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domenica 14 settembre 2025

Gianna Nannini alla Reggia di Caserta per lo speciale rock show del 17 settembre 2025

A poche settimane dalla conclusione del SEI NELL’ANIMA – FESTIVAL EUROPEAN LEG 2025 - i live estivi che hanno visto l’artista calcare i palchi di alcuni dei festival più importanti d’Europa- Gianna Nannini è pronta a scatenare la sua energia alla Reggia di Caserta per lo speciale rock show del 17 settembre.

Organizzato e prodotto da Friends & Partners, il live vedrà Gianna calcare il palcoscenico dell’iconica venue accompagnata dal band leader Davide Tagliapietra alle chitarre e alla direzione musicale, Francis Hylton al basso, Christian Rigano alle tastiere e Isabella Casucci e Sofia Gaudenzio ai cori. A completare il gruppo il celebre batterista Thomas Lang, al fianco di Gianna da oltre vent’anni, e il chitarrista blues Patrick Murdoch. L’arrivo di Murdoch ha fortemente ispirato la fitta scaletta dello show e l’emozionante momento del triangolo del blues, un’occasione di intimità musicale che attraversa i diversi repertori toccati da Gianna durante la sua carriera, dai brani scritti durante gli anni in America fino alle tracce tratte dall’ultimo album SEI NEL L’ANIMA, insieme ad alcune anticipazioni inedite.

Il 21 settembre all’Arena di Verona l’ultimo speciale rock show di Gianna Nannini (sold out). 

Gli ultimi biglietti per il live alla Reggia di Caserta sono disponibili su Ticketone.

giovedì 11 settembre 2025

Aversa | 24 e 25 ottobre: 2025 | “Premio Bianca d’Aponte”, le finaliste

Sarà Levante la madrina del 21° “Premio Bianca d'Aponte”, il contest riservato a cantautrici diventato ormai un punto fermo nel panorama musicale italiano. A lei spetterà il compito di presiedere la giuria di questa nuova edizione, prevista al teatro Cimarosa di Aversa il 24 e 25 ottobre 2025, e di cantare un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui è dedicato il Premio.

Artista poliedrica capace di spaziare con la stessa creatività tra musica, scrittura e arti visive, Levante come cantautrice ha all’attivo cinque album di grande successo, da “Manuale distruzione” (2014) a “Opera Futura” (2023). Per Rizzoli ha pubblicato i romanzi Se non ti vedo non esisti (2017), Questa è l’ultima volta che ti dimentico (2018) e E questo cuore non mente (2021) e il libro di poesie “Opera quotidiana” (2024).

Prima di lei si sono succedute nel ruolo di madrina Margherita Vicario, Nina Zilli, Cristina Donà, Simona Molinari, Nada, Irene Grandi, Tosca, Paola Turci, Fausta Vetere, Arisa, Rachele Bastreghi (Baustelle), Petra Magoni, Ginevra di Marco, Rossana Casale, Chiara Civello, Grazia Di Michele, Elena Ledda, Andrea Mirò, Mariella Nava, Brunella Selo

Premio Bianca d'Aponte

Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle targhe al miglior testo (dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti numerosi altri premi e bonus assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

Per le vincitrici e finaliste ci sono inoltre diverse possibilità di suonare dal vivo in appuntamenti che periodicamente vengono organizzati in Italia e Europa. Ad esempio nel 2026 è già prevista una data a Praga, all’Istituto italiano di cultura.

Il Premio Bianca d’Aponte è organizzato dall’Associazione Bianca d’Aponte, con la collaborazione di ReteDoc, ed è sostenuto da NuovoImaie, che, per la passata edizione, ha confermato il contributo di € 10.000,00 alla vincitrice Valentina Lupi per la realizzazione di un tour di cinque date.

