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giovedì 6 marzo 2025

Montemiletto | La Compagnia del Tiglio - 'Quello che le donne dicono... Eccome se dicono'.

Il 9 marzo, in occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne, verrà presentato uno spettacolo al femminile, aperto a tutti, La Compagnia del Tiglio - Associazione Teatrale di Montefalcione presenta 'Quello che le donne dicono... Eccome se dicono'.
L'evento si terrà domenica 9 marzo presso la Sala Impero di Montemiletto alle ore 18.00. 
  • Lo spettacolo vedrà in scena 
  • Annarita Sordillo, Emanuela Pericolo, Fabiola Pagliuca, 
  • Rita D’Amore, Saveria Sordillo, Simona Pagliuca e 
  • Teresa Matteoli. 
  • La rappresentazione vedrà inoltre la partecipazione amichevole di Angelo Pagliuca.
Un'occasione per celebrare il mondo femminile attraverso il teatro, offrendo al pubblico uno spettacolo che vuole dare voce e spazio alle donne e al loro vissuto. Un momento di cultura e condivisione aperto a tutti.
L'ingresso è gratuito ma con prenotazione obbligatoria al numero 349.6698595.  Forum delle donne - Montemiletto

 

martedì 4 marzo 2025

Milva - Identikit | 1983

Identikit è un album della cantante italiana Milva, pubblicato dall'etichetta discografica Ricordi nel 1983.

Tracce

  1. Eva dagli occhi di gatto (A. Venditti)
  2. Fantasia (R. Cocciante, B. Lauzi)
  3. Dicono di me (Annamaria Testa, Vangelis)
  4. Notte italiana (B. Lauzi, P. Cassano)
  5. Capitani coraggiosi (F. Cuffari, M. Cantoni, A. Belloni)
  6. Forse chissà (Annamaria Testa, J. Anderson, Vangelis)
  7. Nottegiorno (Paolo Conte)
  8. Let the music play (N. Massara, A. Dvorak, N. Hackett)
  9. Inventario romantico (Annamaria Testa, R. Stewart, R. Woods)
  10. Occhi saraceni (A. Favata)


Formazione

  • Milva – voce
  • Gaetano Leandro – programmazione
  • Natale Massara – clarinetto, tastiera, sax, sintetizzatore
  • Claudio Bazzari – chitarra acustica, chitarra elettrica
  • Paolo Donnarumma - basso
  • Flaviano Cuffari – batteria
  • Betty Vittori, Naimy Hackett – cori
it.wikipedia.org

Almeno diamoci del tu,
non piangiamo più,
tutto è vanità,
tutto passa e va
e noi delusi, offesi,
esclusi alla rinfusa,
tutti fusi in posa...
  • Label: Ricordi – SMRL 6307
  • Format: Vinyl, LP, Album, Stereo
  • Country: Italy
  • Released: 1983
  • Genre: Pop
  • Style: Chanson, Vocal, Ballad, Europop
  • Acoustic Guitar, Electric Guitar – Claudio Bazzarri*
  • Bass – Paolo Donnarumma
  • Choir – Betty Vittori, Naimy Hackett
  • Clarinet, Keyboards, Saxophone, Synthesizer, Mixed By [Assistant] – Natale Massara
  • Drums – Flaviano Cuffari
  • Engineer [Assistant] – Mario Lovallo
  • Engineer, Mixed By – Ezio De Rosa
  • Lacquer Cut By – Piero*
  • Mixed By [Assistant], Keyboards, Synthesizer – Roberto Giuliani
  • Photography By [Cover] – Angelo Deligio
  • Photography By [Inside] – Piero Pascuttini*
  • Producer, Mixed By – Alessandro Colombini
  • Programmed By [Synthesizer] – Leandro Gaetano*
Frasi che interrompi con una bugia
Labirinti di perplessità
I tuoi umori, i tuoi amori e l'ironia
La reticenza e la curiosità
Paure, voglia d'avventure e ambiguità
Un'alba, un libro, baci in un caffè
La tua durezza, una carezza fatta a metà
Contraddittorie immagini che ho di te

8 marzo 2025 - Giornata internazionale della donna | Eventi inclusi nel biglietto di ingresso ai Parchi (gratuito per le donne) e nell’abbonamento Paestum&Velia.

