#RosedaAmare
Al Femminile. Ogni giorno, senza differenze. Storie e idee colorate d'amore. Sempre.
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domenica 10 novembre 2024
Vaitiare Eugenia Hirshon è un'attrice statunitense
mercoledì 23 ottobre 2024
Premio Bianca d’Aponte Città di Aversa 2024
- Giovedì, alle ore 10 e 18, su Rai Radio Techetè andrà in onda la prima puntata del radiodocumentario “La chitarra e una tazza da té - Storia di Bianca d’Aponte e del Premio a lei dedicato”, disponibile anche su RaiPlay Sound. Seguiranno ogni giovedì altre quattro puntate.
- La notte fra venerdì 25 e sabato 26 dalle 1 alle 4 su Rai Radio1 andrà in onda una puntata, a cura di Duccio Pasqua, di Rai Stereonotte dedicata in buona parte a Bianca d’Aponte e al Premio.
- Sono Beo (Roma),
- Irene Di Brino (Livorno),
- Fremir (Napoli),
- Gama (Matera),
- Giulia Leone (Cagliari),
- Valentina Lupi (Roma),
- Kalika (Napoli),
- Magma (Caltanissetta),
- Anna Sara (Massa Carrara),
- Sara Torraco (Matera).
Le domande di iscrizione dovranno essere spedite entro 18 aprile 2024.
Le modalità di partecipazione sono dettagliatamente descritte nel bando.
Le vincitrici delle 18 edizioni
Vincitrici Premio della Critica (dal 2017 Premio Fausto Mesolella)
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martedì 8 ottobre 2024
Giovanna Melandri è una politica, economista e ambientalista italiana.
- Ha promosso nel 1990, assieme ad altre 50 donne, “Emily in Italia”, associazione per sostenere la presenza di donne nelle istituzioni.
- Ha fondato nel 1994 “Madre Provetta”, un'associazione nata sui temi della bioetica e della riproduzione medicalmente assistita, di cui è stata fino al 1998 la presidente.
- Da settembre 2014 fa parte di Women for Expo, una Rete Mondiale di donne per "Nutrire il pianeta".
- Nel 2015 è membro del CRIS, il Comitato di Riflessione e Indirizzo Strategico, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, occupandosi dei temi della diplomazia culturale.
- Da anni è impegnata nella diffusione del dialogo interreligioso, promosso dal Cardinal Gianfranco Ravasi e dal Cortile dei Gentili.
- È membro del Comitato Scientifico Cittaslow, il network internazionale di città che si impegna a migliorare la vita dei cittadini e diffondere la filosofia di Slow Food.
- Dal 2017 al 2022 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Palazzo Albizzini - Collezione Burri.
- Dal 2021 è membro del Comitato Consultivo Italia di Unicredit.it.wikipedia.org
giovedì 26 settembre 2024
Aaliyah è stata una cantante, ballerina e attrice statunitense.
- Romeo deve morire (Romeo Must Die), regia di Andrzej Bartkowiak (2000)
- La regina dei dannati (Queen of the Damned), regia di Michael Rymer (2002)
- Aaliyah – One In A Million
- Label: Atlantic – 7567-92715-2, Blackground Enterprises – 7567-92715-2
- Format: CD, Album
- Country: Europe
- Released: 1996
- Genre: Hip Hop, Funk / Soul
- Style: Pop Rap, Contemporary R&B
- www.discogs.com
- One in a Million (album Aaliyah) it.wikipedia.org
domenica 22 settembre 2024
Rebecca Horn è stata una scultrice, regista e performance artist tedesca
Rebecca Horn è stata una scultrice, regista e performance artist tedesca, famosa soprattutto per le sue estensioni corporali, opere che consistono in prolungamenti di parti del corpo, la più famosa delle quali è ritenuta essere Einhorn (Unicorno), un vestito dotato di un lungo corno che si proietta in alto partendo dalla testa, e Pencil Mask (Maschera di matite), una maschera con diverse matite che ne fuoriescono.
Imparò a disegnare dalla sua governante rumena, e da allora ne fu ossessionata, perché lo vedeva come un linguaggio d'espressione molto più libero di quello orale. Ciò si sarebbe rivelato importante per la sua vita d'artista dopo la fine della seconda guerra mondiale: la Horn racconta che, dopo il conflitto, dovunque andasse non poteva parlare tedesco, in quanto si sentiva odiata perché tedesca. Si appassionò al disegno perché non doveva "disegnare in tedesco, francese o inglese", ma solo disegnare.
I genitori avevano intenzione di farle studiare economia, ma all'età di 19 anni si oppose a questi piani e decise di frequentare l'Accademia di Belle Arti di Amburgo. L'anno dopo, però, fu costretta a lasciare l'Accademia, poiché colpita da un grave avvelenamento dei polmoni, iniziata, a suo dire, nel 1964 a Barcellona, quando lavorava senza protezioni con la fibra di vetro.