Ad Aversa il 24 e 25 ottobre: Giglio, Indelicato, Lumen, Malto, Momi, Nove, Claudia Salvini, Micaela Tempesta, Testimone, Marta Maria Valerio, selezionate da decine di nomi di rilievo del mondo musicale.  - Premio Bianca d'Aponte

Sono dieci le finaliste della 21a edizione del “Premio Bianca d’Aponte”, il concorso italiano per cantautrici, selezionate da un ricco e composito Comitato di garanzia. Si tratta di 

  • Giglio (Martina Giglio) da Torino, 
  • Indelicato (Giorgia Maria Indelicato) da Trapani, 
  • Lumen (Silvia Demita) da Taranto, 
  • Malto (Chiara Ceccatelli) da Siena, 
  • Momi (Monica Commisso) da Udine, 
  • Nove (Roberta Guerra) da Genova, 
  • Claudia Salvini da Arezzo, 
  • Micaela Tempesta da Napoli, 
  • Testimone (Alessandra Raschetti) dalla Svizzera, Canton Ticino, 
  • Marta Maria Valerio da Napoli.

Le finali si terranno al teatro Cimarosa di Aversa il 24 e 25 ottobre e saranno precedute il 23 da una masterclass sulla scrittura delle canzoni tenuta da Giuseppe Anastasi con Giuseppe Barbera. La direzione artistica è di Ferruccio Spinetti.

Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle targhe al miglior testo (dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti numerosi altri premi e bonus assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

Per le vincitrici e finaliste ci sono inoltre diverse possibilità di suonare dal vivo in appuntamenti che periodicamente vengono organizzati in Italia e Europa. Ad esempio fra poco, il 31 luglio, il festival “Effetto Venezia” di Livorno diretto da Grazia Di Michele ospiterà due ex finaliste, Jole e Irene Di Brino, per un doppio concerto dedicato al Premio d’Aponte.

Di Brino è stata vincitrice del premio della critica lo scorso anno, a pari merito con Valentina Lupi, a cui è andato anche il premio assoluto.

Le finaliste 2025 sono state come sempre selezionate dal Comitato di Garanzia del Premio, formato da decine di addetti ai lavori. Si tratta di produttori, discografici, manager, cantanti. autori, musicisti, giornalisti e critici tra i più importanti nel mondo musicale italiano. Sono: Giuseppe Anastasi (cantautore), Roberta Balzotti (Tgr RAI), Giuseppe Barbera (musicista e compositore), Fabrizio Basso (SkyTg24), Giulia Bubba (Bubba Music), Tony Bungaro (cantautore), Rossana Casale (cantautrice), Valentina Casalena Parodi (Premio Andrea Parodi), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Giovanni Chianelli (Il Mattino), Demetrio Chiappa (Rete Doc), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Gianni Cicchi (operatore culturale), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Paolo Corsi (operatore culturale), Valerio Corzani (Rai Radio3), Giorgiana Cristalli (Ansa), Francesco Cusumano (cantautore), Peppe D’Argenzio (musicista e compositore), Enrico de Angelis (giornalista e storico della canzone), Mauro De Cillis (critico musicale), Max De Tomassi (Rai Radio 1), Sergio delle Cese (NoMusic / Antenna Music Factory), Giuliano Delli Paoli (OndaRock), Alessandro Di Liegro (Tgr Campania), Ginevra Di Marco (cantautrice), Grazia Di Michele (cantautrice), Cristina Donà (cantautrice), Salvatore Esposito (Blogfoolk), Piero Fabrizi (musicista e produttore), Massimo Germini (musicista e compositore), Gianluca Giusti (Panico Concerti), Laura Gramuglia (Radio Capital), Alessandro Guasconi (musicista e produttore), Kaballà (cantautore), Saverio Lanza (musicista e produttore), Elena Ledda (cantautrice), Francesco Magnelli (musicista e compositore), Elisabetta Malantrucco (RadioRai), Carlo Marrale (cantautore), Marco Mennillo (Rockit), Andrea Mirò (cantautrice), Michele Monina (critico musicale), Mariella Nava (cantautrice), Luca Nottola (AreaLive), Francesco Paracchini (lisolachenoncera.it), Duccio Pasqua (Rai Radio 1), Fausto Pellegrini (Rainews24), Laura Pescatori (Radio Onda d’Urto), Timisoara Pinto (Gr Rai), Alessia Pistolini (critico musicale), Antonio Ranalli (Musicalnews), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Paolo Romani (consulente promozione tv e radio), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore), Brunella Selo (cantautrice), Dino Stewart (Bmg), Marcella Sullo (Gr Rai), Paolo Talanca (critico musicale), Tiziana Tosca Donati (cantautrice), Roberto Trinci (Sony Publishing), Giovanni Truppi (cantautore), Fausta Vetere (cantante), John Vignola (RaiRadio1), Maria Cristina Zoppa (Radio Rai).