8 MARZO 2025 CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA A PAESTUM E VELIA. INGRESSO GRATUITO PER TUTTE LE DONNE -  Parchi archeologici di Paestum e Velia
I Parchi archeologici di Paestum e Velia celebrano l’universo femminile con una giornata dedicata all’arte, alla cultura e alla musica. L’8 marzo 2025, in occasione della Giornata internazionale della donna, nei suggestivi scenari dei due parchi archeologici, il passato incontra il presente attraverso il cinema e le sonorità del jazz. Per l’intera giornata, su iniziativa del Ministero della Cultura, è previsto l’ingresso gratuito per tutte le donne.
  • A Velia, alle ore 11:00, i Parchi archeologici in collaborazione con l’associazione HerArts APS, organizzano “Donne di Velia”. Si tratta di un evento speciale dedicato alla celebrazione del ruolo delle donne nella cultura e nel cinema con la proiezione del cortometraggio “Misure” della regista campana Marta Capossela, che ha partecipato alla sesta edizione di HerArts Film Lab, il laboratorio di cinema dedicato alle donne che si tiene a Paestum due volte l’anno.  Dopo la proiezione, seguirà un dibattito con la regista Capossela e con la direttrice artistica e cofondatrice di HerArts Film Lab, Eliza Subotowicz (regista e sceneggiatrice). L’obiettivo della giornata è quello di sensibilizzare le coscienze sullo stato attuale della condizione della donna nella contemporaneità attraverso il cinema e di creare un’esperienza coinvolgente per il pubblico.
  • A Paestum, alle ore 17:00, nella Sala Spazio Pubblico del Museo Archeologico Nazionale di Paestum, il jazz diventa protagonista con “The Music is Woman”, un quartetto composto da Fortunata Monzo alla voce, Giuseppe Plaitano al sax tenore, Domenico Basile alla chitarra e Tommaso Scannapieco al contrabbasso. L’ensemble propone, attraverso l’estro musicale dei musicisti e della voce femminile, un repertorio internazionale che coinvolgerà il pubblico con atmosfere particolarmente emozionanti.
8 MARZO 2025
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA CON INGRESSO GRATUITO PER TUTTE LE DONNE
AREA ARCHEOLOGICA DI VELIA, ORE 11.00
  • DONNE DI VELIA
Proiezione del cortometraggio “Misure” di Marta Capossela. Seguirà un dibattito con la regista e la direttrice artistica di HerArts Film Lab, Eliza Subotowicz.
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI PAESTUM – SALA SPAZIO PUBBLICO, ORE 17:00
  • THE MUSIC IS WOMAN
Jazz Quartet composto da Fortunata Monzo alla voce, Giuseppe Plaitano al sax tenore, Domenico Basile alla chitarra e Tommaso Scannapieco al contrabbasso.
Gli eventi sono inclusi nel biglietto di ingresso ai Parchi, gratuito per tutte le donne, e nell’abbonamento Paestum&Velia.
Appuntamento presso le biglietterie dei Parchi.

martedì 11 febbraio 2025

PREMIO BIANCA D'APONTE 2025 - il bando - La scadenza è fissata al 18 aprile 2025.

