Translate

giovedì 26 settembre 2024

Aaliyah è stata una cantante, ballerina e attrice statunitense.

Aaliyah, pseudonimo di Aaliyah Dana Haughton  è stata una cantante, ballerina e attrice statunitense. 
Entrò molto presto nel mondo dello spettacolo grazie alla partecipazione al programma televisivo Star Search e ai concerti della zia acquisita Gladys Knight. Nel 1994, a soli 15 anni, esordì con il suo primo album Age Ain't Nothing but a Number, ottenendo il disco di platino e sfornando i singoli di successo certificati dischi d'oro Back and Forth e At Your Best (You Are Love). Il suo nome occupò i notiziari scandalistici quando circolarono notizie relative a un presunto matrimonio illegale con R. Kelly, suo produttore e mentore di oltre dieci anni più grande. Il secondo album, One in a Million, prodotto con la collaborazione di Timbaland e Missy Elliott nel 1996, è ancora oggi ritenuto una pietra miliare del genere rhythm and blues, nonché uno dei primi a segnare il passaggio definitivo verso lo stile del R&B contemporaneo. Con quest'ultima opera, Aaliyah si impose come artista affermata nel panorama musicale americano, superando l'etichetta di enfant prodige che le era stata attribuita con Age Ain't Nothing but a Number. L'album vendette in meno di un anno oltre due milioni di copie negli Stati Uniti ottenendo così il doppio disco di platino e produsse sei singoli.
Nel 1998 la cantante ricevette la sua prima nomination a un Grammy Award grazie alla canzone Are You That Somebody? tratta dalla colonna sonora del film Il dottor Dolittle. Il brano divenne quello più famoso della cantante fino a quel momento e aumentò notevolmente la sua popolarità, grazie a un enorme passaggio radiofonico e televisivo. Nel 2000 esordì al cinema come protagonista del film Romeo deve morire per cui interpretò alcuni brani della colonna sonora, tra cui Try Again che entrò nella storia come il primo singolo a raggiungere la prima posizione della classifica statunitense grazie solo al passaggio in radio. Nell'agosto del 2001, un mese dopo aver pubblicato il suo terzo album dal titolo Aaliyah, la cantante perse tragicamente la vita a soli 22 anni in un incidente aereo avvenuto a Marsh Harbour, nelle Bahamas, dove si era recata per girare il video del singolo Rock The Boat.
Il canale musicale statunitense VH1 ha annoverato Aaliyah nella lista delle 100 donne più grandi della musica, posizionandola alla quarantottesima posizione. Al momento della sua prematura scomparsa possedeva un patrimonio netto di oltre 10 milioni di dollari. Avendo venduto oltre 25 milioni di dischi in tutto il mondo, oggi è un'icona della musica e un modello per molti artisti rhythm and blues e hip hop e viene definita Princess of R&B e Queen of Urban Pop. La rivista musicale britannica NME nel 2014 ha inserito la cantante al diciottesimo posto nella lista dei 100 artisti più influenti nel mondo della musica.
La madre era una corista e suo zio, Barry Hankerson, un avvocato del mondo dello spettacolo che aveva sposato Gladys Knight. Il padre, Michael Haughton, morto nel 2012, era il suo manager personale. Con l'uscita dell'album Age Ain't Nothing but a Number iniziarono a girare voci di un matrimonio tra Aaliyah e il suo mentore R. Kelly. Entrambi negarono, ma la rivista Vibe pubblicò un certificato di matrimonio datato 31 agosto 1994 celebratosi a Rosemont, nell'Illinois. La cantante, che all'epoca aveva solo 15 anni (quindi sotto l'età minima consentita per sposarsi), era segnata sul documento come diciottenne. Il matrimonio venne annullato nel febbraio 1995 dai suoi genitori, anche se i due imputati hanno sempre negato qualsiasi legame sentimentale affermando di non essersi mai sposati. Dopo tale vicenda Aaliyah tagliò ogni rapporto con R. Kelly, sia personale sia professionale.[ Ha avuto una relazione sentimentale con Damon Dash, cofondatore della Roc-A-Fella Records. Era amica con Kidada Jones (ex fidanzata di Tupac Shakur) e anche con Missy Elliot. it.wikipedia.org
Album in studio
1994 - Age Ain't Nothing but a Number
1996 - One in a Million
2001 - Aaliyah
Raccolte
2002 - I Care 4 U
2005 - Ultimate Aaliyah
Filmografia
  • Romeo deve morire (Romeo Must Die), regia di Andrzej Bartkowiak (2000)
  • La regina dei dannati (Queen of the Damned), regia di Michael Rymer (2002) 
  • Aaliyah – One In A Million
  • Label: Atlantic – 7567-92715-2, Blackground Enterprises – 7567-92715-2
  • Format:  CD, Album
  • Country: Europe
  • Released: 1996
  • Genre: Hip Hop, Funk / Soul
  • Style: Pop Rap, Contemporary R&B
  • www.discogs.com
  • One in a Million (album Aaliyah) it.wikipedia.org
Aaliyah - A Girl Like You ft. Treach