Molti dei componenti del Comitato faranno parte anche delle due giurie, quella generale e quella della critica, che assegneranno i premi nelle serate finali ad Aversa.

Il Premio Bianca d’Aponte è organizzato dall’Associazione Bianca d’Aponte, con la collaborazione di ReteDoc, ed è sostenuto da NuovoImaie, che, per la passata edizione, ha confermato il contributo di € 10.000,00 alla vincitrice Valentina Lupi per la realizzazione di un tour di cinque date.

domenica 31 agosto 2025

Clitennestra o Clitemestra anche Clitemnestra, è un personaggio della mitologia greca

Clitennestra o Clitemestra anche Clitemnestra, è un personaggio della mitologia greca. Fu regina di Micene e assassina di Agamennone, suo marito. Le vicende della sua vita sono narrate per la prima volta dai tragediografi greci Eschilo, Euripide e Sofocle.

Il nome "Clitennestra" è attestato per la prima volta come Κλῦταιμνήστρα, Klŷtaimnḗstra, traslitterato successivamente in latino Clytaemnestra o Clytaemestra. L'origine del nome "Clitennestra" è incerta, dato che non rappresenta un nome di origine greca, ma probabilmente orientale.

Clytemnestra1

Secondo un'ipotesi, potrebbe derivare dall'unione delle parole κλυτός, klytós («glorioso», «celebre») e μήστωρ, mḗstōr («consigliere», «ispiratore») e quindi significare "illustre consigliera" o anche "famosa cospiratrice".

Secondo una seconda ipotesi, può essere tradotto come "famosa per i suoi corteggiatori" o "dai molti amanti", traduzione sicuramente più vicina alle vicende del mito del personaggio. Tuttavia, questa interpretazione è stata successivamente classificata come del tutto errata, per via di una paretimologia svolta del nome come derivato dal verbo μνάoμαι, mnáomai («corteggiare»).

Una terza ipotesi è offerta dallo stesso Eschilo che, in alcuni giochi di parole ambigui sul nome di Clitennestra, sembra mostrare un legame etimologico tra il nome e il verbo μήδoμαι, mḗdomai («progettare», «escogitare»).

Genealogia - Era figlia di Tindaro e di Leda, e sorella, fra gli altri, di Elena e dei gemelli Polluce e Castore. Sposò in prime nozze Tantalo,da cui ebbe un figlio, ed in seguito Agamennone, con cui ebbe quattro figli: Ifigenia, la primogenita, Oreste, Elettra e Crisotemi. Secondo alcune fonti, da Agamennone ebbe anche altre due figlie, Ifianassa e Laodice, considerate in altre versioni del mito dei semplici nomi alternativi di Ifigenia ed Elettra.

Da Egisto ebbe il figlio Alete e le figlie Erigone ed Elena.

Mitologia Come per le sue sorelle, anche per Clitennestra (per un errore del padre e per volontà di Afrodite) era stato preparato un destino infelice che prevedeva di divenire adultere, di doversi sposare più volte e di dover soffrire per le gesta dei mariti.

Clitennestra sposò in prime nozze Tantalo (figlio di Tieste o di Brotea) cui diede un figlio. Tantalo fu ucciso da Agamennone, che uccise anche il figlio in fasce avuto da Clitennestra, per poi obbligare la stessa Clitennestra a sposarlo. Ebbero un figlio e almeno tre figlie.

Al momento della partenza delle navi achee per la guerra di Troia, viene imposto ad Agamennone il sacrificio della figlia Ifigenia come condizione per placare l'ira di Artemide, che non permetteva alla flotta spartana di salpare.