Come tradizione a metà febbraio l’associazione Bianca d’Aponte di Aversa, organizzatrice dell’omonimo Premio per cantautrici, organizza un concerto per ricordare la cantautrice prematuramente scomparsa ed il primo direttore artistico del Premio, Fausto Mesolella, in prossimità dei compleanni di entrambi.
Quest’anno l’appuntamento sarà domenica 16 febbraio alle 18.30 all’Auditorium Bianca d’Aponte, in via Nobel 2, con Grazia Di Michele, già madrina del Premio, e Eleonora Bianchini nello spettacolo “Madre Terra”, un inno di profonda spiritualità, un atto d’amore per la vita, una preghiera senza tempo per la Terra, che genera e accompagna ogni essere vivente in un eterno ciclo. Premio Bianca d'Aponte
Per informazioni: 336 694666 – 376.1414800
È intanto on line il nuovo bando del “Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa”, il contest riservato a cantautrici ormai punto fermo nel panorama della musica di qualità in Italia e giunto alla 21a edizione.
L’iscrizione è come sempre gratuita e senza preclusioni di genere musicale, dal rock alternativo al jazz. La scadenza è fissata al 18 aprile 2025. La scheda di iscrizione e il nuovo bando di concorso si possono trovare su www.premiobiancadaponte.it .
Le finali si svolgeranno al teatro Cimarosa di Aversa il 24 e 25 ottobre, con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti. Saranno precedute, il 23 ottobre, da una masterclass destinata alle finaliste, ma aperta a tutti, sulla scrittura di una canzone.
CANTAUTRICI: AL VIA LE ISCRIZIONI PER IL PREMIO BIANCA D'APONTE 2025
LE FINALI IL 24 E 25 OTTOBRE AD AVERSA
È on line il nuovo bando del “Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa”, il contest riservato a cantautrici ormai punto fermo nel panorama della musica di qualità in Italia e giunto alla 21a edizione.
L’iscrizione è come sempre gratuita e senza preclusioni di genere musicale, dal rock alternativo al jazz. La scadenza è fissata al 18 aprile 2025. La scheda di iscrizione e il nuovo bando di concorso si possono trovare su www.premiobiancadaponte.it .
Le finali si svolgeranno al teatro Cimarosa di Aversa il 24 e 25 ottobre, con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti. Saranno precedute, il 23 ottobre, da una masterclass destinata alle finaliste, ma aperta a tutti, sulla scrittura di una canzone.
Le finaliste del Premio saranno come sempre selezionate da un ampio e prestigioso Comitato di garanzia, composto da cantanti, autori, operatori del settore e giornalisti musicali.
Molti dei componenti del Comitato faranno parte anche delle due giurie, quella generale e quella della critica, che assegneranno i premi nelle serate finali.
Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle targhe al miglior testo (dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti numerosi altri premi e bonus assegnati da realtà vicine al d’Aponte.
La più recente edizione del Premio si è tenuta a fine ottobre 2024, con la vittoria di Valentina Lupi, che è stata premiata da Margherita Vicario (madrina dell'edizione 2024). A lei, a pari merito con Irene Di Brino, anche il Premio della critica Fausto Mesolella.
Il premio è anche una occasione per le finaliste per confrontarsi nelle giornate della manifestazione con importanti esponenti della musica italiana, come addetti ai lavori, giornalisti e artisti.
Il Premio ogni anno ospita una cantautrice di grande popolarità che assume il ruolo di madrina, con il compito di interpretare un brano di Bianca d'Aponte (la cantautrice a cui la manifestazione è dedicata) e presiedere la giuria. Sino ad oggi si sono succedute: Arisa, Rachele Bastreghi (Baustelle), Rossana Casale, Chiara Civello, Ginevra di Marco, Grazia Di Michele, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Tosca, Paola Turci, Fausta Vetere, Margherita Vicario, Nina Zilli. Oltre a loro, molti sono stati gli ospiti di prestigio della rassegna, nomi come Niccolò Fabi, Mauro Pagani, Diodato, Cristiano Godano, Mannarino, Peppino di Capri, Enzo Avitabile, Avion Travel, Teresa De Sio, Musica Nuda, Giovanni Truppi, Fausto Cigliano, Gnut, Orchestra di Piazza Vittorio, Enzo Gragnaniello, Tricarico, Mauro Giovanardi, Raiz, Pacifico, Têtes de bois e molti altri.
Per ulteriori informazioni: 336 694666 – 335 5383937; info@biancadaponte.it - info@premiobiancadaponte.it
Ufficio Stampa: Ender Comunicazione
endercomunicazione@gmail.com 

sabato 8 febbraio 2025

Alessandra Amoroso - Vivere a colori

Vivere a colori è il quinto album in studio della cantante italiana Alessandra Amoroso, pubblicato il 15 gennaio 2016 dalla Sony Music.

L'album è stato accolto positivamente dalla critica musicale, che ne ha apprezzato il cambio musicale e di temi affrontati nei brani. Commercialmente ha esordito alla prima posizione della Classifica FIMI Album, rendendo la cantante la prima in assoluto nella storia della classifica ad occupare la prima posizione con i suoi primi cinque album.

Dopo l'album in studio in lingua spagnola del 2015, Alessandra Amoroso, indirizzato ai mercati discografici di Spagna e America Latina, Amoroso ha registrato Vivere a colori. L'album si discosta dalle precedenti produzioni con sonorità dance pop.