domenica 22 settembre 2024

Rebecca Horn è stata una scultrice, regista e performance artist tedesca

Rebecca Horn   è stata una scultrice, regista e performance artist tedesca, famosa soprattutto per le sue estensioni corporali, opere che consistono in prolungamenti di parti del corpo, la più famosa delle quali è ritenuta essere Einhorn (Unicorno), un vestito dotato di un lungo corno che si proietta in alto partendo dalla testa, e Pencil Mask (Maschera di matite), una maschera con diverse matite che ne fuoriescono.

Imparò a disegnare dalla sua governante rumena, e da allora ne fu ossessionata, perché lo vedeva come un linguaggio d'espressione molto più libero di quello orale. Ciò si sarebbe rivelato importante per la sua vita d'artista dopo la fine della seconda guerra mondiale: la Horn racconta che, dopo il conflitto, dovunque andasse non poteva parlare tedesco, in quanto si sentiva odiata perché tedesca. Si appassionò al disegno perché non doveva "disegnare in tedesco, francese o inglese", ma solo disegnare.

I genitori avevano intenzione di farle studiare economia, ma all'età di 19 anni si oppose a questi piani e decise di frequentare l'Accademia di Belle Arti di Amburgo. L'anno dopo, però, fu costretta a lasciare l'Accademia, poiché colpita da un grave avvelenamento dei polmoni, iniziata, a suo dire, nel 1964 a Barcellona, quando lavorava senza protezioni con la fibra di vetro.

La morte dei genitori, un anno di degenza in ospedale e un lungo trattamento con antibiotici, la spinsero a isolarsi, e a lavorare solo con materiali più sicuri. Uscita dalla fase di isolamento, iniziò a creare sculture e strane estensioni con balsa e tessuti, con lo scopo di sconfiggere la "solitudine, comunicando attraverso le forme del corpo". Tornata ad Amburgo, continuò a creare, producendo oggetti che ricordavano bozzoli, body extension rivestite e fasce prostetiche. 

Nei tardi anni sessanta iniziò a dedicarsi alla performance art, pur continuando a dar vita alle creazioni di body extension.

Opere

  • Einhorn (Unicorno) è una delle più famose opere della Horn (il titolo è anche un gioco di parole sul nome dell'artista). L'opera fu utilizzata per una performance ed indossata, in quest'ultima, da una donna mentre camminava in campagna. La body extension è attaccata al corpo tramite delle cinghie, simili a quelle utilizzate dalla pittrice Frida Kahlo.
  • Pencil Mask (Maschera di matite) è un'altra body extension, composta da sei cinghie orizzontali e tre verticali. Dove le cinghie si incontrano sono inserite delle matite.
  • Finger Gloves è il nome sia di una performance, sia della principale body extension contenuta in essa. Si tratta di guanti, ma la forma delle dita si estende grazie ad allungamenti in balsa e tessuto. 
  • Un'altra opera simile fu concepita dalla stessa Horn nel 1974 (touching the walls with both hands simultaneously, "toccare le mura con entrambe le mani contemporaneamente"). La lunghezza delle dita in questa performance era concepita in modo che il soggetto, stando al centro della stanza, potesse toccare due muri opposti nello stesso momento.
  • Anche Feather Fingers (Guanti di piume, 1972) è un'opera incentrata sull'illusione del tatto e sulle mani. Una piuma viene attaccata a ciascun dito con un anello di metallo, per far sì, nelle intenzioni dell'artista, che la mano diventi "simmetrica (e sensibile) come un'ala di uccello". La Horn, toccando un braccio con le piume attaccate alla mano opposta, sperimentò la sensazione di sentir toccare il braccio dalle dita della mano opposta (e di provare la sensazione anche nelle dita), pur essendo, in realtà, le piume a toccare il braccio. Secondo la Horn, in questa opera "è come se una mano, improvvisamente, diventasse disconnessa dall'altra, come se si trattasse di due esseri senza nessun collegamento.

Rebecca Horn continuò a utilizzare piume negli anni ottanta e novanta, concentrandosi sulla creazione di occhiali da sole. Molte delle opere piumate avvolgono la figura, come un bozzolo, oppure sono maschere e ventagli ideati per coprire o imprigionare il corpo. Tra queste opere possiamo ricordare 

Cockfeather (Piume di gallo, 1971), 

Cockfeather Mask (Maschera di piume di gallo, 1973), 

Cockatoo Mask (1973), 

Paradise Widow (Vedova del Paradiso, 1975), e 

The Feathered Prison Fan (Il ventaglio-prigione di piume, 1977), ideato per il suo film Die Eintänzer.