Così Agamennone manda da Clitennestra Odisseo e Taltibio per dirle di mandare la figlia in Aulide dove sarebbe stata data in sposa ad Achille. Quando la figlia si avvicina all'altare (dove invece doveva essere compiuto il sacrificio), viene salvata da Artemide che ha pietà di lei e che lascia uccidere una cerva al suo posto e fa credere a tutti i reali di aver sacrificato Ifigenia.

Artemide rapisce poi Ifigenia avvolgendola nel suo velo e Clitennestra non verrà mai a sapere che la figlia è stata salvata.

Clitennestra che sveglia le Erinni dal sonno, cratere con figure rosse su sfondo nero, conservato al Museo del Louvre (380–370 a.C. circa)

Clitennestra che sveglia le Erinni dal sonno, cratere con figure rosse su sfondo nero, conservato al Museo del Louvre (380–370 a.C. circa)

Secondo la versione di Sofocle invece, il sacrificio è avvenuto, e questo diventa una giustificazione del crimine commesso da Clitennestra contro Agamennone quando questi ritorna vittorioso dalla guerra di Troia.

Il sacrificio così non si consuma, ma quell'inganno produce in Clitennestra un rancore inestinguibile; nonostante Agamennone l'abbia messa sotto sorveglianza di un Aedo, ella si lascia portare su un'isola da Egisto (cugino di Agamennone). Clitennestra aveva creduto inoltre a ciò che Nauplio stava dicendo alle donne greche (che i loro mariti stavano prendendo concubine durante la guerra di Troia) e si lascia sedurre da Egisto, da cui ha un figlio e due figlie.

Così, quando Agamennone ritorna a Micene dopo la distruzione di Troia, conducendo con sé la schiava Cassandra, a palazzo lo attende la congiura ordita da Egisto e Clitennestra che porta all'uccisione dell'Atride e della sua schiava.

Clitennestra ed Egisto in procinto di uccidere Agamennone di Pierre-Narcisse Guérin (Louvre).

  • Nel 1931 l'americano Eugene O'Neill rielaborò l'Orestea eschilea, in cui sono narrate le vicende di Clitennestra e la sua famiglia, in una trilogia di tragedie Il lutto si addice ad Elettra, di cui nel 1947 venne realizzato anche un adattamento cinematografico.
  • Nel 1936 la grande scrittrice francese premio Nobel Marguerite Yourcenar, nella sua raccolta Fuochi, delle prose contenenti discorsi immaginari pronunciati dai personaggi della mitologia greca: a Clitennestra è dedicato un intero capitolo, intitolato Clitennestra o del crimine.
  • Alle vicende di Clitennestra e più in generale del mito greco sono state ampiamente trattate dal grande regista greco Michael Cacoyannis.
  • Nel dramma del 2007 Molora, Clitennestra appare più simile al ritratto espresso in Eschilo e soprattutto in Sofocle, come una madre estremamente violenta. Molora rappresenta la riscrittura in chiave moderna scritta da Yaël Farber dell'Orestea ambientata nel Sudafrica post-apartheid.
  • Il romanzo del 2017 House of Names dell'irlandese Colm Tóibín è una rivisitazione in chiave moderna dell'Orestea, in cui la narratrice è proprio Clitennestra.[30] Clitennestra è una delle tante narratrici in A Thousand Ships (2019) di Natalie Haynes, che racconta la guerra di Troia dal punto di vista delle donne coinvolte. Clitennestra è la protagonista dell'omonimo romanzo del 2023 di Costanza Casati. it.wikipedia.org

lunedì 25 agosto 2025

Venerdì 29 agosto 2025 | Il Museo di Pietrarsa apre eccezionalmente alle prime luci del giorno per un evento magico.

 Il Museo di Pietrarsa apre eccezionalmente alle prime luci del giorno per un evento magico. L’appuntamento è per venerdì 29 agosto 2025, alle 5:30 del mattino, e si preannuncia come uno degli eventi più attesi del Festival Binario Rosa, giunto alla sua terza edizione. Un modo indimenticabile per accogliere il sorgere del sole, immersi nella storia e nella bellezza di uno dei siti culturali più suggestivi d’Italia.