L'album è stato prodotto da Andrea Rigonat e Michele Canova e vede quattordici brani composti da diversi autori, 

  • quali Elisa (Vivere a colori e Comunque andare, composto in collaborazione con la stessa cantante), 
  • Tiziano Ferro e Michael Tenisci (La vita in un anno), 
  • Federico Zampaglione (Nel tuo disordine), 
  • Federica Camba e Daniele Coro (Stupendo fino a qui, L'unica cosa da fare, Appartenente, Non sarà mai), 
  • Andrea Amati e Valerio Carboni (Mi porti via da me), 
  • Daniele Magro (Avrò cura di tutto, Fidati ancora di me), 
  • Dardust (Sul ciglio senza far rumore e Se il mondo ha il nostro volto, composti con Roberto Casalino e 
  • Il mio stato di felicità, composto con Federica Abbate e Cheope).

È il primo album della cantante a essere pubblicato in tre diversi formati: un'edizione CD standard, un'edizione doppio vinile e un'edizione doppio vinile picture disc. it.wikipedia.org

Tracce 

  1. Stupendo fino a qui – 3:48 (Federica Camba, Daniele Coro; edizioni musicali Universal Music Italia srl/Uno più Uno fa Mille S.r.l.)
  2. La vita in un anno – 3:27 (Tiziano Ferro, Michael Tenisci; edizioni musicali Pandar Italia Srl/Il Branco Edizioni Musicali S.r.l.)
  3. Avrò cura di tutto – 3:39 (Daniele Magro; edizioni musicali Skyline Music Group S.a.s.)
  4. Vivere a colori – 4:19 (Elisa; edizioni musicali Sogno Meccanico S.a.s.)
  5. L'unica cosa da fare – 3:50 (Federica Camba, Daniele Coro; edizioni musicali Universal Music Italia srl/Uno più Uno fa Mille S.r.l.)
  6. Comunque andare – 3:38 (Elisa, Alessandra Amoroso; edizioni musicali Sogno Meccanico sas)
  7. Mi porti via da me – 3:53 (Andrea Amati, Valerio Carboni; edizioni musicali Warner Chappel Music Italiana S.r.l.)
  8. Sul ciglio senza far rumore – 3:16 (Roberto Casalino, Dario Faini; edizioni musicali Universal Music Publishing Ricordi/Universal Music Italia S.r.l./MZQ)
  9. Appartenente – 3:59 (Federica Camba, Daniele Coro; edizioni musicali Universal Music Italia S.r.l./Uno più Uno fa Mille S.r.l.)
  10. Se il mondo ha il nostro volto – 3:37 (Roberto Casalino, Dario Faini; edizioni musicali Universal Music Publishing Ricordi/Universal Music Italia S.r.l./MZQ)
  11. Nel tuo disordine – 4:04 (Federico Zampaglione; edizioni musicali Deriva Production S.r.l./Cafè Concerto)
  12. Fidati ancora di me – 3:48 (Daniele Magro; edizioni musicali Skyline Music Group S.a.s.)
  13. Non sarà mai – 3:18 (Federica Camba, Daniele Coro; edizioni musicali Universal Music Italia S.r.l./Uno più Uno fa Mille S.r.l.)
  14. Il mio stato di felicità – 3:10 (Dario Faini, Federica Abbate, Cheope; edizioni musicali Universal Music Italia S.r.l.)

Formazione

  • Alessandra Amoroso – voce
  • Andrea Rigonat – chitarra elettrica, chitarra acustica, programmazione
  • Tim Pierce – chitarra elettrica, chitarra acustica
  • Fabrizio Ferraguzzo – chitarra elettrica, chitarra acustica, lap steel guitar, basso
  • Sean Hurley – basso
  • Francesco Cainero – basso
  • Alex Alessandroni Jr. – pianoforte, tastiera, organo Hammond, Fender Rhodes
  • Michele Canova Iorfida – tastiera, sintetizzatore, programmazione
  • Riccardo "Deepa" Di Paola – tastiera, sintetizzatore
  • Cristiano Norbedo – tastiera, pianoforte, programmazione
  • Elisa – programmazione
  • Roberto Cardelli – organo Hammond, pianoforte, tastiera
  • Victor Indrizzo – batteria
  • Andrea Polidori – batteria
  • Leonardo Di Angilla – percussioni, programmazione
  • Daniele Magro – cori
  • Alessandra Amoroso – Vivere A Colori
  • Alessandra Amoroso - Vivere a colori (Video Ufficiale) 
Vivere A Colori
  • Acoustic Guitar, Electric Guitar, Producer – Andrea Rigonat
  • Drum Programming, Percussion – Leo Di Angilla*
  • Electric Bass – Francesco Cainero
  • Keyboards, Piano – Cristiano Norbedo*
  • Mixed By – Patrizio "Pat" Simonini*
  • Programmed By – Andrea Rigonat, Cristiano Norbedo*, Elisa Toffoli
Written-By – E. Toffoli*  