Le opere di Rebecca Horn sono ispirate, a suo dire, dalle opere di Franz Kafka e Jean Genet, e dai film di Luis Buñuel e Pier Paolo Pasolini

Per festeggiare le feste natalizie del 2002 e il capodanno del 2003, il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, commissionò alla Horn un'opera da esporre in Piazza del Plebiscito a Napoli. L'opera, nominata Spiriti di Madreperla, era costituita da 333 teschi fusi in ghisa (anche se alla fine dell'esposizione se ne contavano meno, in quanto alcuni di essi furono trafugati) piantati nel selciato della piazza. L'autrice, durante un'intervista, ha sostenuto di essersi ispirata a un celebre cimitero napoletano, il Cimitero delle Fontanelle, caratterizzato da un celebre ossario. Sulla piazza erano inoltre sospesi 77 cerchi al neon, una sorta di aureole, in contrasto con i teschi. Il contrasto doveva rappresentare, secondo la Horn, il vero significato dell'opera. I teschi furono poi rimossi, come previsto, il 31 gennaio del 2003. La controversa opera scatenò, com'era prevedibile, reazioni diverse nella popolazione e nei turisti.  Alcuni teschi dell'opera oggi fanno parte di un'altra installazione, intitolata Spiriti, presente al Museo Madre di Napoli. wikipedia.org 
La Famiglia Falcone, l’azienda Fornace Falcone tutta partecipa con dolore alla scomparsa di una grande artista, Rebecca Horn.
Considerata una delle artiste più influenti della sua generazione, Rebecca Horn si è spenta il 6 settembre, nella sua casa di Michelstadt, in Germania, all’età di 80 anni. 
Nella sua lunga e prolifica carriera, ha lavorato sul proprio corpo con coraggio e coerenza, sperimentando l’utilizzo di materiali eterogenei, tra scultura, performance e cinema, fino alle installazioni ambientali.
A Napoli,in piazza Pebliscito nel 2002, l’artista tedesca ha collocato 333 teschi in ghisa per le feste natalizie.
Rebecca Horn, Piazza del Plebiscito a Napoli 2002;
Courtesy:  Museo Madre,Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli.  Fornace Falcone
Siamo profondamente afflitti dalla scomparsa di Rebecca Horn. Tra i più importanti artisti della seconda metà del novecento, dagli anni '60 legata alle tematiche del corpo tramite la performance per poi ampliare e includere nella sua ricerca svariati media, è l'autrice di una delle Luci d'Artista più significative e più amate. 'Piccoli spiriti blu' sul Monte dei Cappuccini continuerà ad avvolgere le nostre notti guardandoci dall'alto. Luci d'Artista Torino

sabato 21 settembre 2024

Elizabeth Alyse Cuthbert, detta Betty | Velocista australiana, vincitrice di quattro medaglie d'oro olimpiche tra il 1956 e il 1964.

Elizabeth Alyse Cuthbert, detta Betty è stata una velocista australiana, vincitrice di quattro medaglie d'oro olimpiche tra il 1956 e il 1964. 
l 16 settembre 1956 stabilisce il record mondiale dei 200 metri piani, correndo a Sydney in 23"2. Con il primato mondiale dei 200 metri (che deterrà fino al 9 luglio 1960), diventa di diritto a soli 18 anni la favorita per l'oro ai Giochi olimpici di Melbourne 1956.
Cuthbert prima di tutto raggiunse la finale dei 100 m, mentre la detentrice del primato mondiale, la connazionale Shirley Strickland, venne eliminata nelle batterie. Cuthbert vinse la finale, rendendo ancora più alta l'attesa per i 200 m. Non tradì le aspettative di tifosi e media, vincendo l'oro, a cui ne aggiunse un terzo nella staffetta 4×100 m, in cui trascinò l'Australia al record mondiale, correndo l'ultima frazione.
Alle Olimpiadi di Roma 1960 fu a sorpresa eliminata nelle batterie dei 100 m e la delusione fu tale da indurla al ritiro.
Tornò però in pista due anni dopo ai Giochi del Commonwealth 1962, che si disputarono a Perth ed in cui gareggiò nei 400 metri. Due anni più tardi vinse l'oro in questa disciplina, appena inserita nel programma olimpico, a Tokyo 1964, battendo la britannica Ann Packer. Dopodiché si ritirò definitivamente.
A Ermington, sobborgo di Sydney, le è stata intitolata la via principale. Da tempo malata di sclerosi multipla, è morta il 6 agosto 2017. Ai Giochi olimpici di Sydney 2000 era stata uno degli ultimi tedofori nella cerimonia di apertura, nonostante fosse costretta all'uso della sedia a rotelle. wikipedia.org