Il Quartetto d’Archi San Giovanni, composto da straordinarie musiciste, accompagnerà il sorgere del sole con eleganti melodie classiche. Un ensemble tutto al femminile composto dalle prime parti dell’omonima orchestra. Preparatevi a un vero e proprio viaggio musicale che spazierà tra i grandi nomi del repertorio classico, da Mozart a Vivaldi, da Mascagni a Shostakovich, senza dimenticare incursioni nella musica del Novecento e nelle melodie della tradizione popolare. L’eleganza e il virtuosismo delle musiciste creeranno un’atmosfera magica e toccante, perfetta per salutare l’inizio della giornata. Il Festival Binario Rosa si conferma come un appuntamento imperdibile per gli amanti della cultura e del territorio. L’obiettivo è creare un dialogo tra diverse forme d’arte, dalla musica al teatro, e i luoghi che le ospitano, ha dichiarato una delle organizzatrici. Il Concerto all’Alba a Pietrarsa è un esempio perfetto di questa filosofia: un’esperienza che va oltre la semplice esecuzione musicale, diventando un momento di connessione profonda con l’ambiente circostante e con la storia che lo abita. 

Ma l’evento non finisce con l’ultima nota. Dopo il concerto, i partecipanti potranno godere di una colazione conviviale per ricaricare le energie e condividere le emozioni della mattina. Ma c’è di più: avrete anche l’opportunità di partecipare a una visita guidata del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Un’occasione d’oro per scoprire i segreti di questo luogo affascinante, custode della storia delle ferrovie e della memoria industriale del nostro Paese. Il Museo di Pietrarsa non è solo uno sfondo, ma un protagonista a tutti gli effetti. Le antiche locomotive e i vagoni storici faranno da cornice a un’esibizione che unisce il passato e il presente. È una sensazione unica assistere a un evento così intimo e potente, circondati da reperti che hanno segnato la nostra storia, ha raccontato un visitatore entusiasta della scorsa edizione. E il Concerto all’Alba del 29 agosto 2025 si prepara a regalare le stesse indimenticabili emozioni.

giovedì 21 agosto 2025

Kerstin Anita Marianne Ekberg è stata un'attrice svedese, famosa soprattutto per la sua interpretazione nel film La dolce vita (1960) di Federico Fellini

Kerstin Anita Marianne Ekberg è stata un'attrice svedese, famosa soprattutto per la sua interpretazione nel film La dolce vita (1960) di Federico Fellini nell'iconica scena in cui entra nella Fontana di Trevi.

Nata in Svezia nel 1931, crebbe in una famiglia numerosa di otto fratelli, da Alva e Gustav Ekberg. Dopo aver vinto il titolo di Miss Svezia nel 1950, si trasferì negli Stati Uniti dove il produttore Howard Hughes la introdusse nel mondo del cinema. Dopo un ruolo minore in Viaggio al pianeta Venere (1953) di Charles Lamont, con protagonisti Gianni e Pinotto, le venne assegnata una parte più importante accanto a Jerry Lewis e Dean Martin in Artisti e modelle (1955) di Frank Tashlin.
In questi anni a Hollywood si guadagnò il soprannome The Iceberg. Nel 1956 ebbe un ruolo da comprimaria nell'ultimo film della coppia Lewis-Martin, Hollywood o morte!, diretta ancora da Frank Tashlin, che le valse un Golden Globe come miglior attrice emergente.

Sempre nello stesso anno, King Vidor le affidò una parte nel colossal Guerra e pace (1956), cui seguirono, tra gli altri, La donna del ranchero (1957) di Gerd Oswald e Paris Holiday (1958) di Gerd Oswald, al fianco del comico Bob Hope. Dopo aver girato Nel segno di Roma (1959), diretto da Guido Brignone, in cui vestì i panni della regina Zenobia che si ribella all'Impero romano, Ekberg interpretò il ruolo di Sylvia nel film che la rese subito una straordinaria icona, La dolce vita (1960) di Federico Fellini. La scena del bagno notturno nella Fontana di Trevi diventerà un classico che entrerà per sempre nella storia del cinema mondiale. Nel 1961 apparve in I mongoli di André De Toth e in A porte chiuse di Dino Risi, con il quale fu brevemente fidanzata. Fellini tornò a dirigerla nello straordinario episodio Le tentazioni del dottor Antonio in Boccaccio '70 (1962), dove la sua provocante bellezza diventa un vero incubo per le notti del Dottor Antonio, un petulante moralista interpretato da Peppino De Filippo, e nella parte di se stessa in I clowns (1970) e Intervista (1987), quest'ultimo insieme al suo partner di un tempo Marcello Mastroianni. Nel 1962 venne presa in considerazione per il ruolo di Honey Ryder nel film Agente 007 - Licenza di uccidere di Terence Young, poi assegnato a Ursula Andress.