mercoledì 25 dicembre 2024

The Go-Go's

Le Go-Go's sono un gruppo femminile statunitense, formatosi a Los Angeles, nel 1978. Inizialmente orientata verso il punk rock e la new wave, il gruppo si è poi convertita al pop rock da classifica.
Le cinque "ragazze cattive" si sono guadagnate un posto nella storia del rock, per essere state il primo gruppo femminile completamente autonomo e non costruito o dipendente dai propri produttori a portare un album, da loro interamente scritto e suonato, al primo posto in classifica negli Stati Uniti, il che ha rappresentato un deciso punto di rottura con la tradizione, fino ad allora ininterrotta, dei gruppi femminili di successo creati da un manager esterno. Il 12 agosto 2011 hanno ricevuto la Stella nella "Hollywood Walk Of Fame".
Nel 2021 la band è stata inclusa nella Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland.
Beauty and the Beat: l'album di debutto
Dopo anni di gavetta in club underground, dove le componenti della band, allora ancora fan delle sonorità punk rock, si fanno le ossa imparando a suonare da autodidatte i propri strumenti, nel 1981 si convertono a un pop rock molto più orecchiabile con evidenti velleità di classifica e pubblicano il loro primo album Beauty and the Beat su etichetta I.R.S. Records. Il lavoro è un'originale miscela di pop anni sessanta, surf, punk, rock e new wave, in cui la vena compositiva di Charlotte Caffey alle tastiere, al pianoforte e alla chitarra elettrica, di Jane Wiedlin alla chitarra ritmica e di Kathy Valentine al basso, coadiuvata dalla batteria disco di Gina Schock (che suona anche le percussioni), dalla voce frizzante, sensuale e connotata da un timbro inconfondibile di Belinda Carlisle, dava corpo a melodie allo stesso tempo romantiche ed energiche. L'album rimane in vetta per ben 6 settimane e tuttora figura nelle graduatorie dei maggiori capolavori della storia del rock come quella proposta dalla celebre rivista «Rolling Stone». I singoli estratti sono i brani posti in apertura, rispettivamente, del Lato A e del Lato B del vinile: oltre all'immediata Our Lips Are Sealed e alla trascinante We Got the Beat, l'album presenta anche altri brani che lasciano il segno come Lust to Love (spesso ripresa dal vivo anche negli spettacoli solisti di Belinda) e la ballata Fading Fast, caratterizzati entrambi da una struggente new wave, venata di psichedelia.
Vacation: il secondo album
Allo storico album di debutto segue immediatamente dopo, nel 1982, il dignitoso Vacation, da cui viene estratta la title track, altro successo di classifica. Il nuovo lavoro non ripete lo strepitoso successo del precedente nonostante le due gemme rappresentate dalle nostalgiche ballate It's Everything but Partytime e Worlds Away, e nonostante una manciata di belle canzoni in puro stile pop rock, tra cui gli altri singoli He's So Strange e Get Up and Go, e la radiofonica Yes or No, nonché la cover anni sessanta Cool Jerk (ripubblicata, in seguito, due volte, in versioni sempre diverse e riarrangiate per l'occasione).
Talk Show: il terzo album
Nel 1984, esce il terzo album, Talk Show, nel cui suono si indebolisce notevolmente la componente punk, mentre viene sviluppato il lato elettronico, anche se lo stile fortemente melodico del gruppo resta comunque ben definito. Dall'album vengono estratti tre singoli: Head over Heels, Yes or No e Turn to You. Mentre le prime due presentano un pop cantabile e solare, l'ultima, marcatamente più rock, sarà accompagnata da un videoclip che suscitò un po' di scalpore all'epoca, in cui le ragazze apparivano in abiti maschili come Drag Kings, in situazioni di confusione sessuale e persino con baci lesbici, con la partecipazione non casuale dell'attore "maledetto" Rob Lowe, Nonostante tutto, il terzo album viene giudicato qualitativamente migliore del precedente dalla critica, e da alcuni anche rispetto al primo, ma non riesce a raggiungerne l'ineguagliato successo. Al suo interno, spiccano gioiellini pop come la suggestiva Mercenary, You Thought e Forget that Day.
Dopo un periodo di disintossicazione, relativamente breve, e lunghe sessioni di palestra e di aerobica, Belinda Carlisle, disintossicata a dimagrita, dà inizio alla sua carriera solista che, con l'aiuto costante di Rick Nowels, dopo un inizio titubante, si trasforma presto in successo.
Invertendo la formula del pop rock delle Go-Go's, con i suoi inni rock pop, Belinda conquista prima le radio, poi i fan, in seguito MTV e infine anche la critica, ottenendo un successo di gran lunga maggiore di quello raggiunto dal gruppo (per lo più limitato agli Stati Uniti), diventando una delle icone pop a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta.
Nel 2001 la riunione definitiva di tutte e cinque le componenti delle Go-Go's, ormai ultraquarantenni, e l'uscita di un album di inediti: God Bless the Go-Go's. Il nuovo lavoro, pubblicato a ben 17 anni di distanza del terzo e fino ad allora ultimo album della band, presenta delle melodie discrete in una serie di brani, come Unforgiven (l'unico singolo estratto), Apology e, soprattutto, Automatic Rainy Day, ma soffre un po' di un eccessivo rilievo dato alle chitarre distorte, messe in primo piano, come mai avevano fatto le stesse Go-Go's negli anni ottanta, forse per allinearsi ai gusti giovanili del nuovo punk alla Green Day, il cui frontman Billie Joe Armstrong, non a caso, collabora infatti all'unico singolo estratto dall'album, Unforgiven, come omaggio a un gruppo da lui dichiarato come fondamentale per la sua formazione personale. Il sound che aveva caratterizzato il gruppo quasi 20 anni prima, in realtà, è praticamente del tutto scomparso. Anche la promozione sarà piuttosto scarsa, nonostante l'album riesce comunque a piazzarsi al Numero 57 della chart statunitense, facendo così scadere quello che avrebbe potuto costituire il grande ritorno delle Go-Go's nel nuovo millennio a una chicca o a uno sfizio per nostalgici degli anni ottanta.
Formazione

