finaliste del concorso ad esibirsi in varie città italiane ed europee insieme ad artiste che sono state ospiti o madrine del concorso. Quest’anno il tour ha già toccato Madrid, Logroño e Roma.
      Farà ora tappa il 19 aprile alle 21 al Teatro Comunale Alice Zeppilli di Pieve di Cento (BO) con Ginevra di Marco come ex madrina e con Gabriella Martinelli e Moà, vincitrice dell’edizione 2022. I biglietti sono disponibili su: http://www.vivaticket.com/.../rassegna-di-musica.../231216
      Il 20 aprile alle 21 a Verona alla Fonderia Teatro Aperto toccherà poi a Veronica Marchi, vincitrice della prima edizione del d’Aponte, a Moà e come ex madrina, così come a Madrid, a Cristina Donà, che sarà accompagnata in alcuni brani dal direttore artistico del Premio Bianca d’Aponte Ferruccio Spinetti. Biglietti su: https://link.dice.fm/fdbcfd05cf2f
      Queste due ultime date sono organizzate da Freecom Hub, DocLive e Retedoc.
      Intanto alla scadenza del bando, il 18 aprile, inizieranno le selezioni delle finaliste dell’edizione 2024, la cui ultima fase sarà affidata ad un ampio e prestigioso Comitato di garanzia, composto da cantanti, autori, operatori del settore e giornalisti musicali. Le finali saranno al teatro Cimarosa di Aversa il 24, 25 e 26 ottobre.
      Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle targhe al miglior testo (dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti numerosi altri premi e bonus assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.
      Il Premio è anche una occasione per le finaliste per confrontarsi nelle giornate della manifestazione con importanti esponenti della musica italiana, come addetti ai lavori, giornalisti e artisti.
      Ogni anno una nota cantautrice assume il ruolo di madrina, con il compito di interpretare un brano di Bianca d'Aponte (la cantautrice a cui la manifestazione è dedicata) e presiedere la giuria. Sino ad oggi si sono succedute: Arisa, Rachele Bastreghi (Baustelle), Rossana Casale, Chiara Civello, Ginevra di Marco, Grazia Di Michele, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Tosca, Paola Turci, Fausta Vetere, Nina Zilli. Oltre a loro, molti sono stati gli ospiti di prestigio della rassegna, nomi come Niccolò Fabi, Mauro Pagani, Diodato, Cristiano Godano, Mannarino, Peppino di Capri, Enzo Avitabile, Avion Travel, Musica Nuda, Giovanni Truppi, Fausto Cigliano, Orchestra di Piazza Vittorio, Enzo Gragnaniello, Tricarico, Mauro Ermanno Giovanardi, Raiz, Têtes de Bois, Pacifico e molti altri.
      Per ulteriori informazioni: 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it - info@premiobiancadaponte.it
      Le vincitrici delle 18 edizioni
      • 1. Ex aequo Veronica Marchi (Verona) e Germana Grano (Napoli) - 2005
      • 2. Chiara Morucci (Roma) - 2006
      • 3. Mama’s Gan (Eleonora Beddini e Laura Montanari) (Foligno) - 2007
      • 4. Erica Boschiero (Pieve di Cadore – BL) - 2008
      • 5. Momo (Lanciano) - 2009
      • 6. Laura Campisi (Palermo) - 2010
      • 7. Claudia Angelucci (Roma) - 2011 
      • 8. Charlotte Ferradini (Milano) - 2012
      • 9. Federica Abbate (Milano) - 2013
      • 10. Elisa Rossi (Roma) - 2014
      • 11. Irene Ghiotto (Vicenza) - 2015
      • 12. Sighanda (Aragona) - 2016
      • 13. Federica Morrone (Castel San Giorgio - SA) - 2017
      • 14. Francesca Incudine (Enna) - 2018
      • 15  Cristiana Verardo (Lecce) - 2019
      • 16. Monica Sannino (BamBI) (Napoli) - 2020
      • 17. Isotta (Siena) - 2021
      • 18- Moà  (Orvieto) - 2022
      • 19. Chiara Ianniaciello (Salerno) - 2023
      Vincitrici Premio della Critica (dal  2017 Premio Fausto Mesolella)
      • 1. Marilena Anzini (Vicenza) - 2005
      • 2. Ivana Cecoli (Bologna) - 2006
      • 3. Giorgia Del Mese (Salerno) - 2007
      • 4. Silvia Caracristi (Trento) - 2008
      • 5. Giorgia Del Mese (Salerno) - 2009
      • 6. Paola Rossato (Gorizia) - 2010
      • 7. Rebi Rivale (Belluno) - 2011
      • 8. Ex aequo Cassandra Raffaele (Catania) e Paola Rossato (Gorizia) - 2012
      • 9. Rebi Rivale (Belluno) - 2013
      • 10. Elsa Martin (Udine) - 2014
      • 11. Helena Ellwig (Milano) - 2015
      • 12. Agnese Valle (Roma) - 2016
      • 13. Fede 'n’ Marlen (Napoli) - 2017
      • 14. Ex aequo Francesca Incudine e Irene Scarpato (Napoli) - 2018
      • 15  Lamine (Viviana Strambelli) - 2019 
      • 16. Simona Boo (Termoli) - 2020
      • 17. Miriana Faieta  (Penne - PE) - 2021 
      • 18. Jole (Savona) - 2022
      • 19. Irene Buselli (Genova) - 2023