Nel 1963, Ekberg fece un temporaneo ritorno a Hollywood, dove recitò in I 4 del Texas di Robert Aldrich, accanto a Dean Martin, Frank Sinatra e Ursula Andress; lo stesso anno affiancò nuovamente Bob Hope in Chiamami Buana di Gordon Douglas. Dalla seconda metà degli anni sessanta spostò definitivamente la propria residenza in Italia e lavorò in svariate produzioni europee, ma poche degne di nota, come Poirot e il caso Amanda (1965) di Frank Tashlin, Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966) di e con Alberto Sordi, Stazione luna (1966) di Gordon Douglas, ove ritrovò Jerry Lewis, La sfinge d'oro (1967) di Luigi Scattini, Il cobra (1967) di Mario Sequi, Sette volte donna (1967) di Vittorio De Sica e La morte bussa due volte (1969) di Harald Philippe. Passata rapidamente dai ruoli di sex symbol a quelli di caratterista, Ekberg prese parte a film di vario genere ma di scarso successo commerciale negli Anni ottanta, quali S.H.E. - La volpe, il lupo, l'oca selvaggia (1980) di Robert Michael Lewis (il suo ultimo film di produzione statunitense), Cicciabomba (1982) di Umberto Lenzi, con Donatella Rettore, Il conte Max (1991) di e con Christian De Sica, Cattive ragazze (1992) di Marina Ripa di Meana, con Eva Grimaldi, Bambola (1996) di Bigas Luna, con Valeria Marini, Il nano rosso (1998) di Yvan Le Moine. Nel 2002 apparve in due episodi della seconda stagione della serie TV di Canale 5 Il bello delle donne.

Il 5 novembre 2010 l'attrice fece la sua ultima apparizione pubblica nella trasmissione televisiva I migliori anni condotta da Carlo Conti, dove fu ospite in occasione del cinquantesimo anniversario di La dolce vita (1960) e raccontò di come venne realizzata la memorabile scena della Fontana di Trevi. L'attrice si presentò in trasmissione zoppicante e sostenuta da una stampella per i postumi di una caduta avvenuta il 20 luglio dello stesso anno all'interno della sua villa a Genzano di Roma, che le aveva provocato la frattura del femore sinistro, e dalla quale si stava ristabilendo. Dal 22 maggio 1956 al 14 maggio 1959 fu sposata con l'attore britannico Anthony Steel, e dal 9 aprile 1963 al 1975 con l'attore statunitense Rik Van Nutter (Felix Leiter in Agente 007 - Thunderball: Operazione tuono).

Anita Ekberg nel 1960 comparve nella rubrica televisiva italiana di pubblicità Carosello, insieme a Fred Buscaglione, pubblicizzando la birra, per conto dell'Industria Italiana della Birra.  it.wikipedia.org

[Su La dolce vita] E pensare che a Fellini piaceva moltissimo come camminavo. Dentro la Fontana di Trevi, durante le riprese, feci su e giù una notte intera, senza mai inciampare. Marcello invece aveva freddo e così vuotò una bottiglia di whisky. Cadde tre volte. E per tre volte furono costretti ad asciugarlo. Alla fine gli fecero indossare gli stivaloni da pesca sotto i pantaloni. [...] Però non era un gran film. Quel film esiste per quella scena pazzesca. E in quella scena c'eravamo io e Marcello. Più io, in verità, che lui. Ero bellissima. Lo so

sabato 19 luglio 2025

Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa - Festival Teatrale Binario Rosa