Quintetto storico
  • Charlotte Caffey - tastiere, chitarra elettrica, pianoforte e cori
  • Belinda Carlisle - voce solista
  • Gina Schock - batteria e percussioni
  • Kathy Valentine - basso e cori (chitarra ritmica, 1984)
  • Jane Wiedlin - chitarra ritmica e cori
Altri membri
  • Elissa Bello (1978-1979) batteria e percussioni
  • Margot Olaverra (1978-1980) basso
  • Paula Jean Brown (1985) basso
  • Abby Travis (2012 - 2018) basso
  • Vicki Peterson (membro temporaneo nei concerti dal vivo, 1994)
Go•Go's* – Greatest www.discogs.com

domenica 22 dicembre 2024

#Tratti e #Ritratti | #AlFemminile - Beatrice Cori | Hilary e Jackie - Una storia vera | Jacqueline Mary du Pré | Sylvia Martins

  • Beatrice Cori, all'anagrafe Beatrice Cagnoni è stata un'annunciatrice televisiva e modella italiana, attiva per la Rai dal 1977 al 1999. 
Inizia la sua carriera in Rai negli anni settanta. Prima di approdare in televisione era stata fisarmonicista dilettante, insegnante di educazione fisica ed aveva svolto la professione di modella pubblicitaria. Inizia a lavorare in Rai nel 1973 conducendo sul Programma Nazionale e sul Secondo Programma (le attuali Rai 1 e Rai 2) la rubrica Prossimamente - Programmi per sette sere. Il 4 gennaio 1977 viene assunta in Rai, oltre che come "signorina buonasera", attiva dagli studi di Roma, anche per collaborare a diverse trasmissioni, tra cui Cronache italiane, Sereno variabile e Bella Italia.
    Eletta Miss Abruzzo 1978, pur avendo avuto più volte l'occasione di lavorare come attrice e presentatrice, per sua scelta si è dedicata esclusivamente alla mansione di annunciatrice televisiva. Nel 1980 ebbe anche una breve esperienza di cantante, incidendo un 45 giri dal titolo La Piccola Lulù/Lulù Boy Scout, per la WEA Italiana, dedicato al lungometraggio animato di montaggio dell'omonimo anime giapponese; nello stesso anno prese parte all'Eurovision Song Contest (all'epoca noto come Eurofestival), svoltosi nei Paesi Bassi a L'Aia, come introduttrice di Alan Sorrenti, rappresentante dell'Italia a quell'edizione della kermesse canora europea.
      Alta, bionda, formosa e molto fotogenica, con un timbro di voce delicato ed ammiccante, dotata di particolare sex appeal, Beatrice Cori fu ritenuta da tutti, negli anni ottanta e novanta, l'annunciatrice vamp per eccellenza, ruolo che in precedenza era stato attribuito a Mariolina Cannuli. È rimasto particolarmente famoso un suo annuncio di una partita di calcio del Mondiale Italia '90, nel quale apparve con un ampio e prorompente décolleté, abbinato ad un vestito dalle vistose trasparenze, che le costò una multa e l'allontanamento dal video per qualche giorno. Anche in precedenza a tale episodio, era stata oggetto di richiamo da parte della Rai per aver adottato, nei suoi annunci, delle mises particolarmente audaci e/o eccentriche (se ne ricorda uno in cui la Cori indossava un abito con un papillon di grandi dimensioni o un altro in cui l'annunciatrice indossava un gilet sbottonato con sotto solo un reggiseno), ritenute non consone al ruolo istituzionale attribuito all'epoca alle annunciatrici della TV pubblica italiana. it.wikipedia.org
      •  Hilary e Jackie, noto anche come Hilary e Jackie - Una storia vera, è un film di Anand Tucker del 1998.