La morte dei genitori, un anno di degenza in ospedale e un lungo trattamento con antibiotici, la spinsero a isolarsi, e a lavorare solo con materiali più sicuri. Uscita dalla fase di isolamento, iniziò a creare sculture e strane estensioni con balsa e tessuti, con lo scopo di sconfiggere la "solitudine, comunicando attraverso le forme del corpo". Tornata ad Amburgo, continuò a creare, producendo oggetti che ricordavano bozzoli, body extension rivestite e fasce prostetiche.
Nei tardi anni sessanta iniziò a dedicarsi alla performance art, pur continuando a dar vita alle creazioni di body extension.
Opere
- Einhorn (Unicorno) è una delle più famose opere della Horn (il titolo è anche un gioco di parole sul nome dell'artista). L'opera fu utilizzata per una performance ed indossata, in quest'ultima, da una donna mentre camminava in campagna. La body extension è attaccata al corpo tramite delle cinghie, simili a quelle utilizzate dalla pittrice Frida Kahlo.
- Pencil Mask (Maschera di matite) è un'altra body extension, composta da sei cinghie orizzontali e tre verticali. Dove le cinghie si incontrano sono inserite delle matite.
- Finger Gloves è il nome sia di una performance, sia della principale body extension contenuta in essa. Si tratta di guanti, ma la forma delle dita si estende grazie ad allungamenti in balsa e tessuto.
- Un'altra opera simile fu concepita dalla stessa Horn nel 1974 (touching the walls with both hands simultaneously, "toccare le mura con entrambe le mani contemporaneamente"). La lunghezza delle dita in questa performance era concepita in modo che il soggetto, stando al centro della stanza, potesse toccare due muri opposti nello stesso momento.
- Anche Feather Fingers (Guanti di piume, 1972) è un'opera incentrata sull'illusione del tatto e sulle mani. Una piuma viene attaccata a ciascun dito con un anello di metallo, per far sì, nelle intenzioni dell'artista, che la mano diventi "simmetrica (e sensibile) come un'ala di uccello". La Horn, toccando un braccio con le piume attaccate alla mano opposta, sperimentò la sensazione di sentir toccare il braccio dalle dita della mano opposta (e di provare la sensazione anche nelle dita), pur essendo, in realtà, le piume a toccare il braccio. Secondo la Horn, in questa opera "è come se una mano, improvvisamente, diventasse disconnessa dall'altra, come se si trattasse di due esseri senza nessun collegamento.
Rebecca Horn continuò a utilizzare piume negli anni ottanta e novanta, concentrandosi sulla creazione di occhiali da sole. Molte delle opere piumate avvolgono la figura, come un bozzolo, oppure sono maschere e ventagli ideati per coprire o imprigionare il corpo. Tra queste opere possiamo ricordare
• Cockfeather (Piume di gallo, 1971),
• Cockfeather Mask (Maschera di piume di gallo, 1973),
• Cockatoo Mask (1973),
• Paradise Widow (Vedova del Paradiso, 1975), e
• The Feathered Prison Fan (Il ventaglio-prigione di piume, 1977), ideato per il suo film Die Eintänzer.
Le opere di Rebecca Horn sono ispirate, a suo dire, dalle opere di Franz Kafka e Jean Genet, e dai film di Luis Buñuel e Pier Paolo Pasolini
sabato 21 settembre 2024
Elizabeth Alyse Cuthbert, detta Betty | Velocista australiana, vincitrice di quattro medaglie d'oro olimpiche tra il 1956 e il 1964.
domenica 18 agosto 2024
𝐄𝐥𝐬𝐚 𝐝𝐞❜ 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢 - Storia di una donna bella
Sposata col conte Sandrino Contini Bonacossi, nella seconda metà degli anni Cinquanta ebbe un'appassionata relazione con lo scrittore Italo Calvino, descritta nel libro Ho visto partire il tuo treno (Milano, Leonardo, 1992). Diede alle stampe, nel 1955, I coetanei (Einaudi), diario pubblico con molti riferimenti alla lotta partigiana (con un omaggio al coraggio del marito Sandrino) e al cinema romano del periodo bellico. Per quest'opera vinse il Premio Viareggio opera prima [1]. Nei primi anni Sessanta, collaborò, in qualità di critico teatrale, col periodico romano "Pensiero Nazionale". Tornò al cinema nel 1975, interpretando la signora Maggi, una delle narratrici, in Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, e al teatro nel 1983 con un suo adattamento di Torquato Tasso di Carlo Goldoni [2]. Il suo archivio è conservato presso il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università di Pavia[3].
Nel 1974 uscì il film Sangue più fango uguale logos passione, di cui è regista, sceneggiatrice, produttrice e interprete comprimaria. wikipedia