Al Festival Teatrale Binario Rosa, un'icona del teatro italiano, Isa Danieli, ci condurrà in un'intima e profonda "passeggiata devota" con il suo spettacolo che torna dopo lo strepitoso successo dello scorso anno! 
L'Anfiteatro del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa sarà il palcoscenico per un racconto di vita e di teatro, attraverso le parole degli autori che hanno accompagnato il suo incredibile percorso di donna e di attrice, da Eduardo alla drammaturgia contemporanea. Isa Danieli, figlia d'arte e nata in una famiglia di attori, ripercorrerà la sua carriera luminosa, fatta di incontri significativi e di un legame indissolubile con il palcoscenico. 
Dopo aver lavorato con Eduardo De Filippo e partecipato a spettacoli come "La gatta Cenerentola" di Roberto De Simone, ha calcato le scene con passione e maestria. La sua carriera cinematografica vanta collaborazioni con registi del calibro di Lina Wertmüller, Giuseppe Tornatore e Ettore Scola, e un Nastro d'argento come miglior attrice non protagonista. 
"Parole avute in dono o solamente in prestito, per farle rimbalzare nel cuore e nella testa di chi ci ascolta": questo è il filo conduttore di "Raccontami", un monologo che fiorisce nel ricordo prezioso di facce, suoni, lacrime e risate di una stagione amata. Un'occasione unica per ascoltare la voce autentica di un'artista che ha saputo dare significato alla parola collegata ai gesti del corpo, imparando dai grandi maestri. 
Preparatevi a un'esperienza teatrale intensa e commovente, che vi farà riconoscere e emozionare per sempre. Appuntamento per domenica 27 Luglio 2025 ore 21. Biglietti disponibili presso il Museo oppure via WhatsApp ai numeri 3792377322.
Binario Rosa: a Pietrarsa la terza edizione del palcoscenico al femminile Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa 

  • Arriva una valanga di eventi da non perdere al Festival Teatrale Binario Rosa – III Edizione, che si terrà nell’incantevole scenario dell’Anfiteatro del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (Via Pietrarsa 16, Napoli).

Quest’anno, il festival si preannuncia ancora più ricco e coinvolgente, con un programma che spazia dalla musica al teatro, promettendo serate indimenticabili. L’organizzazione è curata da Michela Acerra, con la promozione di Rosa Carrella, sotto la direzione artistica di Nicola Le Donne.

Il calendario degli eventi

  • 22 Giugno 2025 ore 21

Nino con Lalla Esposito  - "Nino" - Un Omaggio Magico a Nino Rota ✨

22 Giugno, ore 21:00 – Primo appuntamento della 3° edizione del Festival Teatrale Binario Rosa! Preparati a un’esplosione di emozioni nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.

Sul palco, la straordinaria Lalla Esposito darà vita a "Nino", un omaggio speciale al geniale compositore Nino Rota, accompagnata dal Maestro Antonio Ottaviano al pianoforte.

Un viaggio onirico attraverso le melodie che hanno reso immortali i capolavori del cinema. Ritroveremo le emozioni di personaggi iconici come Gelsomina, Cabiria, i fantasmi di "8 e ½", le atmosfere di "La Dolce Vita", le voci struggenti di "Amarcord", e naturalmente, le celebri note del "Padrino".

Un evento unico, dove musica e immagini si fondono in una magia senza tempo, ripercorrendo il sodalizio artistico tra Nino Rota, Federico Fellini e Francis Ford Coppola  - M&N's

  • 6 Luglio 2025 ore 21

Napoli Rossa con Monica Sarnelli

  • 27 Luglio 2025 ore 21

Raccontami. Una passeggiata devota con Isa Danieli

  • 7 Settembre 2025 ore 21

Semp’essa con Rosalia Porcaro

  • 28 Settembre 2025 ore 20

Temi d’amore… temi d’autore con Harmonia

“Binario Rosa” non è solo teatro, ma anche un’occasione per valorizzare il talento e la creatività delle donne. Un modo per dare risalto alle loro voci e alle loro storie, spesso relegate ai margini. Un’iniziativa che si inserisce in un contesto sociale e culturale in cui la lotta per l’uguaglianza di genere è ancora più che mai attuale.