      Fin da bambine, le sorelle Hilary e Jackie Du Pré sono inseparabili e condividono giochi, divertimenti e una passione particolare per la musica. Hilary, la maggiore, sembra all'inizio riuscire meglio in questo campo. Ma, quando arriva a nove anni, Jackie comincia ad esprimere uno straordinario talento nel violoncello. Arrivano le prime esibizioni, i concorsi scolastici, Jackie vince suscitando grande entusiasmo. E mentre Hilary rimane dimenticata in secondo piano, Jackie diventa una star internazionale.

      Hilary si innamora, si sposa con il direttore d'orchestra Christopher Finzi, fa vita di famiglia. Un giorno Jackie, disperata e sull'orlo di una crisi nervosa, arriva all'improvviso nella fattoria isolata dove abita la sorella. Si sistema in casa, entra nelle abitudini della famiglia e comincia a provocare scompiglio. Il suo equilibrio sempre più labile la porta ad insidiare il marito di Hilary, fino a sedurlo, invitandolo a dare vita ad un ménage a tre. Hilary si ribella, cerca di scaricare la sorella. Ma la situazione si interrompe solo con l'incalzare della malattia di Jackie. Colpita da sclerosi multipla, la donna muore in breve tempo. 

      Nella colonna sonora è presente il Concerto per violoncello e orchestra in Mi minore, Op. 85, di Edward Elgar, eseguito da Jacqueline du Pré con la Philadelphia Orchestra diretta da Daniel Barenboim.
      Riconoscimenti
      • 1999 - Premio Oscar
      • Nomination Miglior attrice protagonista a Emily Watson
      • Nomination Miglior attrice non protagonista a Rachel Griffiths
      • 1999 - Golden Globe
      • Nomination Migliore attrice in un film drammatico a Emily Watson
      • 1999 - Premio BAFTA
      • Nomination Miglior film britannico
      • Nomination Miglior attrice protagonista a Emily Watson
      • Nomination Miglior attrice non protagonista a Rachel Griffiths
      • Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Frank Cottrell Boyce
      • Nomination Migliore colonna sonora a Barrington Pheloung
      • Nomination Miglior sonoro a Nigel Heath, Julian Slater, David Crozier, Ray Merrin, Graham Daniel
      • 1999 - British Independent Film Awards
      • Miglior regista a Anand Tucker
      • Miglior attrice a Emily Watson
      • Nomination Miglior attrice a Rachel Griffiths
      • 1999 - Satellite Awards
      • Nomination Miglior attrice protagonista a Emily Watson
      • Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Frank Cottrell Boyce
      • 1999 - Screen Actors Guild Awards
      • Nomination Miglior attrice protagonista a Emily Watson
      • Nomination Miglior attrice non protagonista a Rachel Griffiths
      • 1999 - London Critics Circle Film Awards
      • Miglior attrice a Emily Watson
      • wikipedia.org
      • Jacqueline Mary du Pré è stata una violoncellista britannica.
      Famosa in tutto il mondo, conosciuta come una delle più grandi virtuose del suo strumento, resa celebre soprattutto grazie alla sua esecuzione del concerto per violoncello di Elgar, la cui interpretazione viene spesso descritta come "leggendaria" e "definitiva". All'apice della carriera, nel 1973, all'età di 28 anni, si scoprì affetta da una forma aggressiva di sclerosi multipla. In breve tempo dovette smettere di suonare, ma continuò ad insegnare per qualche anno. 