Per tutte le info e per non perdervi nemmeno un aggiornamento, segnatevi questo contatto: 3792377322 o scrivete a info@mens-lab.it. E se volete immergervi nell’atmosfera magica del festival, l’indirizzo è Via Pietrarsa, 16 – 80146 Napoli.

Un’occasione da non perdere per un’estate all’insegna del teatro e della cultura al femminile. Comunicato Stampa

venerdì 18 luglio 2025

Viola Scotto di Carlo > Nuoto

UNIVERSIADI, VIOLA SCOTTO DI CARLO VINCE IL BRONZO NELLA STAFFETTA DELLA 4X100 STILE LIBERO
Primo successo per Viola Scotto di Carlo alle Universiadi in programma in questi giorni in Germania. La nuotatrice originaria di Bacoli della Napoli Nuoto ha vinto la medaglia di bronzo nella staffetta 4x100 stile libero, chiudendo la propria frazione con il tempo di 54”96. Le atlete azzurre sono state precedute sul podio da Usa e Cina. Per la Scotto di Carlo quella conquistata a Berlino è la terza medaglia di bronzo centrata ai mondiali universitari dopo quelle conquistate a Chengdu nel 2023, oltre ad una d’argento. “Siamo soddisfatti della prova offerta da Viola che ha saputo tener testa ad avversarie molto agguerrite e di livello internazionale – ha dichiarato Marco Ricchi, dirigente della Napoli Nuoto -. E’ stato un bel banco di prova. Siamo molto fiduciosi per il proseguo delle Universiadi dove siamo certi che Viola salirà altre volte sul podio”.

L’atleta flegrea prima questa mattina nelle batterie e, poi, nel pomeriggio nella semifinale si è qualificata per la finale dei 50 farfalla, la sua specialità, che si svolgerà questo venerdì alle ore 19,30 circa. In mattinata aveva chiuso la prova con il tempo di 26”50 senza forzare troppo, mentre, nel pomeriggio ha chiuso la prova in 26”16.
Questo venerdì la Scotto di Carlo sarà impegnata, poi, anche nelle batterie della 100 stile libero, mentre, martedì 22 luglio nei 50 stile libero.
Ufficio Stampa Napoli Nuoto
 
CONVOCAZIONE UFFICIALE – UNIVERSIADI RHINE-RUHR 2025  
Siamo entusiasti di annunciare che Viola Scotto di Carlo è stata convocata per rappresentare l’Italia alle Universiadi Estive di Rhine-Ruhr 2025 nel nuoto! 
🔹 Un risultato straordinario per Viola, simbolo di talento, dedizione e crescita continua.
🔹 Con lei, anche il nostro allenatore Fabrizio Fusco, selezionato nello staff tecnico della Nazionale Italiana: un riconoscimento al valore e alla competenza che ogni giorno mette in vasca.
📍 Le Universiadi si terranno a Rhine-Ruhr, in Germania, dal 16 al 27 luglio 2025, riunendo gli atleti universitari più forti del mondo per una competizione all’insegna dell’eccellenza sportiva e dello spirito internazionale.  NAPOLI NUOTO
  
È oro! Orgoglio nazionale. Viola Scotto di Carlo vince il campionato italiano dei 50 farfalla. È di Bacoli la nuotatrice più forte d’Italia nella categoria. Lo fa a Riccione con il tempo di 26”35, precedendo la fortissima Silvia di Pietro con 26”43. Viola fa una vera e propria impresa. Perché veniva da un infortunio grave al ginocchio, con la rottura del legamento. La campionessa bacolese torna a far gioire tutta la città, tutti i Campi Flegrei. È l’esempio di come il sacrificio, paghi sempre. Sono tanti i giovani di Bacoli che ci fanno onore nello sport in Italia e nel mondo. Li celebreremo presto in occasione di un grande evento pubblico. Vogliamo che tutti possano applaudirli. Insieme, siamo una grande comunità. Forza Viola Josi Gerardo Della Ragione