      Nel marzo del 1961, all'età di 16 anni, du Pré fece il suo debutto formale alla Wigmore Hall a Londra accompagnata al pianoforte da Ernest Lush, suonando Händel (sol minore), la prima sonata di Johannes Brahms Op.38, Claude Debussy ecc. Il suo concerto di debutto fu nel 1962 alla Royal Festival Hall presentando il Concerto per violoncello e orchestra in Mi minore Op.85 di Elgar con la BBC Symphony Orchestra sotto la direzione di Rudolf Schwarz. Suonò al Proms nel 1963, nuovamente con il concerto di Elgar, con la direzione di Sir Malcolm Sargent; il critico Neville Carduss definì questa performance "un canto del cigno di rara e impalpabile bellezza". La sua esibizione divenne talmente popolare che venne ripetuta per tre anni di seguito. Du Pré divenne una favorita dei Proms, tanto da suonare al British festival ogni anno, fino al 1969.
      Nel 1965, du Pré incise il Concerto per violoncello di Elgar per la EMI con la London Symphony Orchestra e Sir John Barbirolli e questo le procurò riconoscimenti internazionali. Tale incisione da allora è diventata un punto di riferimento. Du Pré suonò la prima esecuzione assoluta del concerto di Elgar con la BBC Symphony Orchestra sotto la direzione di Antal Doráti come debutto negli Stati Uniti, al Carnegie Hall di New York il 14 maggio 1965.
      Tra il 1967 e il 1969 si esibì un po' in tutto il mondo, Inghilterra, America, Italia, Medio Oriente, Russia ecc. Nel 1968 a Salisburgo esegue il Concerto per violoncello in Si minore op.104 (Dvořák) con i Berliner Philharmoniker diretti da Zubin Mehta.
      La sua amicizia con i musicisti Yehudi Menuhin, Itzhak Perlman, Zubin Mehta e Pinchas Zukerman ed il matrimonio con Daniel Barenboim, portò a molte memorabili esecuzioni di musica da camera, e nel 1969 l'esibizione alla Queen Elizabeth Hall a Londra del quintetto per pianoforte di Schubert (la "Trota"), venne documentata in un film diretto da Christopher Nupen. Nupen fece altri film su du Pré; "Jacqueline" un documentario del 1967 sull'esecuzione dal vivo del Concerto di Elgar, e "The Ghost trio", con Barenboim e Zukerman in un'esecuzione del Trio op. 70 n. 1, in re maggiore, detto Geistertrio, di Ludwig van Beethoven.
      La sorella di Jacqueline, Hilary du Pré, sposò il direttore d'orchestra Christopher Finzi ("Kiffer") con cui Jacqueline avrebbe avuto una relazione tra il 1971 ed il 1972. Secondo Hilary e suo fratello Piers, nel loro libro A Genius in the Family, sul quale peraltro fu basato il film Hilary e Jackie, questa relazione tra Jacqueline e Kiffer sarebbe stata condotta col consenso di Hilary: ella pensava che questo potesse essere un modo per aiutare Jacqueline a superare un difficile momento, causato da una crisi matrimoniale e dalla scoperta di essere malata. Nel 1999, Clare Finzi, la figlia di Hilary e Kiffer, criticò pubblicamente la versione della madre e fornì una lettura differente dei fatti. Disse che suo padre Kiffer sarebbe stato un adultero abituale e che avrebbe sedotto zia Jacqueline, in quel momento emotivamente fragile, solo per gratificare il proprio ego. wikipedia.org
      Ci sono cose in questo mondo, pochissime, che vanno oltre le parole. Jacqueline du Pré era una creatura al di là delle parole.” Toby
      Born in Bagé, Martins studied at the Museum of Modern Art, Rio de Janeiro from 1973 to 1976. She then moved to New York, studying at the School of Visual Arts in 1978 and at the Art Students League of New York from 1979 to 1982. She has shown work in solo and group exhibits around the world. For many years, she dated Richard Gere, before marrying billionaire Constantine Niarchos in 1997. Her paintings are mainly abstract. Sylvia Martins